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  • ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023

    Redazione

    La seconda edizione de “L’Altra Toscana” chiuderà la Settimana delle Anteprime a Firenze il 17 febbraio 2023 al Palazzo degli Affari.

    Logo L'Altra Toscana 2023, articolo: ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari, da comunicato stampa
    Logo L’Altra Toscana 2023, articolo: ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari, da comunicato stampa

    Dodici DOP e IGP presenteranno le nuove annate raccontando quella Toscana del vino diversa che va ad arricchire la proposta vinicola della regione.

    L’Altra Toscana del vino ancora unita nel presentare le nuove annate a giornalisti e operatori del settore. Nella giornata del 17 febbraio si terrà – a Palazzo degli Affari a Firenze – la degustazione dei vini delle DOP e IGP Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Suvereto e Val di Cornia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Toscana, Valdarno di Sopra.

    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari, comunicato stampa
    ANTEPRIMA L’ALTRA TOSCANA 2023 Palazzo degli Affari, comunicato stampa

    Una compagine di realtà per raccontare una Toscana enologica diversa fatta di Denominazioni che arricchiscono, con punte di qualità alternative, l’offerta vinicola regionale. Nella prima edizione oltre 330 etichette sono state degustate e ci si aspetta un numero importante anche per l’appuntamento del 2023. In definizione un paio di masterclass e percorsi tematici – con diversi focus – per facilitare l’assaggio, che andranno ad articolare il programma della giornata.

    Chianti Classico Collection, Carol Agostini,Laura Bucci, Morris Lazzoni
    Chianti Classico Collection, Carol Agostini,Laura Bucci, Morris Lazzoni

    “Il progetto è ambizioso e originale, perché unendoci vogliamo far emergere – in tutto il loro valore – le innumerevoli diversità che ci caratterizzano, spiegando terroir e vitigni, tecniche di produzione rispettose e in armonia con l’ambiente, talvolta sartoriali, raccontando la natura e la sua biodiverstà, la storia e le tradizioni di una regione famosa in tutto il mondo che ha ancora tanto da proporre”, spiega Francesco Mazzei alla guida della Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

    Protagonisti saranno tutti questi territori più “nascosti”, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici qualità e identità, incuriosendo sempre più gli appassionati ed il mercato.

    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana
    Cartina dei vini toscani, da sito: http://www.worldwinecentre.com/magazine/news/avito-consorzio-dei-consorzi-dei-vini-di-toscana

    Come di consueto la Settimana delle “Anteprime di Toscana” verrà inaugurata da PrimAnteprima, l’evento promosso da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2023 è in programma la mattina di sabato 11 febbraio presso il Cinema La Compagnia di Firenze.

    L’ALTRA TOSCANA

    FIRENZE Palazzo degli Affari, Piazza Adua, 1

    9.00 – 19.00 Ingresso solo su prenotazione

    Da Comunicato stampa


    Sito evento: https://www.anteprimetoscane.it/AT/landing

    Sito ufficio stampa: https://www.zedcomm.it/

    Partners redazione:https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival

    I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival

    I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival: un viaggio alla scoperta della viticoltura nella storia e dei suoi vitigni negli ambienti estremi del Mediterraneo.

    Redazione

    Con la prima giornata del Merano Wine Festival edizione 2022, il 4 novembre inizia un viaggio “da fermi” con il programma “Naturae et Purae”. Una serie di convegni a cadenza giornaliera dedicati quest’anno al tema “Wine Resilience – Spiriti Estremi. Dalle isole del Mediterraneo ai monasteri”, in cui soprire vini estremi per ambienti estremi e la viticoltura nella storia mediterranea. Appuntamenti accompagnati da banchi di assaggio, affiancati a masterclass e Wild Cooking. Conclude la serie di incontri la consegna del premio Nel Segno di Zierock, martedì 8 novembre.

    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    La 31^ edizione di Merano Wine Festival “Respiro e Grido della Terra” è un richiamo alla forza e alla bellezza della Terra, oggi in difficoltà. Ma la natura si caratterizza per l’estrema resilienza e il programma di Naturae et Purae “Wine Resilience – Spiriti Estremi. Dalle isole del Mediterraneo a quelle dello spirito”, mostra come territori estremi accolgano vini estremi. Un viaggio da percorrere nelle cinque giornate del Merano Wine Festival 2022, che Naturae et Purae affronta, come sua tradizione, con una interessante serie di convegni sui temi più coinvolgenti e insoliti del mondo del vino.

    Locandina, articolo: I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival: un viaggio alla scoperta della viticoltura nella storia e dei suoi vitigni negli ambienti estremi del Mediterraneo, foto da comunicato stampa
    Locandina, articolo: I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival: un viaggio alla scoperta della viticoltura nella storia e dei suoi vitigni negli ambienti estremi del Mediterraneo, foto da comunicato stampa

    Venerdì 4 novembre con la famiglia di vitigni che più ha plasmato il passato vitivinicolo del Mediterraneo, delle sue civiltà e dei suoi paesaggi. “Le Malvasie, vini e paesaggi del Mediterraneo. Dalle Eolie all’Istria passando per le isole Lofoten. Storia di un vino culturale” presenta la saga delle Malvasie, partendo dalle isole Lofoten, dove nel 1431 naufragò il nobile veneziano Pietro Querini.

    Commerciante, salpò dal porto di Creta alla volta delle Fiandre per scaricare in quella regione il suo prezioso carico di vino, la malvasia. Ma il vino ha plasmato le civiltà non solo con le vie commerciali. “De Clos en Clos – Le vigne del Signore: spiriti e spiritualità tra innovazione e crisi dei conventi” (sabato 5 novembre) racconta i luoghi dello spirito, i monasteri, il cui contributo alla cultura del vino è stato fondamentale nei secoli, e il cui ruolo oggi sta cambiando sotto la spinta della modernità. Parlare della cultura del vino nel tempo significa anche scoprire e conoscere gli oggetti con cui veniva prodotto.

    I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival
    I convegni “Naturae et Purae” al 31° Merano WineFestival

    È il caso delle anfore, testimonianza delle civiltà mediterranee, da cui oggi la viticoltura trae ispirazione. Una storia raccontata domenica 6 novembre nell’incontro “Terracruda: panoramica sulle anfore”. Infine, tra i territori estremi vi sono, per condizioni ambientali, le terre che si affacciano sul mare: il convegno “I vini marittimi: gli estremi della viticoltura affacciata al mare” presenta sempre domenica 6 novembre le viticolture di questi territori, fragili e suggestive, sempre al limite della sopravvivenza e per questo particolarmente preziose.

    A Naturae et Purae si accompagnano eventi come i banchi di assaggio e il Wild Cooking dedicato al mondo dei cibi naturali, con cooking show, il 4 novembre, “Stoccafisso & Malvasia”, per degustare il connubio pesce e vino. Un cibo, lo stoccafisso, in cui proprio il commerciante Pietro Querini si imbatté quando nelle isole Lofoten; un alimento che per secoli ha unito il nord e il sud dell’Europa. E poi le masterclass e l’appuntamento quotidiano con il salotto di Pipe & Wine, dedicato alla degustazione di vini e distillati abbinati a pipe e tabacchi.

    Il programma Naturae et Purae si conclude martedì 8 novembre con il premio “Nel Segno di Zierock”, locandina da comunicato stampa
    Il programma Naturae et Purae si conclude martedì 8 novembre con il premio “Nel Segno di Zierock”, locandina da comunicato stampa

    Il programma Naturae et Purae si conclude martedì 8 novembre con il premio “Nel Segno di Zierock”, nell’ambito di Bio & Dinamica nella Kursaal, dove si danno appuntamento vini biologici, biodinamici e varietà PIWI. Il premio è dedicato a Rainer Zierock, l’enologo che ha lasciato in eredità una visione olistica della produzione del vino, in cui il clima, il suolo, il vitigno e l’uomo si incontrano e l’uomo diviene depositario della cultura del vino, fatta di tradizione ed etica.

    Appuntamenti, quelli di Naturae et Purae, che accompagnano visitatori ed espositori in un viaggio per mare, seppur da fermi nella bellissima cornice della Villa San Marco a Merano. Nata con il nome di Schwalbenvilla (Villa delle Rondini) tra il 1894 e il 1895, oggi ospita l’Accademia di Studi italo-tedeschi.

    Da Comunicato stampa


    Sito Ufficiale evento: https://meranowinefestival.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.smstudiopr.it

    Partners redazione: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • “Merano va in scena” cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022

    “Merano va in scena” cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022

    “Merano va in scena”, presentato  a Teatro Puccini il cortometraggio di Carlo Guttadauro che racconta le origini di Merano WineFestival.

    Redazione

    È il racconto immaginario e onirico dell’incontro fra l’Arciduca Giovanni d’Asburgo, pionierie della viticoltura moderna in Alto Adige, e Helmuth Köcher, patron della kermesse meranese: l’uno dona all’altro la chiave antica con cui aprire scenari nel mondo del vino, dai filari delle colline vitate del Tirolo di inizio ‘800 al palcoscenico del Teatro Puccini, dove Merano WineFestival celebra la sua 31^ edizione (4-8 novembre 2022).

    "Merano va in scena" cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022, foto da comunicato stampa
    “Merano va in scena” cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022, foto da comunicato stampa

    Presentato  a Teatro Puccini il cortometraggio “Merano va in scena”: prodotto da Anam Cara e diretto dallo sceneggiatore e regista Carlo Guttadauro (filosofia dell’immagine) è dedicato alle origini di Merano WineFestival, che ha inaugurato quest’anno la sua 31^ edizione. La serata è stata accompagnata dalla musica dei maestri Roberto Barrali e Giorgio Fiori e dalla mezzosoprano di fama internazionale Alessia Nadin.

     

    Presentato  a Teatro Puccini il cortometraggio “Merano va in scena”: prodotto da Anam Cara e diretto dallo sceneggiatore e regista Carlo Guttadauro, foto da comunicato stampa
    Presentato  a Teatro Puccini il cortometraggio “Merano va in scena”: prodotto da Anam Cara e diretto dallo sceneggiatore e regista Carlo Guttadauro, foto da comunicato stampa

    “Merano va in scena” è il racconto di un sogno, di un incontro immaginario tra il giovane pioniere della viticoltura altoatesina, l’Arciduca Giovanni d’Asburgo, e il patron di una tra le più importanti manifestazioni nazionali e internazionali legate al panorama vinicolo, Helmuth Köcher. I due protagonisti, uniti dal sogno di aprire nuovi scenari nel mondo del vino, si congiungono nel palcoscenico del Teatro Puccini, dove simbolicamente avviene il passaggio del testimone, la chiave antica che apre il sipario di Merano WineFestival.

    "Merano va in scena" cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022, foto da comunicato stampa
    “Merano va in scena” cortometraggio di Carlo Guttadauro 2022, foto da comunicato stampa

    Da una cornice di inizio ‘800, in cui l’Arciduca progetta di introdurre nel territorio nuove varietà di vino come il Pinot Nero, contribuendo allo sviluppo della gamma di vini che oggi l’Alto Adige può vantare, l’inquadratura passa al momento in cui Helmuth Köcher sogna di tramutare la sua passione per il vino e ricerca dell’eccellenza in un vero e proprio festival. “Merano va in scena” vuole così metaforicamente unire il desiderio di due visionari e raccontare la storia ideale che ha ispirato Merano WineFestival.

    merano va in scena, merano Winefestival 2022, foto da comunicato stampa
    merano Winefestival 2022, foto da comunicato stampa

    Il titolo, “Merano va in scena”, gioca con la parola scena che identifica il palco su cui recitano gli attori, la tela su cui dipinge un attore, il castello di Scena nelle vicinanze di Merano, dove ha vissuto l’Arciduca d’Asburgo, Genius Loci di un lungimirante progetto vitivinicolo. La musica è tratta da un registrazione live dei maestri Roberto Barrali e Giorgio Fiori, l’accompagnamento è costruito sulla parte inziale dell’Andante con moto di Franz Schubert, 1827, Op.100.

    Da Comunicato Stampa

    Collegamenti da sito https://www.vinialtoadige.com/it/il-nostro-vino/storia/96-0.html

    Il vino dell’Alto Adige: una storia dalle radici profonde

    La viticoltura in Alto Adige: praticata dai Reti, perfezionata dai Romani, apprezzata dalla corte degli Asburgo

    Nel vino s’esprime sempre tutta la bellezza di un territorio. Intorno al vino, infatti, gravita un universo che si rinnova in continuazione, un mondo ricco di colori e di fantasia, punteggiato di paesaggi inimitabili, persone determinate, e il tentativo di migliorare la propria vita o di scoprire nuove esperienze. Il vino ha scandito la storia e la cultura delle genti altoatesine per più di tremila anni, lasciando impronte profonde e decisive nello sviluppo di questa terra.

    Vari ritrovamenti di vinaccioli rinvenuti nella zona di Bressanone testimoniano che la viticoltura si praticasse in Alto Adige almeno dal 500 avanti Cristo. Nell’Italia settentrionale, diversi scavi archeologici hanno riportato alla luce reperti come boccali, mestoli o roncole da vite che risalgono addirittura agli Etruschi. Nell’anno 15 a.C. l’attuale Alto Adige divenne parte dell’Impero Romano, e dall’inevitabile incontro fra le tecniche di coltivazione romane e le tradizioni della viticoltura retica, scaturì ben presto una fase molto florida della produzione vinicola in questo territorio, la prima di una lunga serie.

    Gradualmente giunsero nuovi vitigni, e sempre più spesso si piantarono nuovi vigneti sui versanti o sulle conoidi detritiche, al riparo dalle piene fluviali del fondovalle. Da allora, i popoli che lasciarono le proprie tracce nelle prime fasi dello sviluppo della viticoltura altoatesina furono parecchi: prima i Reti, ceppo autoctono di cultura preindoeuropea, poi i Romani, e qualche secolo più tardi – sulla scia delle invasioni barbariche – i Franchi, i Baiuvari e i Longobardi.

    A partire dal 700 d.C., diversi monasteri o casati nobiliari della Germania meridionale cominciarono a coltivare vigneti in Alto Adige per coprire il proprio fabbisogno di vino. I monaci perfezionarono la vinificazione documentandone minuziosamente il processo, e durante il Medioevo furono più di 40 gli ordini monastici bavaresi e svevi che rilevarono tenute nel territorio, divenendo da quel momento il punto di riferimento della produzione vinicola nell’odierna Alto Adige per quasi mille anni.
    Agli albori del Rinascimento, il Tirolo – di cui l’Alto Adige era la parte meridionale – fu annesso all’Impero asburgico, e il vino altoatesino cominciò a diffondersi alle corti imperiali e reali di tutta l’Europa.
    L’arciduca Giovanni d’Austria, pioniere della nuova viticoltura, foto da internet
    L’arciduca Giovanni d’Austria, pioniere della nuova viticoltura, foto da internet

    L’arciduca Giovanni d’Austria, pioniere della nuova viticoltura

    Un personaggio che svolse un ruolo decisivo per lo sviluppo della viticoltura nel Tirolo fu l’arciduca Giovanni d’Austria, che introdusse nel territorio nuove varietà come il Riesling e i vitigni borgognoni. L’ampia varietà dell’assortimento attuale dei vini altoatesini si deve proprio a questa svolta importante, avvenuta 160 anni orsono.
    La sindaca di Scena Annelies Pichler ha sottolineato l’importanza dell’arciduca Giovanni per il paese alle porte di Merano. “Ha avuto un impatto importante anche sul nostro comune – ha detto Pichler ha portato il grano Schenner, lo ‘Schwarzplent’ e ha introdotto il Blauburgunder. Il castello di Scena, che l’arciduca Giovanni ha acquistato per il figlio Francesco conte di Merano nel 1845, e lo straordinario mausoleo neogotico che il figlio fece costruire come sua ultima dimora dieci anni dopo la morte dell’arciduca, caratterizzano ancora oggi il nostro paese”, ha detto Pichler.

     


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  • A Merano Winefestival 2022, nove mila presenze, grande successo

    A Merano Winefestival 2022, nove mila presenze, grande successo

    A Merano Winefestival 2022, nove mila presenze, grande successo

    Redazione

    Grande affluenza al 31° Merano WineFestival. Con 9.000 presenze nelle cinque giornate ha celebrato eccellenze enogastronomiche italiane e di tutto il mondo. Il tema di questa edizione, la sostenibilità. Il convegno “Respiro e Grido della Terra” ha accolto la voce di esperti e opinion leaders a livello internazionale.

    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito
    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito

    Tanti, infatti, gli ospiti d’eccezione tra cui il Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, Gerry Scotti, Attilio Scienza, Gennaro Esposito, Franco Pepe, Peppe Aversa, Luca Gardini, Luca d’Attoma, Luigi Moio, Paolo De Castro e Herbert Dorfmann. Appuntamento alla 32^ edizione, dal 10 al 14 novembre 2023.

    Carol Agostini e il produttore Olivier Herbert di Reims il martedì, la giornata dedicata alle bollicine, foto di Carol Agostini
    Carol Agostini e il produttore Olivier Herbert di Reims il martedì, la giornata dedicata alle bollicine, foto di Carol Agostini

    9.000 presenze totali nelle cinque giornate del festival ideato da The WineHunter Helmuth Köcher (4-8 novembre), più di 700 produttori presenti tra Wine, Food – Spirits – Beer suddivisi in due sessioni espositive, più di 330 etichette nella The Winehunter Area, 34 le bottiglie sciabolate, oltre 50 eventi tra 16 materclass, 1 summit suddiviso in 6 presentazioni, 7 talks, 2 presentazioni di libri, 19 chef ospiti e 2500 piatti preparati in shoowcooking e special dinner. Una risonanza sui canali social ufficiali della manifestazione di oltre 650.000 account raggiunti nelle giornate del festival, e circa 150.000 visite al sito web.

    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    Si è conclusa con successo la 31^ edizione della storica rassegna meranese dedicata alle eccellenze wine & food selezionate da The WineHunter Helmuth Köcher. 9.000 le presenze registrate nelle cinque giornate del festival (4-8 novembre), di cui 7.000 i visitatori, tra le due sessioni espositive “Wine” e “Culinaria” nelle sale del Kurhaus e nella GourmetArena, per concludere, come di consueto, con la giornata riservata allo Champagne.

    Enrico Baldin Maison Encry con Carol Agostini durante la giornata delle bollicine al Merano Winefestival
    Enrico Baldin Maison Encry con Carol Agostini durante la giornata delle bollicine al Merano Winefestival, foto di Carol Agostini

    Tra gli eventi clou: un summit incentrato sulla sostenibiltà, tra think talk e worshop con la partecipazione di stakeholders e istituzioni del settore, la presentazione del cortometraggio “Merano va in scena” a Teatro Puccini, e l’assegnazione di importanti riconoscimenti nel settore enogastronomico come i The WineHunter Award Platinum, il Premio Nel Segno di Zierock, il Premio Godio, Emergente Sala e i premi del concorso Itinerari Miscelati.

    Molti i media presenti, tra cui le reti private nazionali come Sky, Mediaset e Rai, alcuni partner ufficiali, per un totale di 300 giornalisti accreditati; grande risonanza anche nei canali social ufficiali di Merano WineFestival, con oltre 650.000 account raggiunti nelle giornate del festival. Un’edizione di successo, festeggiata anche dalle 34 sciabolate che hanno animato la rassegna: 31 in simultanea nel Ponte delle Terme in occasione della cerimonia di inaugurazione della 31^ edizione. Appuntamento al 32° Merano WineFestival, in programa dal 10 al 14 novembre 2023.

    Anteprime del 31° Merano WineFestival 2022
    Anteprime del 31° Merano WineFestival 2022

    I SIDE EVENTS

    Non solo il palcoscenico di un’autorevole selezione di prodotti wine & food firmata The WineHunter, Merano WineFestival si è dimostrato una volta di più un cuore pulsante del mondo del vino e delle eccellenze culinarie a livello culturale, artistico, ambientale e istituzionale.

    Sono oltre 50 gli eventi che hanno animato il festival, primo fra tutti il summit “Respiro e Grido della Terra” incentrato sulle tematiche dell’acqua, dell’innovazione e della sicurezza alimentare in particolare nella viticoltura in cui sono intervenuti opinion leaders, stakeholders e istituzioni come l’enologo Luca D’Attoma, il presidente OIV Luigi Moio, il Vice-Presidente della Commissione Agricoltura UE Paolo De Castro, il Deputato Parlamento Europeo e membro commissione Agricoltura UE Herbert Dorfmann, il ricercatore, professore, visionario Attilio Scienza.

    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa
    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa

    Ospite del festival anche il neo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare e tutelare il territorio, dove i piccoli imprenditori e le filiere corte esaltano i prodotti di eccellenza. E ancora il conduttore e produttore di vino Gerry Scotti, che ha ricevuto dalla guida del Touring Club Italiano un premio speciale in qualità di ambasciatore del vino italiano.

    Numerosi gli appuntamenti con masterclass e showcooking, che hanno visto la preparazione di oltre 2500 piatti gourmet; tra i numerosi chef anche gli stellati Sara Precerutti (Acquada – Milano) Alessandro Ramella (Hotel Excelsior – Venezia), Umberto De Martini (Maison Florian – Bergamo), Lino Scarallo (Palazzo Petrucci – Napoli), Peppe Aversa (Il Buco – Sorrento) e i super stellati Gennaro Esposito e Franco Pepe ospiti della speciale sezione dedicata alla Campania, oltre alla presenza di nomi illustri del mondo internazionale del vino come il wine critic Luca Gardini.

    Una della sale della manifestazione Merano Winefestival
    Una della sale della manifestazione Merano Winefestival

    Infine, protagonista anche l’arte che ha incontrato il mondo del vino nella presentazione del nuovo cortometraggio “Merano va in scena” (in uscita il 14 novembre) prodotto da Anam Cara e diretto dallo sceneggiatore e regista Carlo Guttadauro che ha voluto raccontare la storia ideale che ha ispirato Merano WineFestival in un incontro immaginario tra il pioniere della viticoltura altoatesina Arciduca Giovanni d’Asburgo e il patron del festival Helmuth Köcher.

    Un connubio, quello tra arte e vino che ha illuminato anche l’ultima giornata con il gran finale Catwalk Champagne e “Il teatro di Marguerite Guyot” rappresentano dall’attrice Aphrodite de Lorraine con la presenza di Florence Guyot.

    Successo per i convegni Naturae et Purae in collaborazione con Angelo Carrillo, quest’anno dedicato al tema “Wine Resilience – Spiriti Estremi” sulla viticoltura estrema e i vini marittimi con un focus di wild cooking dedicato allo stoccafisso. Senza dimenticare i momenti culturali, come la presentazione dei libri “Il Bicchiere d’Argento” a cura di Cucchiaio d’Argento e in collaborazione con Luca Gardini e “I Vini del Cuore”. Spazio anche agli ambassador del Merano WineFestival, con la nuova Buyer & Financial Area che ha favorito l’incontro tra produttori e ambassador in partnership con 5Hats.

    Una delle aziende presenti a merano Winefestival da qualche anno FriulTrota
    Una delle aziende presenti a merano Winefestival da qualche anno FriulTrota

    I PRODUTTORI WINE, FOOD, SPIRITS & BEER

    Più di 700 i produttori presenti tra Wine, Food – Spirits – Beer suddivisi in due sessioni espositive, nelle sale del Kurhaus per la sezione wine e nella promenade lungo il Passirio della GourmetArena per i prodotti culinaria. Oltre 330, inoltre, le etichette nella The Winehunter Area.

    Particolare spazio alla Georgia e ai vini georgiani, alle regioni Abruzzo e Campania, quali modeli di viticoltura sostenibilità in Italia e alla Bio&dynamica per quanto riguarda i vini naturali, biologici, biosimbiotici e PIWI. Mentre il Red Wave, il tappeto rosso di Corso Libertà, ha accolto degustazioni ed eventi del mondo del vino animando il cuore della cittadina meranese.

    Alcune degustazioni al Merano Winefestival 2022
    Alcune degustazioni al Merano Winefestival 2022

    THE WINEHUNTER AWARD E I PREMI

    Merano WineFestival è stato anche scenario esclusivo per l’assegnazione di importanti premi e riconoscimenti, quali: i The WineHunter Award Platinum, 28 nella categoria wine e 32 nella categoria food-spirits-beer;

    il Premio Godio, conferito allo chef Martino Rossi del Rifugio Fuciade in onore di Giancarlo Godio, primo chef in Italia ad aver ottenuto la stella Michelin e ambasciatore di una cucina basata sul territorio;

    Nel Segno di Zierock, Il Premio 2022, assegnato a Thomas Niedermayr, per i suoi vini ispirati ai principi di Natura;

    il premio Emergente Sala, istituito da Luigi Cremona e Lorenza Vitale e dedicato ai giovani professionisti emergenti, che ha premiato: Luca Princiotto, Ristorante La Montecchia;

    Marika Azzariti, Ristorante Pellico 3 Milano; Antonio Gilli, Ristorante Malga Panna e Alessia Chignoli, Relais Chateaux Villa Crespi.

    E ancora, nell’ambito del contest Itinerari Miscelati il premio The WineHunter Globe Platinum nella categoria drink per Simone Baggio de “Alchimista” e nella categoria cocktail per Antonio Ferrara di Aman, mentre il titolo di miglior locale d’Italia sarà assegnato il 6 dicembre a Milano.

    Da Comunicato Stampa


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  • Wine&Siena 2022 Capolavori del Gusto, ritorna nel 2023

    Wine&Siena 2022 Capolavori del Gusto, ritorna nel 2023

    ­Wine&Siena 2022 Capolavori del Gusto

    Redazione

    ­The WineHunter insieme alla Confcommercio di Siena, al Comune di Siena e alla Camera di Commercio Arezzo – Siena, presenta la settima edizione di Wine&Siena 2022 che è andata in scena dal 12 al 14 marzo presso Santa Maria della Scala, nello storico Palazzo Squarcialupi.

     

    Wine&Siena 2022, foto di Carol Agostini
    Wine&Siena 2022, foto di Carol Agostini

    Più di 130 espositori tra prodotti vitivinicoli, gastronomici e distillati nelle splendide sale storiche, incorniciate da un panorama unico, quello della città di Siena..

    Un viaggio tra le eccellenze enogastronomiche nazionali ed internazionali, un programma arricchito dai WineHunter Talks e Masterclass che vi hanno portato alla scoperta di territori unici.

    Wine&Siena 2022 Capolavori del Gusto, ritorna nel 2023, foto da comunicato stampa
    Wine&Siena 2022 Capolavori del Gusto, ritorna nel 2023, foto da comunicato stampa

    Questa settima edizione si vede affiancata da Partner leader nel settore, che accompagnano da anni il comparto enogastronomico.

    Tra i Technical Partner IP Industries aziende dagli elevati standard qualitative in materia di elettrodomestici e cantinette per lo stoccaggio di vino e altri prodotti. Arco Spedizioni “Ovunque con Cura”, azienda di eccellenza nel trasporto, in particolare per il comparto vitivinicolo, ne custodisce le qualità e ne garantisce il rispetto in tutte le fasi del trasporto.

    Gli sponsor della manifestazione della edizione 2022 Wine&Siena
    Gli sponsor della manifestazione della edizione 2022 Wine&Siena

    L’azienda garantisce inoltre la gestione quotidiana delle consegne presso il canale Horeca e GDO. Arco Spedizioni è presente ovunque: sia sul territorio nazionale dove in poco più di un decennio le filiali dell’azienda sono più che raddoppiate, raggiungendo quota 115, capillarità che si affianca ai numerosi accordi siglati con spedizionieri internazionali in Europa

    Sala espositiva del Wine&Siena 2022, foto di Carol Agostini
    Sala espositiva del Wine&Siena 2022, foto di Carol Agostini

    Pulltex, presente nelle migliori cantine ed aziende vitivinicole con la linea WINE TOOLS, dedicata agli accessori vino personalizzati, e nei migliori negozi del settore con la linea WINE CONCEPTS, dedicata agli articoli più prestigiosi da regalo.

    Evento Wine&Siena ritorna a fine gennaio 2023, foto da comunicato stampa
    Evento Wine&Siena ritorna a fine gennaio 2023, foto da comunicato stampaWine&Siena 2022, foto da comunicato stampa

    Da Re – Bibanesi, azienda storica per la produzione di prodotti da forno artigianali.

    RCR Cristalleria Italiana nata nel 1967 nel cuore della Toscana da un’idea di un gruppo di artigiani che, con coraggio e talento, ha espresso il livello più alto dell’arte vetraria.

    Tra i nostri Tecnica Partner anche Clean Accent che da oltre vent’anni si occupa di fornire servizi professionali nell’ambito della detergenza e della sanificazione.

    Dulcis in fundo Pasquini con oltre 35 anni di esperienza nel commercio, nella distribuzione capillare a domicilio, azienda di eccellenza nel panorama toscano.

     

    Da Comunicato Stampa


    Sito evento: https://wineandsiena.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.internationalgourmet.it/

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  • Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022

    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022

    Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”.

    Redazione

    In programma il 4 e 5 novembre nella storica location di Teatro Puccini, in apertura al Merano WineFestival, “Respiro e grido della terra” è il Summit dedicato alla sostenibilità, cuore pulsante della 31^ rassegna meranese. Nomi illustri, opinion leaders e stakeholders ospiti di workshop e think talk discutono e analizzano le problematiche legate ai cambiamenti climatici per generare le soluzioni attuabili nel mondo della viticoltura e della produzione di vino. Output che convergeranno nella redazione di un MANIFESTO sottoscritto da tutti i partecipanti e consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

     

    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito
    Respiro e grido della terra a Merano WineFestival 2022, manifesto da sito

    Parola d’ordine sostenibilità. Il 31° Merano WineFestival apre con un importante summit “Respiro e grido della terra” che affronta il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, i temi dell’innovazione, della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle filiere enologiche, le certificazioni in viticoltura, nonché alcuni case history come il modello “Abruzzo sostenibile”.

    Carol Agostini in degustazione al Merano WineFestival 2022
    Carol Agostini in degustazione al Merano WineFestival 2022

    Argomento attuale e sempre più urgente che il patron del festival Helmuth Köcher ha voluto valorizzare coinvolgendo nomi illustri ed esperti in una conferenza al vertice che vuole essere ambasciatrice di un messaggio positivo e propositivo nel settore wine & food e non solo. Sei gli incontri ospitati al Teatro Puccini, tra venerdì 4 novembre, dalle 14.00 alle 17.00, e sabato 5 novembre, dalle 13.00 alle 18.00, giornata che concluderà con la cerimonia di apertura del festival.

    IL SUMMIT “RESPIRO E GRIDO DELLA TERRA”

    “Fonti d’acqua le casseforti della vita” è il primo incontro dedicato all’acqua, quale elemento base della filiera enogastronomica dalle coltivazioni agli allevamenti, in merito al quale la grave crisi idrica in atto ne indica la drammaticità. Intervengono: Giuseppe Di Stefano – Direttore Generale Parco Villa Reale; Enrico Boerci – Presidente Brianza Acque; Emanuele Kotakis – Presidente Underwater; Lina Di Danieli – Biologo Dolomia; Luigi Terzago – Presidente FISAR; Andrea Pilotti – moderatore.

    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    A seguire “Wine & Sustainability: le certificazioni”, workshop che mette a confronto certificazioni e garanzie in viticoltura con Luca D’Attoma – enologo, agricoltura biologica e biodinamica; Luca Toninato – Vice Presidente Enogis; Giuseppe Ciotti – funzionario MIPAF – SQNPI; Stefano Stefanucci – Direttore Nazionale Equalitas; Enrico De Micheli – Amministratore Delegato Agroqualità; Piero Bernabè – Managing Director Progress Spa; Riccardo Velasco – Crea Istituto San Michele all’Adige; Andrea Radic – giornalista come moderatore.

    Chiude la prima giornata di summit un confronto tra i modelli di sostenibilità “Abruzzo Sostenibile VS New Zeland” con Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Massimiliano Giansanti – Presidente ConfAgricoltura; Austin Brick – Console Generale Nuova Zelanda in Italia; Lido Legnini – CCIA CH/PE; Antonella Ballone – CCIA Gran Sasso; Elena Sico – Dirigente Regione Abruzzo; Pietro Gasparri – Dirigente Mipaaf agricoltura biologica; Gennaro Strever – Presidente Camera di Commercio Abruzzo; Angelo Gentile – Responsabile Nazionale Agricoltura Legambiente; Camillo Zulli – Cantina Orsogna; Andrea Radic – moderatore.

    Carol Agostini per Papillae al Merano Winefestival
    Carol Agostini per Papillae al Merano Winefestival

    La giornata di sabato inizia con il think talk “Acqua dolce ed infrastrutture per l’agricoltura, ambiente marino e ristorazione” con Cosimo Nicastro – capitano di vascello e portavoce ufficiale della Guardia Costiera; Cav. Antonio Morabito – delegato presidenza nazionale per l’UNESCO e Presidente di Verona FICLU; Paolo Cillis – Sindaco di Pietragalla; Sergio Capaldo – Presidente “La Granda s.r.l.” e ideatore dell’agricoltura simbiotica; Andrea Pilotti – moderatore.

    “Politiche europee sulla sicurezza alimentare”, il workshop dedicato a sicurezza alimentare, innovazione e sostenibilità ambientale per il mondo del vino, le politiche il Green Deal Europeo e Prospettive future a livello mondiale con; Denis Pantini – NOMISMA; Emanuele Imprudente – Assessore Agricoltura Abruzzo; Luigi Moio – Presidente OIV; Paolo De Castro – Commissione Agricoltura UE; Herbert Dorfmann – Deputato Parlamento Europeo e membro commissione Agricoltura UE; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore.

    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa
    31° Merano Winefestival 2022, articolo: Al 31° Merano WineFestival, il Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, foto da comunicato stampa

    A concludere gli incontri, “Dalla Georgia a Napoli: 8.000 anni di storia”, un approfondimento sulla storia dei vini e della sostenibilità dalla Georgia alla Campania nei giorni nostri con Nicola Caputo – Assessore Agricoltura Regione Campania; Tommaso De Simone – Presidente Cam.Com. Caserta; Adrea Prete – Presidente Union Camere; Giorgio Murra – Archeologo direttore del Mehnir Museum di Laconi; Otar Shamugia – Ministro Agricoltura Georgia; Attilio Scienza – Ricercatore, professione,visionario; Anthony Muroni – Presidente della Fondazione Mont’e Prama; Dante Stefano Del Vecchio – moderatore; Guido Inernizzi – comoderatore.

    Merano Winefestival 2022 #mwf2022
    Merano Winefestival 2022 #mwf2022

    Fondamentali, quale sintesi dei sei incontri, le linee guida che verranno riassunte in un MANIEFSTO, sottoscritto da tutti gli opinion leaders e stakeholders, da consegnare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Documento che metterà in evidenza come l’agricoltura e in particolare la viticoltura devono impegnarsi per adotta­re misure urgenti al fine di combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze; puntanto all’obiettivo comune stilato dal Green Deal Europeo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

    Da Comunicato Stampa


    Sito manifestazione: https://meranowinefestival.com/

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  • Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia

    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia

    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia

    Redazione

    Verranno aperte annate storiche della cantina privata di Enrico Braggiotti, fondatore, anima, mente e cuore di Tenuta Mazzolino, oggi guidata dalla nipote Francesca Seralvo

     

    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia, Francesca Seralvo, foto da comunicato stampa
    Tenuta Mazzolino, una verticale unica per la 40° vendemmia, Francesca Seralvo, foto da comunicato stampa

     

    Sarà anche l’occasione per omaggiare lo storico ristoratore – Oreste Corradi – patron di Locanda Vecchia Pavia al Mulino (una stella Michelin), amico di sempre della cantina

    “Avevamo il desiderio di ricreare l’atmosfera delle cene di un tempo, quelle che organizzava mio nonno, in cui si riunivano personaggi del vino del calibro di Luigi Veronelli e Giacomo Bologna”, spiega Francesca Seralvo, terza generazione alla guida della Tenuta di Corvino San Quirico, 20 ettari dolcemente adagiati sulle colline a denominazione d’origine controllata Oltrepò Pavese, sulla riva destra del fiume Po, lungo il 45° parallelo.

    “Per questo abbiamo deciso di invitare giornalisti e amici, con i quali condividere bottiglie storiche, alcune provenienti dalla cantina privata di mio nonno, per poter celebrare insieme la fine della nostra quarantesima vendemmia, e, al tempo stesso, confrontarsi e discutere di vino nelle stanze della villa storica di famiglia, appena restaurata”.

    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia, foto da comunicato stampa
    18-19 OTTOBRE 2022 Tenuta Mazzolino, una verticale unica per inaugurare il restauro della Villa di famiglia e celebrare la quarantesima vendemmia, foto da comunicato stampa

    Un sapiente restauro conservativo che ha riportato la struttura agli antichi splendori, mantenendo intatto il fascino di un tempo, permettendo di dare risalto ai suoi elementi architettonici, che nel tempo hanno subito pochissime trasformazioni. Dalla struttura sono state ricavate 12 camere, pensate per un’ospitalità esclusiva, riservata ad amanti e cultori del vino.

    L’appuntamento sarà anche l’occasione per un saluto speciale a Oreste Corradi, patron di Locanda Vecchia Pavia al Mulino che ha deciso – dopo tanti anni di attività e una stella Michelin custodita addirittura dal 1988 – di chiudere il ristorante, ma non l’attività. “Sarà al nostro fianco per progetti speciali, come questa cena”, spiega Francesca. “Insieme abbiamo l’obiettivo di esaltare le eccellenze di questo territorio”. E sarà proprio Oreste Corradi con il suo staff a prendersi cura della cena esclusiva del 18 sera, ospitata nelle sale della villa.

    Alcune vigne della Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Alcune vigne della Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    L’obiettivo a lungo termine di questa iniziativa, “è di trasformare Tenuta Mazzolino in un vero hub di cultura, arte e confronto sul mondo del vino”, spiega Francesca. “Vogliamo aprire le porte della villa e della cantina ai grandi appassionati di vino come noi per condividere quell’atmosfera unica che qui si è sempre respirata quando ci riuniamo a tavola intorno a grandi bottiglie”. Primo fra tutti il Pinot Noir, enfant terrible dei vitigni, che in bottiglia si trasforma in un rosso di razza. Proprio come il Noir di Tenuta Mazzolino, che sarà possibile degustare – anche in annate storiche – durante l’esclusiva verticale in programma il 19 mattina.

    Oltre ad essere un’occasione di incontro con amici e stampa”, conclude Stefano Malchiodi, enologo della Cantina, “la verticale del 19 ottobre ci darà, come sempre, l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo dall’evoluzione dei nostri vini nel tempo, di apprezzare le sfumature delle diverse annate e di discutere sull’incredibile ecosistema da cui provengono; vecchie vigne su suoli vivi, argillosi, dalle forti pendenze tipicamente oltre padane, in cui la forte presenza di vene calcareo-gessose nelle quali le nostre vigne affondano le radici si riflette nella sorprendente freschezza del calice anche dopo parecchi anni”.

    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa
    Logo della cantina Tenuta Mazzolino, foto da comunicato stampa

    Un appuntamento davvero esclusivo in un’atmosfera speciale, per aprire bottiglie uniche che sapranno raccontare la storia della cantina e di un intero territorio.

    Da Comunicato Stampa


    Sito cantina: https://www.tenuta-mazzolino.com/

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  • Reboro. Territorio & passione 2022

    Reboro. Territorio & passione 2022

    Reboro. Territorio & passione 2022

    Redazione

    Venerdì 21 e sabato 22 ottobre la Valle dei Laghi (TN) ospita la quinta edizione dell’appuntamento dedicato al grande rosso da appassimento trentino, in due giorni di convegni, degustazioni guidate e tour tra le cantine del territorio.

    Reboro. Territorio & passione 2022, foto da comunicato stampa
    Reboro. Territorio & passione 2022, foto da comunicato stampa

    Ottobre 2022, Valle dei Laghi (TN)_Venerdì 21 e sabato 22 ottobre torna nella Valle dei Laghi (TN) l’appuntamento con “Reboro. Territorio e Passione”. Organizzato dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino DOC, l’evento sarà l’occasione per conoscere e approfondire questo vino da appassimento trentino che si sta facendo apprezzare sempre di più per le sue peculiarità e il grande potenziale di invecchiamento: un rosso morbido e intenso e allo stesso tempo un vino di montagna, con sentori donati dai venti e dall’influenza del lago.

    le degustazioni durante la giornata, foto da comunicato stampa
    Le degustazioni durante la giornata, foto da comunicato stampa

    Per questa quinta edizione, come da tradizione, il Reboro ospiterà un altro grande vino come il Buttafuoco Storico dell’Oltrepò Pavese, in un gemellaggio che permetterà di apprezzare similitudini e differenze tra i due territori e le loro etichette.

    Logo Assoziazione Vignaioli Vino Santo Trentino, foto di luca Riviera da comunicato stampa
    Logo Assoziazione Vignaioli Vino Santo Trentino, foto di luca Riviera da comunicato stampa

    Ad aprire l’evento venerdì 21 ottobre alle ore 10.00 sarà il convegno scientifico “Qualità e certificazioni. Il vino tra disciplinari e produttori”, tenuto da Alessandro Torcoli nell’Antica Distilleria da Lorenzin a Santa Massenza. Un momento di approfondimento dedicato a storia e potenzialità del vitigno Rebo ma anche al tema del marchio collettivo, nato dal lavoro di squadra dei vignaioli del Vino Santo per la valorizzazione di un progetto comune e di nicchia come quello del Reboro.

    Evento Reboro. Territorio & passione 2022, foto di Luca Riviera da comunicato stampa
    Evento Reboro. Territorio & passione 2022, foto di Luca Riviera da comunicato stampa

    “Il grande vino nasce da vari stimoli, talvolta individuali, altre volte collettivi, come nel caso del Reboro”, ha dichiarato Alessandro Torcoli in preparazione dell’evento. “Riconosciamo a questa associazione di piccoli produttori d’aver pensato a un approccio originale, ma non casuale o forzato: la consuetudine locale con il Vino Santo, quindi dell’appassimento, è messa al servizio di un nuovo vino dall’animo antico”.

    A seguire, l’appuntamento è all’Azienda Agricola Francesco Poli con la degustazione guidata “Reboro e Buttafuoco Storico – Assaggi a confronto”, degustazione di 8 calici di vino con la presenza dei Vignaioli della Valle dei Laghi e dell’Oltrepò Pavese.

    Al termine della degustazione sarà offerto a tutti i partecipanti un piatto autunnale a cura del Cuoco dell’Alleanza Slow Food Matteo Zanoni, chef dell’Osteria Le Servite di Arco, accompagnato da dolci della tradizione del panificio pasticceria Tecchiolli di Cavedine.

    Le degustazioni di Reboro fatte durante l'evento, foto da comunicato stampa
    Le degustazioni di Reboro fatte durante l’evento, foto da comunicato stampa

    Si prosegue sabato 22 ottobre dalle 10.00 alle 18.00 con un tour nelle cantine della Valle dei Laghi. Un viaggio alla scoperta del Reboro, del Vino Santo Trentino e del Buttafuoco Storico. Ogni vignaiolo trentino ospiterà nella propria cantina un collega lombardo, dando la possibilità a tutti gli ospiti di degustare entrambe le etichette.

    I tour per piccoli gruppi e su prenotazione partiranno dalla Casa Caveau Vino Santo di Padergnone per continuare poi nelle cantine, con abbinamenti di finger food del territorio. Nel tour sono comprese le cantine Francesco Poli che ospiterà Poggio Rebasti, Maxentia con l’azienda Giorgi Franco, Giovanni Poli con i vini di Massimo Piovani, Gino Pedrotti con l’azienda Piccolo Bacco dei Quaroni, Pisoni con l’azienda agricola Quaquarini e Pravis i vini del Club del Buttafuoco Storico.

    Alcuni produttori protagonisti della giornata dedicata al Reboro, foto di Luca Riviera da comunicato stampa
    Alcuni produttori protagonisti della giornata dedicata al Reboro, foto di Luca Riviera da comunicato stampa

    In occasione di Reboro. Territorio e Passione, sabato 22 ottobre dalle ore 19.00 lo chef Peter Brunel, da sempre fortemente legato al territorio della Valle dei Laghi, proporrà nel suo ristorante una stella Michelin ad Arco (TN) uno speciale menu a 130 euro con piatti creati appositamente per l’evento, a cui saranno abbinati Reboro e Buttafuoco Storico.

    Michele Purin durante la selezione delle uve di Reboro, foto da comunicato stampa
    Michele Purin durante la selezione delle uve di Reboro, foto da comunicato stampa

    Il Reboro.

    Il Reboro è un vino frutto di una lunga avventura enologica e nato dall’amicizia dei Vignaioli della Valle dei Laghi, piccola vallata appena sopra Riva del Garda dove ci si immerge tra floridi vigneti e brillanti specchi d’acqua, come il Lago di Toblino e di Santa Massenza.

    In questo territorio incontaminato a fine ‘800 nasce Rebo Rigotti (dal tedesco Rebe, vite), che diventerà agronomo e genetista. Negli anni ’50, da un errore durante l’incrocio di vitigni nell’Istituto di San Michele all’Adige, Rigotti dà vita a un incrocio tra il Merlot e una delle varietà principi del Trentino come il Teroldego: ne nasce un’uva resistente, dai sentori intensi e verticali, perfetta per essere appassita sulle arele utilizzate per la Nosiola.

    Per anni dimenticato, il Rebo viene recuperato negli anni Duemila e dà vita al Reboro: vino rosso ottenuto dai vigneti migliori, i cui grappoli sono lasciati appassire fino a novembre inoltrato e che dopo la vinificazione matura per tre anni in botti di rovere. Un processo lento, che dona un vino morbido ed elegante, ma scattante e dal grande potenziale di invecchiamento.

    Momenti di dialogo e confronto sul Reboro e sui territori, foto di Luca Riviera da comunicato stampa
    Momenti di dialogo e confronto sul Reboro e sui territori, foto di Luca Riviera da comunicato stampa

    Il Buttafuoco Storico.

    Il 7 febbraio del 1996 nasce il club del Buttafuoco Storico dall’unione di undici giovani viticoltori: Bruno Barbieri, Davide Brambilla, Giuseppe Calvi, Valter Calvi, Claudio Colombi, Ambrogio Fiamberti, Stefano Magrotti, Franco Pellegrini, Andrea Picchioni, Umberto Quaquarini, Paolo Verdi.

    Oggi i produttori di Buttafuoco Storico sono 17 e l’intento è quello di collaborare nella produzione, tutela e valorizzazione di un vino di alto livello, le cui regole di produzione sono più severe della DOC Buttafuoco. Le uve provengono da una zona storica e vocata, con pratiche colturali attente e l’utilizzo di sole varietà autoctone del territorio, oltre ad un affinamento di minimo 12 mesi in botti di rovere e poi in bottiglia storica almeno 6 mesi.

    Il vino che ne nasce è caldo e perfettamente equilibrato, dai profumi di fiori freschi a cui si aggiungono note speziate e piacevoli note di cioccolato, amaretto e vaniglia.

     

    L’evento è realizzato da Associazione Vignaioli Vino Santo Trentino, in collaborazione con Garda Dolomiti e la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito del coordinamento delle manifestazioni enologiche provinciali (#trentinowinefest).

    Da Comunicato Stampa


    Sito Associazione: https://www.facebook.com/vinosantotrentino/

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  • The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata

    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata

    Presentata ufficialmente The WineHunter Guide 2022-2023. Una rassegna di tutte le eccellenze selezionate da The WineHunter Helmuth Köcher e le commissioni d’assaggio da lui designate, i The WineHunter Scouts.

    Redazione

    Durante l’evento, presieduto da Helmuth Köcher e moderato dal giornalista e membro delle commissioni d’assaggio Andrea Radic, il resoconto finale della 31° edizione del Merano WineFestival e l’annuncio ufficiale di Wine&Siena 2023 dal 27 al 30 gennaio. Occasione inoltre, per l’assegnazione dei riconoscimenti alle figure dei The WineHunter Ambassador.

    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata ufficialmente, Helmuth Köcher foto da comunicato stampa
    The WineHunter Guide 2022-2023 è stata presentata ufficialmente, Helmuth Köcher foto da comunicato stampa

    Merano WineFestival 2022

    Grande successo per la 31° edizione del Merano WineFestival “Respiro e Grido della Terra”: oltre 700 produttori hanno esposto e raccontato i loro prodotti durante le 5 giornate di evento, 9000 le presenze registrate tra visitatori, VIP, partner e giornalisti, un’affluenza che indica una vera e propria ripartenza per il settore degli eventi enogastronomici anche dal punto di vista social, con oltre 650.00 account raggiunti dai canali dell’organizzazione.

    Consolidato il concetto di “sostenibilità”, tema trainante di questa edizione, grazie anche al Summit “Respiro e Grido della Terra” tenutosi tra venerdì 4 e sabato 5 novembre 2022. Una serie di tavole rotonde che hanno affrontato, sotto diversi punti di vista, il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

    “Un punto di partenza”, dichiara The WineHunter Helmuth Köcher, “continueremo a lavorare anche nel 2023, perseguendo gli obiettivi che ci siamo prefissati: agricoltura sostenibile, azienda sostenibile e una produzione enologica attenta e consapevole”. E annuncia la 31° + 1° esima edizione del Merano WineFestival che si terrà dal 10 al 14 novembre 2023, lanciando lo slogan “L’ispirazione alla leggerezza”.

    Wine&Siena 2023

    Annunciato l’evento Wine&Siena 2023, giunto alla sua ottava edizione, che si terrà dal 27 al 30 gennaio nel palazzo storico di Santa Maria della Scala a Siena. Un’edizione che seguirà le tematiche sollevate durante il Merano WineFestival, ma che mirerà anche alla valorizzazione della storia e delle tradizioni della magnifica città di Siena.

    Presente all’evento di presentazione anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi, che rinnova l’entusiasmo da parte della comunità senese nei confronti della manifestazione – ricordando con affetto Andrea Vanni, amico e ideatore insieme ad Helmuth Köcher dell’evento – con la partecipazione di Gianpaolo Betti, co organizzatore e membro delle commissioni d’assaggio The WineHunter.

    Presentazione progetti per il 2023, foto da comunicato stampa
    The Winehunter Guide, presentazione progetti per il 2023, foto da comunicato stampa

    The WineHunter Guide 2022 – 2023

    Presentata ufficialmente la Guida ufficiale The WineHunter. Una guida frutto del lavoro di un anno da parte di Helmuth Köcher e delle commissioni d’assaggio, i The WineHunter Scouts, che hanno degustato e selezionato oltre 7000 vini e più di 500 prodotti gastronomici, tra food, spirits and beers. La suddivisione in regioni permette di scoprire, passo dopo passo, i prodotti selezionati, da quelli vitivinicoli ai prodotti gastronomici, fino ai distillati e alle birre artigianali, ma anche quali sono le peculiarità dei vari territori della nostra penisola.

    Novità di quest’anno è l’inserimento in Guida di “Itinerari Miscelati”, un percorso che porta alla scoperta dei locali, incentrati sull’attività di mixology per drink e cocktail, selezionati da The WineHunter attraverso l’annuale competition che vede sfidarsi i migliori bartender italiani. Include i locali premiati con i The WineHunter Globe Rosso, The WineHunter Globe Gold e The WineHunter Globe Platinum, la massima espressione d’eccellenza nell’ambito della miscelazione di cocktail e drink.

    Itinerari Miscelati è un progetto in partnership con 5-Hats studiato per le aziende spirits presenti nella Guida. Durante l’evento di presentazione sono stati premiati il miglior distillatore per il 2022, l’azienda spirits considerata emergente per questo 2022 e infine il locale vincitore del The WineHunter Globe Platinum per la competition Itinerari Miscelati 3033.

    • Master Distiller 2022 – Florian Rabanser di Zu Plun.
    • Azienda Spirits Emergente 2022 – l’azienda DU.IT Distilleria Urbana, premio ritirato dal direttore Commerciale Daniele Gregorini.
    • Locale WH Globe Platinum Itinerari Miscelati 2022 – The Bar Aman Venice di Venezia, premio ritirato da Antonio Ferrara Bar Manager.

    Momenti della presentazione The Winehunter Guide
    Momenti della presentazione The Winehunter Guide, foto da comunicato stampa

    The WineHunter Ambassador

    Una Guida rappresentativa per la filosofia The WineHunter che ha l’obiettivo non solo di valorizzare i prodotti a livello nazionale, ma e soprattutto a livello internazionale, grazie alle nuove figure introdotte nel 2022, i The WineHunter Ambassador. In collaborazione con il partner 5-Hats per il servizio “Buyering&Financial” sono coinvolti, oltre agli Ambassador, anche buyers e importatori da tutto il mondo che hanno sposato la filosofia di Helmuth Koecher per la selezione e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche.

    I The WineHunter Ambassador si fanno ambasciatori per il brand The WineHunter, veicolandolo attraverso i mercati internazionali di loro competenze per commercializzare e promuovere i produttori in Guida. Andrea Pilotti AD di 5-Hats ha descritto i risultati al primo anno del progetto “Buyering&Financial” che ha coinvolto oltre 140 aziende.

    Ad oggi sono 177 le trattative internazionali avvitare di cui un 20% tramutato in ordini! Attualmente altre 100 aziende che sono in lista per aderire all’inizio del 2023. Importantissime sono state anche le missioni internazionali denominate “WH on Tour” svolte a New York negli USA, Singapore, Kyoto e Kobe in Giappone con una presenza di oltre 250 buyer locali.” Novità per il 2023, l’introduzione di una serie di obiettivi nel format Ambassador, in modo da realizzare risultati più performanti nei mercati internazionali.

    Durante l’evento, per il lavoro svolto durante l’anno 2022, sono stati introdotti dei riconoscimenti per il lavoro svolto dai nostri The WineHunter Ambassador:

    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria vendite – Karine de Souza Ambassador Sud America
    • The WineHUnter Ambassador 2022 per la categoria missione internazionale – Luigi Derrico Ambassador Giappone e Singapore (in collegamento con Kobe in Giappone)
    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria servizio speciale – Gianmarco Ferrioli Ambassador Ucraina
    • The WineHunter Ambassador 2022 per la categoria supporto tecnico alle aziende – Chao Chao Ambassador Cina, Macao e Taiwan e ChinaLink, premio ritirato da Marco Facchini di ChinaLink.

    I prossimi eventi firmati The WineHunter

    Annunciati gli eventi firmati The WineHunter per l’anno 2022:
    • Wine&Siena 2023 – 27 – 30 gennaio 2023
    • Il Gallo Rosso – 26 marzo 2023
    • Asti – Monferrato – 18 – 21 maggio 2023
    • Merano WineFestival Tbilisi Georgia – 3 – 4 giungo 2023

    Annunciata anche una nuova partnership, in collaborazione con la Villa Reale di Monza, grazie all’intesa tra The WineHunter Helmuth Koecher, 5-Hats e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, rappresentata dall’Assessore del Comune di Monza Abbà ed il Direttore del Consorzio Giuseppe Distefano. Un progetto che si vedrà concretizzato in un evento previsto per maggio 2023.

    Un’occasione unica che vedrà una valorizzazione a 360 gradi della filosofia The WineHunter e della bellezza della Villa Reale di Monza, il parco recintato più grande d’Europa che vanta una superficie di quasi 700 ettari.

    Da Comunicato Stampa


    Sito Evento: https://meranowinefestival.com/

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  • Summa 2023 torna ad aprile Tenuta Alois Lageder

    Summa 2023 torna ad aprile Tenuta Alois Lageder

    Ad Aprile torna Summa: I migliori vini biologici-dinamici-da tutto il mondo si ritrovano a Magrè nella Tenuta Alois Lageder

    Redazione

    Summa, la rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche, torna l’1 e il 2 Aprile 2023 per la sua 24a edizione nella affascinante storica ambientazione di Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, a Magrè sulla Strada del Vino (BZ).

    Summa 2023 ad aprile Tenuta Alois Lageder
    Summa 2023 torna ad aprile Tenuta Alois Lageder, locandina manifestazione

    “Se la nostra idea di vino poteva sembrare visionaria quando abbiamo lanciato la prima edizione di Summa nel 1997, ora i fatti ci stanno dimostrando che i consumatori sono sempre più consapevoli dei danni che una viticoltura non in armonia con il territorio può fare all’ambiente e alla sua biodiversità. Per questo sempre più spesso rivolgono la loro attenzione ai vini biologici e biodinamici, la cui qualità e valore intrinseco saranno raccontati dagli stessi vignaioli.

    È anche questo contatto diretto, questa possibilità di interagire, di creare relazioni, che rende Summa un momento particolarmente apprezzato sia dagli espositori che dai partecipanti, siano essi operatori esperti che semplici consumatori“, spiega Helena Lageder, Chief Marketing Officer dell’Azienda.

    La mostra, diventata il punto di incontro qualificato di professionisti, giornalisti specializzati e wine lovers alla ricerca di etichette non solo sostenibili ma caratterizzate da interi progetti in armonia con l’ambiente, propone degustazioni guidate, verticali, prove di botte e walk around tasting con i racconti dei produttori che arricchiscono l’evento.

    Tenuta Alois Lageder, articolo: Summa 2023 ad aprile Tenuta Alois Lageder
    Tenuta Alois Lageder, articolo: Summa 2023 torna ad aprile Tenuta Alois Lageder

    La varietà di vini proposti sarà come sempre ampia, con bottiglie provenienti dai principali Paesi produttori. Nel 2022 sono stati 10 i Paesi rappresentanti per un totale di 99 cantine: Italia, Germania, Austria, Francia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Spagna, con un grande successo di pubblico.

    Una delle Barchesse dove si svolge la manifestazione Summa in Tenuta Alois Lageder
    Una delle Barchesse dove si svolge la manifestazione Summa in Tenuta Alois Lageder

    Durante l’evento, ideato e organizzato dalla Tenuta Alois Lageder, vengono proposte anche visite – sempre molto partecipate – tra vigneti e in cantina, per far toccare con mano la realizzazione della filosofia aziendale basata sull’economia circolare, che sta alla base della biodinamica.

    Tenuta Alois Lageder, manifestazione Summa 2023
    Tenuta Alois Lageder, manifestazione Summa 2023

    Negli anni Summa è cresciuta, diventando sempre più internazionale, con la partecipazione di realtà biologico-dinamiche, spesso certificate Demeter. Le aspettative per la prossima edizione sono per questo molto alte, sostenute dall’entusiasmo di chi organizza un evento con passione e con la consapevolezza di poter fare la differenza tutti insieme, vignaioli e consumatori.

    Da Comunicato Stampa


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