Categoria: Appuntamenti

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  • Cantine Aperte 2023 a Baglio di Pianetto, assaggi e cultura

    Cantine Aperte 2023 a Baglio di Pianetto, assaggi e cultura

    Altra avventura degustativa a Baglio di Pianetto

    Redazione – Carol Agostini

    Una giornata en plein air nella cantina di Santa Cristina Gela alle porte di Palermo con visite in cantina, masterclass, degustazioni di vino, cibo e musica live.

    Cantine Aperte 2023 a Baglio di Pianetto, assaggi e cultura, locandina da comunicato stampa
    Cantine Aperte 2023 a Baglio di Pianetto, assaggi e cultura, locandina da comunicato stampa

    Mancano pochi giorni all’evento di primavera più amato dai winelovers e sarà di nuovo festa ed allegria a Baglio di Pianetto, per Cantine Aperte – l’appuntamento nazionale organizzato dal Movimento del Turismo del Vino, che inaugura la stagione enoturistica.

    La data da segnare in agenda per tutti gli amanti del vino è domenica 28 maggio, dalle 10 alle 18, quando saranno aperte le porte della Tenuta Pianetto e della cantina di Santa Cristina Gela, a pochi chilometri da Palermo.

    Attimi degustativi di cantine aperte edizioni passate, foto da comunicato stampa
    Attimi degustativi di cantine aperte edizioni passate, foto da comunicato stampa

    Una domenica in campagna da trascorrere immersi nella natura: visite della cantina e degustazioni di una vasta selezione delle etichette aziendali saranno gli ingredienti di una festa dedicata al vino e al cibo della tradizione locale.

    Per partecipare a Cantine Aperte è necessaria la prenotazione sul sito www.bagliodipianetto.it.

    Le visite prenderanno il via a partire dalle 10:00 del mattino, con turni di mezz’ora. Si inizia dal punto di accoglienza posto all’ingresso della cantina da dove gli ospiti potranno ammirare i vigneti coltivati in regime di agricoltura biologica percorrendo il viale che li condurrà all’area di conferimento delle uve.

    A questo punto gli enoturisti si troveranno nel punto più alto della cantina e potranno scoprire i segreti e i vantaggi qualitativi del processo di conferimento e vinificazione in verticale. Subito dopo si andrà verso il cuore della dell’area produttiva per essere accolti nell’atmosfera della barricaia proprio lì dove il vino viene custodito in botti di rovere nell’attesa di raggiungere l’affinamento perfetto.

    Quercia vigneti Santa Cristina Gela, Baglio di Pianetto, Cantine Aperte 2023, foto da comunicato stampa
    Quercia vigneti Santa Cristina Gela, Baglio di Pianetto, Cantine Aperte 2023, foto da comunicato stampa

    Visto il successo della scorsa edizione nel corso della giornata gli enologi dell’azienda guideranno i winelovers alla scoperta dei vini Baglio di Pianetto e delle loro declinazioni sorprendenti attraverso due Masterclass: “Le quattro espressioni dell’Insolia Baglio di Pianetto”, in programma alle ore 11 e “Gli autoctoni di Sicilia: declinazioni di Grillo e Nero d’Avola” , in programma alle ore 12.15. entrambe con posti limitati.

    AI banchi di assaggio, invece, saranno serviti una selezione dei vini delle collezioni Baglio di Pianetto: dai Monovarietali Bio, sino ai Classici & Innovativi Bio e alla novità del 2023: il Murriali Frizzante. Ma l’esperienza sensoriale si aprirà anche alle chicche: la Riserva Viafrancia Bianco 2021 e il Moscato di Noto Ra’is Essenza 2016.

    Tenuta Baglio di Pianetto con le sue vigne, Cantine Aperte 2023, foto da comunicato stampa
    Tenuta Baglio di Pianetto con le sue vigne, Cantine Aperte 2023, foto da comunicato stampa

    Le degustazioni saranno integrate da assaggi di eccellenze gastronomiche dello street food palermitano, a cura dello chef Giovanni Rizzo, con tutte le sue declinazioni salate e dolci: dai paninetti con le panelle e la milza sino alle arancine per concludersi con il Cannolo di Santa Cristina Gela del premiato Bar Biscari. Inoltre tutta la giornata sarà scandita dalla musica dal vivo di Daniel Sax e del Dj palermitano Marco La Licata.

    Per partecipare all’evento è necessario acquistare il biglietto d’ingesso online.

    Ticket di ingresso: da 34 € + 5 € cauzione calice.

    Info, costi e prenotazione su www.bagliodipianetto.it

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito cantina: https://bagliodipianetto.it/

    Sito ufficio stampa: https://www.fruitecom.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023

    Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023

    I VINI DI FALEZZE DI LUCA ANSELMI A MILANO SOTTO IL SEGNO DELL’ARTE

    Redazione – Carol Agostini

    Presso il Ristorante Trussardi by Giancarlo Perbellini, Falezze di Luca Anselmi, azienda vinicola della Valpolicella, ha presentato i suoi vini e il suo esclusivo progetto Amarone Riserva. Special guest, Massimo Zanichelli con Spazio EnoArte.

    Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023, foto da comunicato stampa
    Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023, foto da comunicato stampa

    Mille etichette, ognuna diversa dall’altra, con disegni esclusivi di cavalli realizzati dall’artista georgiano Niko Kherkeladze: l’unicità delle eleganti ed equilibrate note sensoriali dell’Amarone della Valpolicella Riserva dell’Azienda Agricola Falezze di Luca Anselmi è sottolineata da questo segno distintivo diventato protagonista di un evento speciale.

    A Milano, nella centrale location del Ristorante Trussardi by Giancarlo Perbellini, il wine writer Massimo Zanichelli, che con Spazio EnoArte dà vita a sorprendenti incontri tra il mondo dell’arte e quello del vino, ha guidato la degustazione della produzione Falezze portando, nel contempo, i presenti lungo un viaggio della rappresentazione equestre nel panorama artistico, dalle grotte di Lascaux e dalla scultura romana fino a Marino Marini attraverso Pisanello, Paolo Uccello, Parmigianino, Caravaggio, Füssli, Géricault, Degas.

    Massimo Zanichelli, articolo: I VINI DI FALEZZE DI LUCA ANSELMI A MILANO SOTTO IL SEGNO DELL’ARTE, foto da comunicato stampa
    Massimo Zanichelli, articolo: I VINI DI FALEZZE DI LUCA ANSELMI A MILANO SOTTO IL SEGNO DELL’ARTE, foto da comunicato stampa

    Il mondo del vino e dell’arte sono molto più vicini di quanto potremmo pensare: ben sappiamo quanta arte, oltre alle specifiche conoscenze tecniche, occorrano per ottenere eccellenze vitivinicole. Il lavoro di Luca Anselmi rappresenta in maniera eccellente l’incontro di questi due aspetti inscindibili con produzioni enologiche di alto livello.

    Ma anche il mondo del vino e i cavalli sono molto più simili di quanto potremmo pensare: entrambi esprimono potenza e sentimento, forza ed eleganza. I cavalli in pose scattanti, in movimenti armoniosi o in primi piani statici e commoventi di Niko Kherkeladze fanno presagire il contenuto emozionante.

    Momenti di degustazione dei vini Falezze di Luca Anselmi, foto da comunicato stampa
    Momenti di degustazione dei vini Falezze di Luca Anselmi, foto da comunicato stampa

    Oltre a Riserva Amarone 2012 e 2013, entrambe apprezzate per il loro equilibrio e la loro impareggiabile aromaticità, nel corso dell’evento sono stati degustati, in apertura, Valpolicella Ripasso Superiore 2016 e a seguire, in accostamento ai piatti studiati da Giancarlo Perbellini, Valpolicella Superiore 2017 (con Risotto al finocchio, pomodoro confit, oliva nera e arancio), Amarone 2017 (con Guancia di vitello brasata e glassata all’oliva taggiasca, scarola brasata, maionese di cannellini). In chiusura, Grappa di Amarone, una delle ultime distillazioni di Amarone fatte dal Maestro Carlo Gobetti, servita con Millefoglie by Giancarlo Perbellini.

    Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023, logo da comunicato stampa
    Falezze di Luca Anselmi a Milano con tante novità 2023, logo da comunicato stampa

    I vini

    La produzione Falezze si articola tutta sui vini rossi, a partire dal Valpolicella Superiore, prodotto da uve corvina, corvinone, rondinella e oseleta in vigne di oltre 40 anni dopo un breve appassimento naturale, fermentazione in acciaio e maturazione in tonneaux di rovere francese. Un vino ben strutturato e scorrevole, con la mineralità tipica del terroir Falezze e una persistenza in bocca che invita all’assaggio successivo.

    Per il Valpolicella Ripasso i migliori grappoli ottenuti dalla raccolta di fine settembre appassiscono in fruttaio per un mese e mezzo, poi vengono vinificate una prima volta dopo il giorno di San Martino, l’11 di novembre, ottenendo un Valpolicella Superiore destinato a una seconda fermentazione sulle bucce dell’Amarone. Nasce così un Valpolicella Ripasso dal colore rosso rubino con riflessi granati, aranciati.

    Al naso risulta floreale, con evidenze di frutta matura, ancora fresca. Il palato è verticale, gioca sulle note acido-sapide, con un ottimo equilibrio tra mineralità, derivante da un terreno composto in parte da scaglia in parte da terra vulcanica, e una tannicità che consente di chiudere in modo asciutto e persistente.

    L’Amarone della Valpolicella Falezze utilizza esclusivamente uve del terroir Falezze, con ripetute selezioni, in fase di vendemmia e due volte nel corso dell’appassimento, per garantire i migliori grappoli a un vino vinificato con movimentazione lenta delle bucce. Il successivo affinamento in botti di rovere francese dà un esclusivo Amarone dalla trama rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è evidente la marcatura del territorio, esaltata da sentori di marasca, prugna e frutti di bosco con note sempre raffinate di cacao e tabacco. La complessità al naso è confermata in bocca regalando grande struttura, un sorso pieno con un grande velluto e rotondità e una chiusura persistente.

    La vera star della collezione di vini Falezze è senza dubbio l’Amarone Riserva, nato con l’annata 2012 in edizione esclusiva e da collezione numerata di soli 400 pezzi, presentati in scatole di antico legno di abete e di pino recuperato da vecchi masi del Trentino, con un soggetto diverso per ogni singola bottiglia: un progetto nato da un’idea di Luca Anselmi e Sofia Kherkeladze, con la partecipazione del maestro Niko Kherkeladze, padre di Sofia e celebrato artista contemporaneo, che ha firmato per l’annata 2013 ben 1000 diverse etichette a tema equestre.

    L’Amarone Riserva ci parla di una grande tradizione e di rispetto: per le origini dell’uvaggio, con la cernita di grappoli provenienti da vigne di oltre 80 anni; ma anche per l’idea di inimitabilità dell’opera artistica, perché ogni bottiglia è un pezzo unico, contraddistinto da un diverso soggetto in etichetta.

    Il vino si presenta con una struttura importante e una pienezza di aromi, dal colore rosso rubino carico, immediatamente riconoscibile per complessità ed eleganza. Un vino adatto ai lunghi affinamenti e ad abbinamenti importanti oltre a momenti più meditativi, magari abbinato a cioccolato fondente.

    La Grappa di Amarone di Falezze è la massima espressione dell’eccellenza dell’artigianato italiano. Per valorizzarla, Luca Anselmi ha realizzato il progetto Grappa di Amarone Le SessantaDue Dogaresse una collezione artistica di sole 62 bottiglie da 500 ml l’anno, ognuna delle quali con un’etichetta diversa, dipinta a mano da Sofia Kherkeladze.

    La grappa di Amarone è ottenuta dalle uve nobili del terroir Falezze appassite per la produzione dell’Amarone della Valpolicella. Dopo delicata pressatura sono inviate al Maestro Carlo Gobetti, distilleria artigiana da cinque generazioni. Dopo tre anni di affinamento in acciaio la Grappa Amarone di Falezze è pronta per essere imbottigliata.

     

    Luca Anselmi di Falezze nella sua cantina, foto da sito
    Luca Anselmi di Falezze nella sua cantina, foto da sito

    La cantina

    La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmi apprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra. I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono.

    Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.

    In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.

    L’azienda, certificata bio dall’annata 2022, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.

    I vitigni presenti sono Corvinone, Corvina e Rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.

    Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, canadese, UK, USA e Australia.

    Massimo Zanichelli

    Wine writer, degustatore, documentarista del vino, Massimo Zanichelli ha lavorato per 15 anni per il Gruppo Editoriale L’Espresso, firmando la guida I vini d’Italia e la celebre rubrica enologica del settimanale «L’Espresso». Ha scritto il Nuovo Repertorio Veronelli dei vini italiani (2005), I Grandi Cru del Soave (2008), Effervescenze.

    Storie e interpreti di vini vivi (2017), Il grande libro dei vini dolci d’Italia (2018). L’ultimo suo libro è I quattro elementi del vino italiano. La Montagna (2022), primo volume di una serie dedicata all’enologia nazionale. Tra i suoi documentari sul vino: Un viaggio tra i vini del Veneto (2013), F for Franciacorta (2015), Generazione Barolo. Oddero Story (2016), Nel nome del Dogliani (2017) e La casa del Pinot Nero (2020). È anche docente e saggista di cinema. Da diversi anni cura i progetti “EnoArte” ed “EnoCinema”, esperienze sensoriali tra film, pittura e vino d’autore.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito cantina: https://www.falezze.it/

    Sito ufficio stampa: https://rossiebianchi.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Knight Frank sponsorizza l’evento Radda nel Bicchiere 2023

    Knight Frank sponsorizza l’evento Radda nel Bicchiere 2023

    KNIGHT FRANK SPONSOR DELLA MANIFESTAZIONE “RADDA NEL BICCHIERE”

    Sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 Radda in Chianti

    Redazione – Carol Agostini

    Knight Frank – una delle più importanti agenzie immobiliari internazionali indipendenti per il mercato di lusso – sarà sponsor di “Radda nel bicchiere”, la manifestazione enoica che sabato 20 e domenica 21 maggio animerà le vie del borgo chiantigiano di Radda in Chianti.

    Knight Frank sponsorizza l'evento Radda nel Bicchiere 2023, foto da comunicato stampa
    Knight Frank sponsorizza l’evento Radda nel Bicchiere 2023, foto da comunicato stampa

     

    Numerose le iniziative – come seminari, degustazioni guidate e concorsi – oltre ai banchi d’assaggio dei numerosi produttori locali, presenti nel calendario della 26° edizione di questo evento dedicato al Chianti Classico, uno dei più prestigiosi vini che da sempre rendono famosa l’Italia in tutto il mondo.Un appuntamento che si rinnova e che attrae ogni anno sempre più visitatori, winelovers e non solo, che racconta le bellezze culturali ed enoturistiche del territorio favorendo il turismo internazionale e promuovendo il Bel Paese come metà non solo per le vacanze ma anche per trascorrervi lunghi periodi di soggiorno.

    Rich Martello, articolo: KNIGHT FRANK SPONSOR DELLA MANIFESTAZIONE “RADDA NEL BICCHIERE”Sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 Radda in Chianti, foto da comunicato stampa
    Rich Martello, articolo: KNIGHT FRANK SPONSOR DELLA MANIFESTAZIONE “RADDA NEL BICCHIERE”
    Sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 Radda in Chianti, foto da comunicato stampa

    Knight Frank, che ad oggi conta 10 uffici sul territorio italiano tra cui proprio Radda in Chianti, è il punto di riferimento in tutto il mondo per chi cerca soluzioni immobiliari – residenziali e tenute vinicole – di lusso, uniche ed esclusive ed è da sempre molto legata al territorio facendosi porta bandiera all’estero delle bellezze del nostro paese.

    Dominik Dancs Mok, foto da comunicato stampa, articolo: Knight Frank sponsorizza l'evento Radda nel Bicchiere 2023
    Dominik Dancs Mok, foto da comunicato stampa, articolo: Knight Frank sponsorizza l’evento Radda nel Bicchiere 2023

    Knight Frank

    Fondata nel Regno Unito nel 1896, Knight Frank è una delle più importanti agenzie immobiliari indipendenti a livello globale, con sede centrale a Londra e una rete di 487 uffici in 53 paesi dove lavorano oltre 20.000 persone.

    Il gruppo è presente in Italia dal 1994, con l’apertura dell’ufficio a Radda in Chianti di proprietà di Bill Thomson, attuale chairman del network italiano. Ad oggi l’agenzia conta 10 uffici in territori chiave per il mercato immobiliare di lusso: Como, Firenze, Genova, Lucca, Milano, Porto Cervo, Portofino, Radda in Chianti, Venezia. Deontologia, professionalità, stile e fiducia sono i segni distintivi che contraddistinguono le agenzie Knight Frank attive sul territorio italiano.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito ufficiale: http://www.knightfrank.com

    Sito ufficio stampa: https://www.zedcomm.it/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Vallepicciola con le sue proposte per l’estate 2023

    Vallepicciola con le sue proposte per l’estate 2023

    Per l’estate 2023 Vallepicciola ha in programma una serie di eventi a tema tra enogastronomia e divertimento nel cuore della sua azienda: clou il Bubbly Event del 1° giugno e il Trek & Wine del 10 giugno.

    Redazione – Carol Agostini

    Un’estate ricca di eventi nel cuore dell’azienda vitivinicola Vallepicciola, cantina d’eccellenza nel cuore del Chianti Classico e allo stesso tempo realtà rappresentativa dell’intera Toscana. Dal successo delle “Wine Safari Experience”, il viaggio in jeep alla scoperta dei segreti di Vallepicciola tra le sue tre colline e i suoi suggestivi 107 ettari di vigne, si passa alle serate a tema.

    Vallepicciola con le sue proposte per l'estate 2023, foto da comunicato stampa
    Vallepicciola con le sue proposte per l’estate 2023, foto da comunicato stampa

    La carrellata di eventi avrà inizio con il “Bubbly Event”, nel corso del quale il 1° giugno al centro della scena ci sarà la musica accompagnata dallo Champagne Petite Vallée Brut – Premier Cru, mentre il 10 giugno sarà la volta del “Trek & Wine”, una passeggiata tra le vigne con l’agronomo, pic-nic e degustazione.

    “Dove cresce buon vino è più bello festeggiare”. Sarà una estate ricca di eventi, quella che Vallepicciola si appresta a inaugurare il 1° giugno prossimo con il tanto atteso Bubbly Event.

    Dalle ore 19.00 in poi, nel cuore della azienda vitivinicola e dalla sua terrazza panoramica che offre tramonti mozzafiato sulla valle del Chianti, la festa con a tema lo Champagne che Forget-Brimont e Vallepicciola hanno creato per festeggiare i 35 anni della azienda toscana. Per la serata è prevista ottima musica dal vivo, una degustazione stile finger-food mentre nei calici di Vallepicciola verrà servito lo Champagne Petite Vallée Brut – Premier Cru.

    Estremamente elegante, note di pain brioche, burro, frutti esotici, agrumi e fiori bianchi, questo Champagne è capace di esprimere grande finezza e un finale persistente. Non a caso, queste sono le caratteristiche delle serate a Vallepicciola che, appunto, promettono un finale lungo e persistente fino a ben oltre il tramonto.

    Invece, per tutto il corso dell’estate e fino a dicembre, accompagnati dallo staff di Vallepicciola è possibile vivere la Wine Safari Experience tra le vigne cui segue la visita in cantina con degustazione di prodotti locali e sette etichette in abbinamento, oltre all’assaggio di un vino direttamente dalla barrique.

    Quindi, per il 10 giugno alle ore 11.00 è in programma Trek & Wine, una passeggiata tra le vigne di Vallepicciola con l’agronomo al quale seguirà un pic-nic e relativa degustazione.

    La bottaia di Vallepicciola, foto da comunicato stampa
    La bottaia di Vallepicciola, foto da comunicato stampa

    GLI EVENTI A TEMA DI VALLEPICCIOLA TRA VINO E MUSICA

    L’estate a Vallepicciola prosegue anche a luglio e agosto con una serie di eventi a tema che, dopo il successo degli scorsi anni, promettono di diventare un appuntamento fisso nella tenuta senese di Castelnuovo Berardenga. Il 4 luglio, Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, alle ore 19.00 è in programma il BBQ & Wine. Ormai diventato popolare anche in Italia, il barbecue negli stati Uniti è un vero e proprio momento conviviale irrinunciabile nella tradizione culinaria americana. Vallepicciola lo ripropone alzando l’asticella, nel connubio tra carne di qualità, vino della azienda nel Chianti, sigaro rigorosamente toscano e ottima musica dal vivo.

    Per l'estate 2023 Vallepicciola ha in programma una serie di eventi a tema tra enogastronomia e divertimento nel cuore della sua azienda: clou il Bubbly Event del 1° giugno e il Trek & Wine del 10 giugno, foto da comunicato stampa
    Per l’estate 2023 Vallepicciola ha in programma una serie di eventi a tema tra enogastronomia e divertimento nel cuore della sua azienda: clou il Bubbly Event del 1° giugno e il Trek & Wine del 10 giugno, foto da comunicato stampa

    Dagli Stati Uniti si ritorna in Europa, in particolare in Spagna per la serata del 2 agosto dal titolo Aperiwine & Tapas. Sempre a partire dalle ore 19.00, la produzione vinicola di Vallepicciola saluterà le Tapas spagnole sempre più legate alla tradizione culinaria mediterranea. Grazie al sottofondo musicale, la serata non mancherà di far ballare i suoi ospiti. Quindi, il 9 agosto, per la serata è Vallepicciola a chiedere ai suoi ospiti un dressing code completamente in bianco, così come da recente tradizione diffusasi qualche estate fa anche in Italia. Aperiwine in white, il nome dell’evento con musica dal vivo e buon vino a partire dalle 19.00.

    Vallepicciola e la cantina, foto da comunicato stampa
    Vallepicciola e la cantina, foto da comunicato stampa

    A seguire, il 23 agosto, un tuffo nella tradizione italiana con il classico Aperiwine & pizza, ovvero l’aperitivo servito con pizza e vino accompagnato da musica live, sempre a partire dalle ore 19.00. Il gran finale dell’estate e delle manifestazioni a tema organizzate da Vallepicciola sarà il 30 agosto, sempre a partire dalle ore 19.00, con End of Summer Aperiwine: un ottimo aperitivo d’accompagnamento, musica dal vivo e a seguire buon vino.

    Per partecipare agli eventi e alle manifestazioni organizzate da Vallepicciola è necessario prenotare ai seguenti contatti: 05771698718, oppure 342 0369692, ovvero inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: visit@vallepicciola.com.

    Da comunicato stampa

    (altro…)

  • Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa

    Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa

    Birrificio del Ducato invita a Ducato³ al Cubo! La festa per tutti gli amanti della birra

    Redazione – Carol Agostini

    Il birrificio parmense invita tutti il 27 maggio a Ducato³ al Cubo, una giornata aperta al pubblico per celebrare la produzione brassicola dei marchi Birrificio del Ducato, Chouffe, Duvel e Maredsous con cibo, musica, assaggi e degustazioni. Appuntamento presso Cubo, ‘variegato contenitore culturale’ della città emiliana.

    Logo, articolo: Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa, immagine da comunicato stampa
    Logo, articolo: Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa, immagine da comunicato stampa

    Il 27 maggio è la data che tutti gli intenditori, appassionati e amanti della birra devono segnare in agenda. Infatti andrà in scena Ducato³ al Cubo, la festa di Birrificio del Ducato, organizzata presso Cubo, la struttura multifunzionale in Via La Spezia 90 a Parma.

    Un’occasione da non perdere, un appuntamento aperto a tutti coloro che hanno il piacere e la voglia di scoprire le eccellenze brassicole dell’azienda parmense, il Birrificio italiano più premiato al mondo, e di alcuni marchi del Gruppo Duvel Moortgat di cui fa parte e di cui si occupa della distribuzione e promozione per il mercato italiano dal 2022, come Chouffe, Duvel e Maredsous.

    Una giornata intensa di attività e proposte che aprirà i battenti alle ore 12:00 presso il Cubo di Parma con 12 birre alla spina (in aggiunta anche qualche specialità in bottiglia) ‘firmate’ Ducato, Duvel, Chouffe e Maredsous, tutte accompagnate da street food a cura de I Due Gatti, pizzeria nata nella Food Valley – oggi con diversi punti vendita – conosciuta a livello internazionale.

    Locandina, articolo: Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa, immagine da comunicato stampa
    Locandina, articolo: Birrificio del Ducato vi aspetta il 27 maggio 2023 in festa, immagine da comunicato stampa

    Programma della giornata

    Alle ore 14:30 ci sarà la presentazione del Gruppo Duvel Moortgat a cura di Eline Warrinnier, General Manager. Dalle 15:00 circa fino alle 18:00 circa ci saranno workshop e i Laboratori del Gusto, percorsi tecnico-degustativi sugli stili birrari a partire da due degli ingredienti principali, ossia malto e lievito: “Il malto nel bicchiere, degustazione di birre selezionate” (ore 15:00) e “Alla scoperta del lievito belga, un viaggio tra sapori e tradizioni” (ore 16:30).

    I Laboratori saranno tenuti dai birrai di Birrificio del Ducato e sarà possibile partecipare solo su prenotazione fino a esaurimento posti (costo 10 euro a corso); tutti coloro che vorranno scoprire e vivere da vicino i ‘segreti’ che ruotano attorno alla birra potranno prenotare sul sito del birrificio.

    Tutta da vedere la mostra “Arte in bottiglia”, un’esposizione delle opere d’arte dell’illustratrice Daniela Panfilo attiva per le etichette del Birrificio del Ducato. Dalle 18:30 in poi aperitivo con il concerto dei Rumba Pesa. La festa Ducato al Cubo³ proseguirà con ManaDj set dalle ore 21:30 sino alle 24:00.

    L’ingresso alla giornata è gratuito; a pagamento i workshop con la degustazione di 3 birre per ogni laboratorio, con un massimo di 30 partecipanti e della durata di circa 2 ore: costo 10 euro per ogni laboratorio, comprensivo di assaggi.

    Birrificio del Ducato

    Nel 2007 a Roncole Verdi di Busseto (Pr), il paese natale di Giuseppe Verdi, si aprono le porte del Birrificio del Ducato. Un’importante realtà che ha saputo valorizzare al meglio la lunga tradizione territoriale della provincia di Parma, tanto da classificarsi, nel giro di pochi anni, come il Birrificio italiano più premiato al mondo con oltre 100 riconoscimenti.

    Notevoli risultati ottenuti grazie a una ricerca scrupolosa di materie prime, ‘ingredienti’ che si intrecciano a una lavorazione rispettosa che porta alla produzione di birre invitanti, equilibrate e piacevoli da bere, frutto anche di metodi all’avanguardia e di un sistema automatizzato. In più, Birrificio del Ducato si avvale di un laboratorio interno che esegue analisi microbiologiche, chimiche e sensoriali, oltre alla decisione di non filtrare o pastorizzare le birre per preservare le caratteristiche organolettiche delle materie prime.

    Premi e riconoscimenti – come la doppia vincita a Birrificio dell’Anno nel 2010 e nel 2011 – hanno incrementato la fama del Birrificio che, da sempre, ha l’obiettivo dell’alta qualità. Forte del suo valore e dopo l’apertura della nuova sede a Soragna, nel 2016 la famiglia belga Moortgat acquisisce il 35% delle quote, nel 2018 il 70% e, nel 2020, il 100%. Oggi, Birrificio del Ducato si collocata tra le realtà brassicole le cui birre risultano essere le più richieste dal mercato italiano, dal mercato internazionale e dai beerlovers.

    Duvel Moortgat

    Quella della famiglia Moortgat è una lunga storia, iniziata nel 1871 per mano di Jan-Leonard Moortgat e della moglie, quando crearono il loro birrificio a Puurs-Sint-Amands, in Belgio. L’attività, successivamente, passò ai figli Albert e Victor che contribuirono in maniera consistente a produrre la birra oltre a darle il nome.

    Dopo la Prima Guerra Mondiale, proprio Albert Moortgat produsse una birra seguendo l’amato ‘stile inglese’, chiamandola, per celebrare la fine del conflitto bellico, Victory Ale. Si narra che assaggiando la birra, un amico di famiglia, abbia commentato: “Questa è un vero Diavolo (Duvel)”. Un’affermazione forte ma avvincente, tanto da utilizzare dal 1923 il nome Duvel sulle etichette.

    Oggi, con la quarta generazione della famiglia Moortgat al comando, le birre Duvel Moortgat sono riconosciute a livello internazionale come standard per le birre speciali rifermentate in bottiglia e sono sinonimo di qualità ed eccellenza, frutto di attente selezioni delle materie prime pure e dell’utilizzo dello stesso ceppo di lievito dal 1918.

    Brasserie D’Achouffe

    Nella suggestiva Valle delle Fate, in Belgio, verso la fine del 1970, i cognati Pierre Gobron e Chris Bauweraerts decisero di concretizzare la loro passione: produrre birra! Così, dopo una piccola lavorazione avviata nel garage della suocera di Chris, nell’arco di pochi anni, il Birrificio D’Achouffe, ampliò i suoi spazi e, nel 1986, i due soci acquistarono la fattoria dove, da qualche tempo, producevano l’amata birra. I consensi da parte dei consumatori crebbero a dismisura e in parallelo agli ettolitri di birra che, nel 1992, arrivarono a 5.000!

    All’epoca la produzione comprendeva solo bottiglie da 75cl e fusti da 20 l; finalmente, nel 2009 apparvero anche le bottiglie da 33cl. Ma… qual è il significato del nome Chouffe e degli gnomi che compaiono sulle etichette? Il termine ‘Chouffe’, come hanno sempre raccontato i due fondatori, non ha nessun senso. È un termine un po’ storpiato e pronunciato per caso da un amico Chris mentre ingoiava un boccone di cibo!

    L’idea degli gnomi, invece, nasce dal voler legare la produzione della birra non esclusivamente alle abbazie ma a un qualcosa di magico, una ricetta trovata in un libro di incantesimi o il frutto di divertenti avventure. Così Chris, dopo aver visto un acquarello nel quale era raffigurato uno gnomo che osservava una fattoria, nascosto tra ciuffi d’erba d’alta, pensò che il simpatico personaggio, assieme ad altri amici, potesse essere il testimonial adatto per le birre.

    Maredsous Abbaye Abdij

    Fondata nel 1872 nella Valle della Molignée (Belgio) dai monaci benedettini, l’Abbazia Maredsous, oltre a essere un rilevante centro storico-artistico, è un importante punto di riferimento per la gastronomia del territorio e per la tradizione brassicola. Infatti, questa dimora benedettina porta il nome della rinomata linea di birre Maredsous Abbey Ales.

    Una tradizione che ben si coniuga alle moderne tecnologie di lavorazione, un connubio perfetto che dà vita a birre dai sapori fruttati e caramellati, con gradazione alcolica che oscilla dai 6% ai 10% in base alla tipologia.

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito birrificio: https://www.birrificiodelducato.it/#

    Sito ufficio stampa: https://rossiebianchi.com/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023

    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023

    Il Consorzio del vino Vernaccia presenta la Regina Bianca

    Il 3-4 giugno 2023 a San Gimignano ci sarà il primo festival dedicato alla Regina Bianca nel suo territorio.

    Redazione – Carol Agostini

    Il Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano organizza sabato 3 e domenica 4 giugno il festival Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest.

    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, logo del Consorzio da comunicato stampa
    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, logo del Consorzio da comunicato stampa

    Si tratta della prima edizione di un evento pensato e realizzato sul territorio e interamente dedicato allo storico grande vino bianco di Toscana. Un evento di riferimento sul territorio voluto dal Consorzio e dai produttori – i Paladini della Regina Bianca – per consentire a pubblico, wine lover, appassionati e operatori di settore di assaggiare, all’inizio della stagione estiva, la Vernaccia di San Gimignano nei luoghi in cui la sua storia secolare è iniziata e continua.

    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, immagine da comunicato stampa
    Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, immagine da comunicato stampa

    Il programma prevede due giorni di percorsi di degustazione itineranti per il centro storico della città, l’incontro con i produttori della Vernaccia di San Gimignano, e wine tasting guidati alla Rocca di Montestaffoli, sede della Vernaccia di San Gimignano Wine Experience.

    Il Festival sarà aperto nel pomeriggio di sabato 3 dal convegno “Amor che de la vite cola”, in cui verranno affrontati i temi della sostenibilità, salute, territorio e cultura. La serata culminerà nella Cena di Gala nel suggestivo Chiostro di Sant’Agostino, con un menu dedicato alla Vernaccia di San Gimignano a cura dello chef stellato Vito Mollica, di Chic Nonna, Firenze.

    Locandina evento: Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, immagine da comunicato stampa
    Locandina evento: Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, immagine da comunicato stampa

    Non mancherà l’appuntamento per i più giovani con l’aperitivo serale e il DJ set alla Rocca di Montestaffoli e l’animazione nelle piazze e nelle vie del centro storico.

    Durante l’evento i ristoratori della città proporranno inoltre il “Menu della Vernaccia di San Gimignano” con un abbinamento appositamente studiato fra cibo e vino, mentre le enoteche resteranno aperte per gli acquisti.

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  • A Spilamberto Vignaioli Contrari 2023, assaggi e notizie

    A Spilamberto Vignaioli Contrari 2023, assaggi e notizie

    Nei giorni 13 e 14 maggio 2023 ha avuto luogo la 7° edizione di Vignaioli Contrari.

    Di Adriano Guerri

    L’ appassionante evento si è svolto all’interno degli ampi spazi della medievale Rocca Rangoni a Spilamberto in provincia di Modena.

    A Spilamberto Vignaioli Contrari 2023, assaggi e notizie, foto di Adriano Guerri
    A Spilamberto Vignaioli Contrari 2023, assaggi e notizie, foto di Adriano Guerri

    Facilmente raggiungibile in auto, localizzata a poca distanza dell’uscita dell’autostrada A1. Oltre sessanta produttori provenienti da ogni regione italiana erano presenti dietro ai loro banchi d’assaggio, ben lieti di farci degustare i loro vini.

    Rocca di Spilamberto, evento Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri
    Rocca di Spilamberto, evento Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri

    L’evento è anche mostra mercato, pertanto, vi era la possibilità di acquistare vini direttamente dai produttori. Gli espositori che hanno preso parte a questa intrigante due giorni sono piccole realtà artigianali e devono possedere alcuni requisiti ben precisi, quali, la valorizzazione dei vitigni autoctoni, coltivare la terra direttamente con principi sostenibili,  biologici, biodinamici e in linea con principi di rispetto per l’ambiente.

    Locandina e manifesto evento Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri
    Locandina e manifesto evento Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri

    L’evento aveva in programma anche alcune interessanti masterclass alle quali, mio malgrado non ho partecipato. Ho avuto, comunque il tempo necessario per potermi presentare di fronte al banco d’assaggio di un considerevole numero di produttori, anche se non di tutti. Un evento ben organizzato in una splendida location. Nella retrocopertina del fascicolo ritirato all’ ingresso ci sono le date per la prossima edizione che sarà nei giorni 11 e 12 maggio 2024.

    A seguire note di alcuni assaggi da me effettuati

    Trento Doc Pas Dosè Riserva 2015 Balter – Ottenuto con 80% di Chardonnay e 20% Pinot Nero,  la permanenza sui lieviti è di 72 mesi. Si presenta nella flûte con una bellissima tonalità giallo dorato brillante,  al naso rivela note di mango, ananas e papaya, impreziosite da nuances di pasticceria da forno e pepe bianco, al palato è piacevolmente fresco e coerente,  ricco, suadente e decisamente persistente.
    Sito di riferimento: https://www.balter.it/

    Trento Doc Pas Dosè Riserva 2015 Balter, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Trento Doc Pas Dosè Riserva 2015 Balter, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri

    Coste della Sesia Doc Nebbiolo Villa Era 2019 Az.Agricola Manfrinati – Ottenuto interamente da uve di Nebbiolo , si veste di un bellissimo colore rosso granato,  al naso sprigiona sentori di rosa, viola,  frutti di bosco e arancia sanguinella, ben integrati con note speziate,  al palato è pieno ed appagante,  tannini poderosi ma setosi,  equilibrato e armonioso dal finale lunghissimo.
    Sito di riferimento: https://www.facebook.com/people/Az-agricola-Andrea-Manfrinati/100062998970844/

    Coste della Sesia Doc Nebbiolo Villa Era 2019 Az.Agricola Manfrinati, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Coste della Sesia Doc Nebbiolo Villa Era 2019 Az.Agricola Manfrinati, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri

    Uras Mandrolisai Doc 2020 I Garagisti di Sorgono – Ottenuto con uve di Monica, Cannonau e Muristreddu, è di un bellissimo colore rosso rubino intenso e profondo,  al naso rimanda sentori di lavanda, prugna, amarena e lampone che seguono una scia di cacao e note tostate, al palato è generoso con tannini fitti ma ben levigati, avvolgente nonché persistente.
    Sito di riferimento: https://www.garagistidisorgono.com/

    Uras Mandrolisai Doc 2020 I Garagisti di Sorgono, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Uras Mandrolisai Doc 2020 I Garagisti di Sorgono, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri

    Boca Doc 2019 Le Piane – Ottenuto con 85 Nebbiolo e 15% Vespolina, di un bellissimo colore rosso rubino intenso e trasparente,  al naso dipana sentori di violetta, frutti di bosco,  melograno e scorza d’arancia che ben si fondono con note di tabacco e spezie,  al palato è rotondo,  fine, leggiadro e incredibilmente durevole.
    Sito di riferimento: https://www.bocapiane.it/en/

    Boca Doc 2019 Le Piane, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Boca Doc 2019 Le Piane, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri

    Elba Rosso Doc Riserva 2020 Arrighi – Ottenuto con uve di Sangiovese, svela nel calice un colore rosso rubino intenso,  trasparente e consistente,  al naso libera note di frutti di bosco,  rosa, viola e macchia mediterranea,  seguono poi sentori di bacche di ginepro e sottobosco,  al palato è piacevolmente tannico,  fresco e sapido,  nonché morbido, armonioso e dotato di una lunga persistenza aromatica.
    Sito di riferimento: https://www.arrighivigneolivi.it/

    Elba Rosso Doc Riserva 2020 Arrighi, Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri
    Elba Rosso Doc Riserva 2020 Arrighi, Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri

    Schwarze Madonna Pinot Nero Doc Riserva 2018 Klosterhof – Ottenuto interamente da uve dell’omonimo vitigno,  è di un colore rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato, trasparente e consistente,  al naso si percepiscono netti sentori di frutti di bosco,  ciclamino e note speziate,  al palato è piacevolmente avvolgente,  suadente e decisamente persistente. Chapeau
    Sito di riferimento: https://www.klosterhof.it/it

    Schwarze Madonna Pinot Nero Doc Riserva 2018 Klosterhof, Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri
    Schwarze Madonna Pinot Nero Doc Riserva 2018 Klosterhof, Vignaioli Contrari 2023, foto di Adriano Guerri

    Arete’ Grillo Doc Sicilia 2021 Anabasis – Ottenuto con uve dell’omonimo vitigno,  è di un bellissimo colore giallo paglierino con riflessi che virano sul verdolino,  al naso svela note di mela, banana, ananas, maracuja e litchi unite a sentori di zagara e lime, al palato è piacevolmente fresco e sapido,  fine ed armonico,  lungo e duraturo.
    Sito di riferimento: https://www.anabasis.it/

    Arete' Grillo Doc Sicilia 2021 Anabasis, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Arete’ Grillo Doc Sicilia 2021 Anabasis, Vignaioli Contrari, foto di Adriano Guerri
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://www.vignaiolicontrari.it/

    Sito blog autore: https://cloudwine9.com/

    Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Camparo e le sue etichette 2023 nelle vigne di Diano d’Alba

    Camparo e le sue etichette 2023 nelle vigne di Diano d’Alba

    Un nuovo Barolo per Camparo

    Redazione – Carol Agostini

    Con il Coste di Vergne l’azienda langarola punta su tre etichette per rappresentare le diversi espressioni del territorio.

    Camparo e le sue etichette 2023 nelle vigne di Diano d'Alba, foto da sito
    Camparo e le sue etichette 2023 nelle vigne di Diano d’Alba, foto da sito

    Camparo completa la collezione “Domani” col Barolo Coste di Vergne D.O.C.G. 2017.

    L’azienda di Diano d’Alba (CN), esce per la prima volta sul mercato con tre etichette di Barolo: “Domani” Barolo D.O.C.G. 2019 da La Morra e Grinzane Cavour; “Domani” Barolo Boiolo D.O.C.G. 2019 da La Morra; e, infine, l’ultimo nato, “Domani” Barolo Coste di Vergne D.O.C.G. 2017, da uno dei vigneti più alti del Comune di Barolo.

    Collezione "Domani", foto da sito
    Collezione “Domani”, foto da sito

    Tre espressioni diverse di Barolo e del Nebbiolo che Camparo coltiva in tre diversi areali di questo straordinario e cangiante territorio che sono le Langhe, lavorando da oltre vent’anni secondo un modello di sostenibilità e biodiversità, che ne ha fatto una tra le prime aziende biologiche certificate di queste colline.

    Infatti, l’obiettivo è proprio quello di tradurre la complessità territoriale. Se il Barolo vuole essere un’espressione di bevibilità dell’annata, Boiolo riporta tutta la balsamaticità e la profondità tipiche delle marne di Sant’Agata e dell’esposizione ad est, mentre nel Coste di Vergne prevale il frutto e la rotondità grazie all’altitudine, all’esposizione a sud e alla ricchezza dei terreni.

    Un nuovo tassello va quindi ad arricchire la linea “Domani” che, proprio nel concetto di tempo, trova la propria essenza più vera, in quanto collezione di tre Barolo D.O.C.G. Il vino che più di ogni altro è, per sua stessa natura, proiettato al futuro. All’attesa. A “Domani”, appunto.

    Un nuovo Barolo per Camparo, foto da sito
    Un nuovo Barolo per Camparo, foto da sito

    Camparo

    L’azienda agricola Camparo si trova a Diano d’Alba (CN), nelle Langhe del Barolo e nasce negli anni ’80, quando Mauro Drocco decide di dedicarsi a tempo pieno ai vigneti di famiglia. Oggi l’azienda è gestita da Mauro con la moglie Mirella, insieme ai figli Sara, Alberto, Alessio e a Debora Bonora, responsabile commerciale export. Camparo è, così, giunta alla quarta generazione.

    L’azienda è certificata biologica dal 2000, una delle prime in Langa, e la gestione di piante e suoli è orientata alla sostenibilità e alla rigenerazione dei suoli. Proprio per valorizzare questi concetti è stato scelto come logo aziendale la farfalla.

    I vigneti aziendali si estendono su 8 ettari nei comuni di Diano D’Alba – dove si trova il corpo principale -, di La Morra e di Grinzane Cavour. A questi si aggiungono altri 3 ettari di recente acquisizione, e non ancora produttivi, a Nizza Monferrato. I vitigni coltivati sono Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Arneis e Viognier.

    L'azienda Camparo a Diano d'Alba, foto da sito
    L’azienda Camparo a Diano d’Alba, foto da sito

    Vini prodotti

    “Sempre” Dolcetto di Diano d’Alba D.O.C.G., “Sarà” Barbera d’Alba D.O.C., “Adesso” Langhe Rosso D.O.C., “Qui e ora” Langhe Rosato D.O.C., “Quando” Langhe Bianco D.O.C., “Così” Langhe Nebbiolo D.O.C. , “Domani”Barolo D.O.C.G.. “Domani” Barolo Boiolo Docg, “Domani” Barolo Coste di Vergne Docg

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  • Città di Castello ospita l’evento Only Wine Festival 2023

    Città di Castello ospita l’evento Only Wine Festival 2023

    Only Wine Festival 2023 un viaggio negli assaggi

    Di Adriano Guerri

    Only Wine è un appassionante evento enoico che va in scena ogni anno a Città di Castello in provincia di Perugia ed è giunto alla decima edizione. I giorni scelti per l’anno 2023 sono stati il 22 e 23 aprile. La location attuale è negli ampi spazi esterni di Palazzo Vitelli.

    Città di Castello ospita l'evento Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Città di Castello ospita l’evento Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    I produttori presenti dietro ai loro banchi d’assaggio erano ben 118 e provenienti da ogni regione italiana. Sono coinvolte aziende vitivinicole che hanno almeno uno di questi tre requisiti: under 40, meno di 15 anni di storia e al di sotto di 7 ettari vitati.

    Atmosfera durante la manifestazione Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Atmosfera durante la manifestazione Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    L’evento è stato ideato da Andrea Castellani e organizzato sin dai suoi albori da A.I.S. Umbria con il patrocinio del Comune di Città di Castello.  Only Wine è una Mostra Mercato, pertanto, vi è la possibilità di acquistare vini direttamente dai produttori. Nel programma erano previste masterclass. Il percorso con il calice in mano iniziava con le bollicine più famose al mondo,  4 maisons di champagne provenienti da differenti zone della Champagne e di varie tipologie e dosaggi, proseguiva con le regioni del nord Italia,  per passare al centro, e terminare con il sud dello Stivale.

    Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Molti visitatori in questa edizione hanno varcato le logge di Palazzo Vitelli.
    Kermesse ideale per coloro che amano scoprire nuove e giovani realtà, senza dover rinunciare  alla qualità. Un format avvincente con aziende partecipanti, selezionate secondo standard qualitativi elevati.

    Alcuni assaggi a Città di Castello:

    Champagne Francois Lecompte Premier Cru Millésime 2015, ottenuto da uve di Chardonnay e Pinot Nero,  la permanenza sui lieviti va dai 7 agli 8 anni. Si presenta nel flûte con un bellissimo colore giallo dorato, perlage fine e persistente, al naso sprigiona sentori di pane fresco, crème noisettes, scorza d’arancia, frutta tropicale,  al palato è piacevolmente avvolgente e decisamente persistente.
    Sito di riferimento: https://www.champagne-lecompte.fr/fr/  

    Champagne Francois Lecompte Premier Cru Millésime 2015, Only Wine Festival, foto di Adriano Guerri
    Champagne Francois Lecompte Premier Cru Millésime 2015, Only Wine Festival, foto di Adriano Guerri

    Poggio Triale Grechetto Lazio Igt 2019 Tenuta la Pazzaglia, si veste di un bellissimo colore giallo paglierino con riflessi che virano sul dorato,  al naso emana sentori di fiori di campo,  camomilla,  pesca gialla,  papaya, mango, al palato è piacevolmente fresco e dotato di una buona piacevolezza di beva,  il sorso è duraturo.
    Sito di riferimento: http://tenutalapazzaglia.it/

     Poggio Triale Grechetto Lazio Igt 2019 Tenuta la Pazzaglia, Only Wine festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Poggio Triale Grechetto Lazio Igt 2019 Tenuta la Pazzaglia, Only Wine festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Ramatico Igt Lazio 2020 Az. Antonella Pacchiarotti, ottenuto interamente con uve di Aleatico, è di un bellissimo color rame, dal quale prende il nome, al naso rivela note di rosa canina,  gelsomino,  albicocca e pesca gialla,  al palato è pieno ed appagante, fresco e armonioso.
    Sito di riferimento: http://www.vinipacchiarotti.it/azienda/

    Ramatico Igt Lazio 2020 Az. Antonella Pacchiarotti, Only Wine festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Ramatico Igt Lazio 2020 Az. Antonella Pacchiarotti, Only Wine festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore  Bianca  2020 Az. Socci. Colore giallo paglierino brillante, leggere sfumature oro, al naso libera note di camomilla,  tiglio, melone,  susina, mandorla e richiami agrumate, al palato è vibrante e sapido con chiusura lunga e retro-olfattiva di mandorla.
    Sito di riferimento: http://verdicchio.it/it/

    Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore  Bianca  2020 Az. Socci, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore  Bianca  2020 Az. Socci, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Montefalco Sagrantino Docg 2016 Le Cimate. Rosso rubino molto intenso e impenetrabile, al naso rimanda sentori di prugna, mora, amarena,  mirtillo e violetta accompagnate da nuances di spezie e cacao,  al palato rivela una copiosa ma setosa trama tannica, rotondo e lunghissimo.
    Sito di riferimento: http://www.lecimate.it/

    Montefalco Sagrantino Docg 2016 Le Cimate, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Montefalco Sagrantino Docg 2016 Le Cimate, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Barbaro Aglianico del Vulture 2020 Solagna del Principe. Rosso rubino molto intenso, trasparente e consistente, all’olfatto si percepiscono sentori di ciliegia, ribes e mirtillo che seguono una scia di chiodi di garofano e pepe, al gusto è piacevolmente tannico, fine e equilibrato.
    Sito di riferimento: https://solagnadelprincipe.com/

    Barbaro Aglianico del Vulture 2020 Solagna del Principe, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Barbaro Aglianico del Vulture 2020 Solagna del Principe, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

    Starse Taurasi Docg 2019 Fratelli Addimanda. Ottenuto interamente con uve di Aglianico da vite franca di piede, rosso rubino profondo, al naso rilascia note di frutta rossa, fiori di campo, tabacco, pepe e liquirizia, al gusto è avvolgente, pieno e leggiadro. Un vino espressivo.
    Sito di riferimento: http://www.cantineaddimandataurasi.it/

    Starse Taurasi Docg 2019 Fratelli Addimanda, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri
    Starse Taurasi Docg 2019 Fratelli Addimanda, Only Wine Festival 2023, foto di Adriano Guerri

     

    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
    Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance

    Sito evento: https://onlywinefestival.it/

    Siti partner: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

    Blog autore: https://cloudwine9.com/

     

  • Wine Cube 2023 seminari e degustazioni di Partesa

    Wine Cube 2023 seminari e degustazioni di Partesa

    WINE CUBE 2023 Seminario “Lettura della Vinificazione in bianco” L’Autolisi dei lieviti A cura di Daniele Cernilli

    Di Cristina Santini

    Salone delle Fontane Eur Roma, foto di Cristina Santini
    Salone delle Fontane Eur Roma, foto di Cristina Santini

    Grande successo per la prima edizione romana di “Wine Cube – A Great Experience”, l’evento di Partesa, Azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., ospitata a marzo nel Salone delle Fontane all’EUR che ha portato tre nuove modalità di vivere l’esperienza vino: Degustazione, Formazione e Comunicazione.Numeri impressionanti a Roma per il 25° anniversario del progetto di ”Partesa per il vino” con più di 1500 visitatori, oltre 400 etichette delle 67 Cantine Italiane ed Europee che hanno proposto i loro migliori assaggi.

    Salone delle Fontane Roma, Partesa Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini
    Salone delle Fontane Roma, Partesa Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini

    Un format nuovo, pensato per creare vere occasioni di condivisione, dialogo, business, orientato all’innovazione che mette al centro approccio digitale, fattore umano e presenza sul territorio, offrendo specializzazione, servizi su misura per essere un vero partner di tutti i professionisti del settore.
    Così abbiamo vissuto una delle due giornate intense, degustando molte delle referenze presenti ai banchi d’assaggio e partecipando ad una delle sei masterclass esclusive.

    Vini in degustazione ai Banchi d’Assaggio, Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini
    Vini in degustazione ai Banchi d’Assaggio, Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini

    Il Seminario, di cui vi vogliamo raccontare, “Lettura della vinificazione in bianco” è stato condotto da Daniele Cernilli, Giornalista enogastronomico e ideatore della rivista online DoctorWine, alla presenza di Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa.

    Vini in degustazione ai Banchi d’Assaggio, Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini
    Vini in degustazione ai Banchi d’Assaggio, Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini

    Se vogliamo capire in realtà il significato della vinificazione in bianco dobbiamo partire da concetti pur sempre tecnici ma molto semplici: parliamo di Terpeni, Fenoli, Tioli e dove trovarli.
    In questo processo la parte essenziale è cercare di mantenere ed estrapolare queste sostanze, prodotte da uve quasi sempre a bacca bianca ma anche, in alcuni casi, da uve a bacca rossa vinificate in bianco come con il pinot nero, e negli ultimi tempi anche con il Sangiovese e il Nebbiolo.
    Intanto partiamo dal presupposto che non tutte le uve hanno le stesse componenti e ce ne sono alcune molto fenoliche.

    Masterclass tenuta da Daniele Cernilli, Wine Cube, partesa, Foto di Cristina Santini
    Masterclass tenuta da Daniele Cernilli, Wine Cube, partesa, Foto di Cristina Santini

    Cosa sono i Fenoli? Sono tannini, antociani, sostanze presenti nei vinaccioli che anche se si vinifica in bianco in senza di bucce qualcosa ne esce sempre fuori. Abbiamo vitigni che sono fenolici come se fossero delle uve rosse tipo l’Albana o l’Ansonica; vitigni catechici che invece hanno picchi aromatici prefermentativi (i terpeni) come il Riesling o il Traminer, i Moscati, alcune Malvasie che si accumulano nell’acino durante la maturazione.

    I Tioli invece sono composti organici che si originano durante la fermentazione, rappresentano i precursori degli aromi che donano espressioni diverse e sono molto importanti e sensibili alle ossidazioni. Quindi le uve tioliche, come per esempio Sauvignon, Vermentino, Verdicchio, sono uve che se vogliamo ottenere queste espressioni varietali olfattive devono essere vinificate in riduzione, ovvero senza troppo ossigeno, altrimenti si determina la scomposizione delle sostanze tioliche, non si percepiscono più (anche se in alcuni casi può essere una scelta).
    Infine abbiamo gli Esteri che rappresentano l’unione di acidi e alcoli in fermentazione che danno luogo a profumi sostanzialmente fruttati.

    Da sx Alessandro Rossi e Daniele Cernilli, Wine Cube, partesa, foto di Cristina Santini
    Da sx Alessandro Rossi e Daniele Cernilli, Wine Cube, partesa, foto di Cristina Santini

    Come dice il Prof. Luigi Moio, Ordinario di Enologia all’Università Federico II di Napoli e Presidente OIV – Organisation Internationale du Vin – i vitigni italiani sono quasi tutti neutri, non hanno terpeni tranne piccole eccezioni, non hanno una grandissima capacità di creare in fermentazione proprietà tioliche, hanno spesso note di carattere fenolico, non hanno pirazine (sostanze aromatiche) che concorrono al bouquet varietale dei vitigni come ce l’hanno invece i Sauvignon, Cabernet, Merlot.

    Per cui spesso in degustazione questi vini non sono riconoscibili, è molto difficile distinguere un Albana da un Trebbiano, un Verdicchio da un Vermentino, non ci sono elementi determinanti che permettono di distinguerli come invece è facile distinguere un Sauvignon Blanc da un Riesling.
    Nel caso dei vitigni neutri l’origine dell’uva, ovvero il luogo dove viene coltivata, è più importante della varietà. Quindi sicuramente potremmo fare la distinzione dei vini prodotti nel Garda da quelli prodotti in Sicilia rispetto al riconoscimento del vitigno.

    C’è un sistema che fa sì che in alcuni casi si crei una serie di sostanze che amplificano, che danno più volume all’aspetto olfattivo: l’autolisi dei lieviti ovvero i saccaromiceti muoiono, non sono più in grado di riprodursi e si depositano sotto forma di una sostanza farinosa che è la feccia sottile.

    Le fecce sottili sono ricche di mannoproteine che in fase di stabilizzazione, in situazione riducente, determinano la formazione di particolari molecole odorose come per esempio quella che sa di pietra focaia, di combustione che troviamo spesso nei vini della Borgogna.
    I particolari sentori di queste molecole incontrandosi con gli odori fruttati degli esteri e con qualche nota fenolica che diventa un pochino più volatile sotto l’effetto dell’alcool che si è formato, donano ampiezza al vino che altrimenti non avrebbe.

    Batteria in degustazione alla Masterclass, Partesa Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini
    Batteria in degustazione alla Masterclass, Partesa Wine Cube 2023, foto di Cristina Santini

    Daniele Cernilli ci suggerisce di assaggiare i vini serviti in questa degustazione con un’idea in testa: capire dall’analisi come il vitigno incrocia lo stile di vinificazione attraverso l’autolisi dei lieviti.
    Dalle sue parole: “Recuperare le fecce sottili non è un artificio enologico perchè fanno parte del vino, non è qualcosa di aggiunto, sono i residui della fermentazione che è del tutto naturale.”

    Ma veniamo alla descrizione nel dettaglio dei vini assaggiati con le nostre impressioni di rito:

    Tenuta La Chiusa Elba Ansonica Doc 2021
    Vino giovane affinato in acciaio con un colore tendente al dorato dovuto esclusivamente all’uva piuttosto fenolica.
    La sua intensità al naso sprigiona note agrumate (lime), sentori di nespola, mandorla fresca, frutti freschi che non hanno grande polpa. Il sorso ampio e minerale mostra una bella sapidità dovuta alla presenza dell’acido tartarico, una lieve e delicata nota tannica e una leggera ampiezza determinata dall’autolisi dei lieviti. Profilo di un vino dove il mare si tocca con caratteristiche quasi da vino rosso.

    Durin Pigato Riv. Ligure di Ponente Doc 2022
    Parliamo di un vino mediterraneo, parente stretto del vermentino, ma più fenolico. Molto profumato l’olfatto concentrato sul frutto della passione, pesca matura, muschio che si dipanano su note sulfuree, di combustione. La beva calda, ampia, di buon corpo regala un’acidità e una sapidità ben evidenti ma eleganti con un finale persistente di mandorla dolce. Un vino pieno, equilibrato, di grande carattere.

    Degustazione dei vini delle cantine citate, foto di Cristina Santini al Wine Cube di Partesa
    Degustazione dei vini delle cantine citate, foto di Cristina Santini al Wine Cube di Partesa

    La Lastra Vernaccia San Gimignano Docg Bio 2021
    Siamo un pò più distanti dal mare ma pur sempre in una Toscana Mediterranea, dove il mare si sente, con un vitigno che fino a qualche tempo fa veniva chiamato Greco per la sua somiglianza.
    Ciò che colpisce in questo calice non è tanto la frutta fresca ma la parte vegetale, con un sottofondo di autolisi che fa sì che non sia solo il frutto a dominare. Un vino che si distingue non tanto dal punto di vista varietale, ma territoriale con un aspetto gustativo tartarico, salato, profondo che lo rende molto identitario.

    Cà Rugate Soave Classico “Monte Fiorentine” Doc 2021
    La Garganega è una varietà che può esprimere sostanze tioliche con più facilità rispetto ad altre per cui escono al naso note sulfuree più accentuate, ma anche delicati profumi di frutta a polpa gialla tropicale seguiti da note di camomilla e nitidi richiami agrumati.
    Ha un gusto fresco, meno fenolico, con una bella spalla acida e una sapidità che la fanno da padrone grazie all’altitudine e al suolo vulcanico ricco di minerali. Anche qui c’è autolisi dei lieviti che amplifica la parte dei profumi, non si avvertono soltanto gli aromi primari, ma secondari di vinificazione e qualcosa in più dovuta all’evoluzione del vino stesso.

    Tenuta Roveglia Lugana Riserva “Vigne di Catullo” Doc 2019
    Il Turbiana detto anche Trebbiano di Lugana è di fatto un Verdicchio che vive nella zona pianeggiante meridionale del Lago di Garda in un clima mediterraneo su suolo molto calcareo.
    Si passa dalle fragranti note di acacia, lime e mele cotogne ad una mandorla tostata grazie al suo lungo affinamento di 24 mesi in botti di acciaio. La beva energica, complessa, fenolica, robusta e al tempo stesso vellutata regala dolcezza alcolica, acidità bassa che fa esaltare gli aspetti di morbidezza e quella sfaccettatura minerale dovuta ai suoi terreni argillosi calcarei. Un cavallo di razza.

    Degustazione dei vini cantine citate, foto di Cristina Santini al Wine Cube di Partesa
    Degustazione dei vini cantine citate, foto di Cristina Santini al Wine Cube di Partesa

    Umani Ronchi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bio “Vecchie Vigne” Doc 2020
    Da vecchie vigne impiantate negli anni ‘70 ad un’altitudine di circa 400 mt slm., figlio di una vinificazione a contatto con i lieviti in serbatoi di cemento, ha un’incredibile stoffa e profondità.
    Presenta un ampio bouquet di ginestra, camomilla, amaretto, con piacevoli sentori di erbe di campo, mandorla fresca con riverberi di mela verde.
    Il sorso succoso colpisce per la sua eleganza, freschezza con un’acidità vibrante bilanciata perfettamente con la morbidezza dell’alcool.
    Altro esempio che conferma che non è il vitigno a dominare ma il territorio, considerando che sembra più nordico questo verdicchio piuttosto che il precedente calice.

    Monchiero Carbone Roero Arneis Riserva “Vigna Renesio” Docg 2018
    Vigna Renesio è un Cru non solo di bianchi ma anche da uve Nebbiolo e questo Arneis così elegante rappresenta la nuova interpretazione che regala sensazioni agrumate che si fondono sinuosamente con quelle erbacee, una nota sulfurea evidentissima dovuta all’autolisi che è portata alle estreme conseguenze grazie a uve e mosti sani. La beva è potente e profonda con un’acidità vigorosa e un grande potenziale di evoluzione per un vino che affina sia in legno sia in acciaio.
    La cifra stilistica è inconfondibile, vince il terroir e lo stile di vinificazione, mostrando un aspetto nordico con un pizzico di mediterraneità.

    Ronco dei Tassi Bianco Collio “Fosarin” Doc 2020
    Si tratta dei vigneti più elevati nel cuore del Collio Goriziano coltivati su terrazzamenti ben esposti chiamati “Ronchi”. Il Fosarin nasce dall’assemblaggio di Friulano, Malvasia, Sauvignon Vert e Pinot bianco e affina circa sei mesi in barrique.
    Il suo bouquet ampio con sentori di frutta bianca matura, mallo della noce, scorza di limone accompagnano il sorso così pieno, agile e ricco.
    Un vino piacevole e di gran corpo dagli abbinamenti sostanziosi.

    Vini degustati durante l'evento Wine Cube da Cristina Santini
    Vini degustati durante l’evento Wine Cube da Cristina Santini

    Poggio della Dogana Romagna Albana “Belladama” Doc 2021
    Essendo uno dei vitigni più fenolici, i migliori Albana vengono prodotti nella versione passiti proprio perché nell’appassimento si perde acqua e si concentrano fenoli, zuccheri e acidità. Questi ultimi mitigano l’azione astringente dei polifenoli.
    Affascinante il suo colore giallo oro carico, al naso richiama la frutta gialla di grande profondità con bellissimi tocchi di fiori di ginestra. Al sorso è un’esplosione, grande espansione di palato, acidità elevata, caratteristica peculiare di questo vitigno. Finale lungo e persistente che regala emozioni come il nome che porta, un omaggio a uno dei campioni di scuderia del nonno di Aldo e Paolo Rametta.

    Roeno Riesling Renano “Collezione di Famiglia” Igt 2017
    I vigneti di questa meravigliosa azienda, che si trova a due passi dal confine con il Trentino, sono riparati dal sole dal Monte Baldo che determina una grande escursione termica.
    La vinificazione in autolisi dei lieviti è molto importante perchè è un vitigno semi aromatico quindi ha terpeni prefermentativi, già nell’uva, quindi bisogna in qualche modo conservarli. ll Riesling Collezione di Famiglia è una delle punte di diamante della famiglia Roeno ed è prodotto da una lenta vinificazione in acciaio e con affinamento di 18 mesi in botti di rovere.

    E’ uno dei pochissimi vitigni che riesce a sviluppare un particolare sentore in ambito terziario, l’idrocarburo, ovvero il sentore di cherosene che si forma in riduzione. E’ una complessità in riduzione. E’ ancora un vino giovane dove poco si intuisce l’idrocarburo, ora si percepiscono più che altro i profumi di pompelmo, cedro, agrumi classici premonitori del cherosene che arriverà successivamente con gli anni. Bella acidità e sapidità in assenza di tannini.

    Vini degustati da Cristina Santini al Wine Cube 2023
    Vini degustati da Cristina Santini al Wine Cube 2023

    Merotto Valdobbiadene Prosecco Superiore “Cuvée del Fondatore Graziano Merotto” Docg 2021
    E’ un fuoriclasse, qui c’è proprio il senso dell’autolisi dei lieviti che si esprime in tutta la sua precisione.
    Un millesimato le cui uve Glera provengono dalle Rive di Col San Martino a 230 mt slm. Ha una permanenza sui lieviti di 120 giorni che lo rende setoso, intenso, con note di frutta bianca e agrumi, accompagnate da una verve minerale. Un grande prosecco.

    Alessandro Rossi con Daniele Cernilli, foto di Cristina Santini al Wine Cube 2023
    Alessandro Rossi con Daniele Cernilli, foto di Cristina Santini al Wine Cube 2023

    Alessandro Rossi chiude: “Non smetterò mai di dire che questa lezione dovrebbe essere ripresa e proiettata alle Università perché è una delle più belle, perchè Daniele oltre ad essere il padre putativo della maggior parte delle generazioni che oggi portano avanti tra guide e master più importanti in assoluto, è una delle poche persone che ha la stessa conoscenza che potrebbe avere un enologo, sa spiegare tante cose in una maniera così semplice, è veramente da applausi.”

    Evento Wine Cube 2023 di partesa, foto di Cristina Santini
    Evento Wine Cube 2023 di partesa, foto di Cristina Santini
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito evento: https://www.partesa.it/partesaforwine-evento

    Sito distribuzione: https://www.partesa.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/