Categoria: Eventi vari

  • Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023 di Elsa Leandri

    Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023 di Elsa Leandri

    Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023

    Di Elsa Leandri

    San Gimignano e le sue torri hanno un fascino unico e fiabesco che quasi sembra di vivere in una favola in cui la Regina Bianca, Vernaccia, sorveglia e difende il borgo dagli attacchi dei Re Rossi Toscani, affascinanti e famosi.

    Il Panorama di San Gimignano, articolo: Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023 di Elsa Leandri, foto dell'autrice
    Il Panorama di San Gimignano, articolo: Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023 di Elsa Leandri, foto dell’autrice

    Forse non tutti sanno che Sua Maestà ha due personalità: talvolta il suo carattere è giovanile, ribelle e irruente e altre volte è seducente, nobile e matura. Noi siamo curiosi di scoprire questi due volti celati sotto un unico nome e pertanto abbiamo deciso di partecipare, nella settimana delle Anteprime Toscane, alla Vernaccia di San Gimignano Wine Experience presso la Rocca di Montestaffoli.

    In questa occasione erano presentate la nuova annata 2022, la Riserva 2021 e le annate anche precedenti non ancora uscite sul mercato. Erano presenti 41 cantine, per un totale di 96 campioni.

     

    La Vernaccia di San Gimignano DOCG, foto di Elsa Leandri
    La Vernaccia di San Gimignano DOCG, foto di Elsa Leandri

    Prima di passare alle degustazioni è bene fare un focus sull’andamento delle due annate protagoniste.
    Da un punto di vista climatico, come in tutta la Toscana, la 2022 è stato un anno difficile: nel periodo estivo a causa dell’elevata siccità la vite è andata infatti in sofferenza, ma al momento della vendemmia, grazie alle pioggia di fine agosto, l’uva era sana e con una maturazione equilibrata.

    La 2021 è stata invece più lineare e con l’affinamento più lungo riesce, in generale, a mitigare quell’esuberanza giovanile e attraente che l’ultima annata manifesta offrendo quindi una beva di maggiore complessità e un profilo organolettico più delineato.

    Oltre ai classici sentori di frutta gialla, talvolta esotica, fiori di tiglio e ginestra, un aspetto che ritroviamo in quasi tutti i campioni è una sapidità marcata la cui causa è da imputare al profilo pedologico di questa zona in cui i terreni, atti alla viticoltura, sono costituiti da depositi pliocenici marini ricchi di tufo (sabbie gialle) e di calcare.

    Anteprima Vernaccia di San Gimignano febbraio 2023, logo da comunicato stampa
    Anteprima Vernaccia di San Gimignano febbraio 2023, logo da comunicato stampa

    Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi in ordine alfabetico.

    Collemucioli 
    Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021
    Dorato vivace. Profilo olfattivo con echi di fiori di tiglio e ginestra, scorza di pompelmo e cedro. Eleganti note idrocarburiche e di pietra focaia. Sapidità marcata che colpisce. Chiusura con il tipico finale ammandorlato.

    Fattoria la Torre
    Vernaccia di San Gimignano Docg Acquaiole 2022:
    Giallo paglierino emana sentori di erbette aromatiche accompagnate da pesca e fiori bianchi. Entra in bocca deciso, vibrante e saporito. Lungo finale di bocca con richiami di scorza di pompelmo. Un vino seducente e rappresentativo della denominazione.

    Fattorie Melini
    Vernaccia di San Gimignano Docg Le Grillaie 2022
    Paglierino vivace. Naso con richiami tropicali di ananas fresco, scorza di lime e cedro accompagnati da un bouquet floreale di fiori gialli e da una leggera nota fumé e di nocciola tostata. Sorso elegante con una sapidità che allunga la persistenza agrumata.

    Calici di Vernaccia di San Gimignano di diversi produttori, foto di Elsa Leandri
    Calici di Vernaccia di San Gimignano di diversi produttori, foto di Elsa Leandri

    Il Colombaio di Santa Chiara
    Vernaccia di San Gimignano Docg Campo della Pieve 2021
    Paglierino con riflessi dorato. Vivacità data dalle erbette aromatiche che ravvivano i richiami floreali di tiglio e fruttati di pesca nettarina e mela gialla. Ottima freschezza con lungo finale di scorza di pompelmo.

    Panizzi
    Vernaccia di San Gimignano Docg Vigna Santa Margherita 2021
    Giallo paglierino di media intensità. Il profilo olfattivo si apre con sentori floreali di tiglio, ginestra e acacia, contornati da pesca nettarina e cedro. Leggero ricordo speziato di vaniglia e zenzero in chiusura. Vibrante e saporito con un finale ammandorlato che richiama un ulteriore sorso.

    Pietraserena
    Vernaccia di San Gimignano Docg 2022
    Paglierino vivace. Lemongrass, fiori di acacia e di tiglio, susina e pesca attraggono e invitano alla beva. Decisa freschezza sorretta da una sapidità marcata regalano una chiusura di bocca con echi di frutta gialla.

    Teruzzi
    Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva Sant’Elena 2019
    Giallo dorato e brillante. Elegante al naso con richiami di fiori di tiglio, pesca matura, pera, arricchiti da una leggera nota idrocarburica. In bocca si ha corrispondenza con quanto individuato all’analisi olfattiva. Il sorso è vibrante e sapido con una chiusura avvolgente e speziata.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://vernaccia.it/news/anteprima-vernaccia-di-san-gimignano-2023/

    Siti Partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/

  • Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze

    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze

    Chianti Classico Collection 2023, considerazioni generali sulle ultime Annate, Riserva e Gran Selezione

    Cristina Santini

    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini
    Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini

    Un cammino costruttivo quello dell’anteprima del Chianti Classico che debutta nel 1993 e giunge oggi alla XXX edizione a dimostrazione in questo lungo tempo dell’investimento sulla qualità, sulle potenzialità del vitigno principe di questi confini, il Sangiovese, e sull’impegno, da parte del Consorzio e di tutti gli Associati, nel valorizzare l’importanza di un marchio conosciuto in tutto il mondo.

    Presenti più di duecento Produttori, divisi per zone di produzione, che hanno raccontato il loro territorio e i loro vini presentando alla stampa e agli operatori di settore le anteprime del Chianti Classico annata, della Riserva e della Gran Selezione ancora non in commercio e appena imbottigliate.

    È stato importante il focus sulle tre tipologie prodotte in aree differenti, per capire il potenziale e le differenti caratteristiche organolettiche dovute anche agli andamenti climatici.
    A otto anni dalla sua introduzione, la Gran Selezione ha raggiunto in questi ultimi anni una crescita costante in termini produttivi e di fatturato confermando il grande interesse da parte dei mercati.

    Il progetto consortile si arricchisce ulteriormente con l’inserimento nel disciplinare delle UGA, Unità Geografiche Aggiuntive, ovvero undici aree all’interno degli otto comuni che già delimitano l’area del Gallo Nero che andranno a definire maggiormente l’identità e il territorio di provenienza delle uve.

    Tengo a precisare che le UGA che verranno menzionate in etichetta, al momento solo per la tipologia Gran Selezione, non saranno sinonimo di una qualità superiore ma identificheranno, secondo fattori naturali e umani, una specifica area di provenienza. Inoltre in base alla normativa vigente, non essendoci restrizioni dovute a parametri fisico-chimici e organolettici, una UGA potrà contenere fino al 15% di un’altra UGA.

    La UGA, foto di Cristina Santini
    La UGA, foto di Cristina Santini

    Partendo dall’annata 2021, il Consorzio ha classificato buona la vendemmia con un andamento climatico abbastanza regolare con qualche sbalzo in primavera. Nei miei assaggi ho trovato l’annata goduriosa con una freschezza di frutto succoso, in alcuni casi più maturo, un’acidità bilanciata, con una trama tannica dominante, sicuramente per la sua gioventù e, in sporadici casi, con alcolicità sopra la media. Nel complesso vini di grande bevibilità e scalpitanti di energia.
    Aspetteremo che raggiungano la giusta maturazione per valutare al meglio il pieno potenziale.

    Invece, a mio avviso, l’annata 2020 ci regalerà vini molto espressivi e longevi. A detta del Consorzio il territorio del Gallo Nero sembra non abbia risentito degli eventi climatici estremi come nel resto del Paese. Tranne in rari casi in cui l’acidità e i tannini sono evidenti ma se vogliamo, mascherati dalla frutta più matura, ho assaggiato vini completi di elementi aromatici, con una texture elegante, di ottima struttura. Mi riservo di assaggiare e valutare il prossimo anno.

    Ho constatato invece una differenza sostanziale tra la tipologia Riserva e la Gran Selezione a parità di annate.
    Come sappiamo il Chianti Classico Riserva ha un affinamento minimo di 24 mesi e il Chianti Classico Gran Selezione è prodotto in genere da uve coltivate nei vigneti più vocati con un affinamento di 30 mesi.

    Momenti di degustazione all'evento: Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini
    Momenti di degustazione all’evento: Chianti Classico Collection 2023 Stazione Leopolda, Firenze, foto di Cristina Santini

    Non ho avuto modo di comparare tutte le annate di tutti i Produttori – anche perché ci vuole un impegno credo impossibile per valutarli tutti – ma l’impressione in generale non è stata esaustiva per la Riserva 2020 e 2019 e mi ha lasciato, in alcuni casi, perplessa. Qualcuno si è distinto per eleganza, non ci sono dubbi, soprattutto il 2019 e il 2018, ma pochi dei miei assaggi. In linea di massima, l’atteso 2020 è sicuramente nella sua piena gioventù, dal 2019 mi sarei aspettata di più e il 2018 l’ho trovato meno profondo e coinvolgente.

    Invece la Gran Selezione (2020, 2019, 2018) ha mostrato di distinguersi per l’equilibrio costante ad ogni sorso, marcando principalmente le note fruttate e balsamiche sempre lunghe e con una tannicità che si ammorbidisce di anno in anno. Premio però la 2019 per la sua splendida forma e l’energia dei suoi tannini e la 2018 per la sua pronta maturità.

    Anche molti IGT sono degni di nota e che riporto nelle mie considerazioni.

    A seguire vi racconto alcune aziende, non tutte purtroppo per mancanza di spazio, e i miei migliori assaggi, senza un ordine di preferenza, soltanto divisi per territori:

    1. GAIOLE

    Badia a Coltibuono
    Ex Abbazia antichissima che dispone di vigneti a circa 300 mt di altitudine su suolo discretamente argilloso, molto sassoso e calcareo.

    Chianti Classico 2020
    90% Sangiovese di cui metà da selezione massale, 10% Ciliegiolo-Canaiolo-Colorino, dodici mesi di affinamento in botte grande di Rovere francese e austriaco.
    Naso e palato freschi con un tannino di grande pulizia, acidità marcata che non dispiace.

    Chianti Classico Riserva Cultus 2018 (80% Sangiovese, 20% altri vitigni, diciotto mesi di barrique di più passaggi)
    Complessità ed eleganza sono i suoi elementi distintivi accompagnati da un frutto generoso e maturo. Un vino profondo e longevo.

    Le referenze di Badia a Coltibuono, Chianti Classico Collection 2023, foto di Cristina Santini
    Le referenze di Badia a Coltibuono, Chianti Classico Collection 2023, foto di Cristina Santini

    Castello di Ama
    Chianti Classico Ama 2021 Gran Selezione Castello di Ama San Lorenzo 2019 (Top) IGT Haiku 2019

    Castello di Ama, Chinati Classico Collection 2023, foto di cristina Santini
    Castello di Ama, Chinati Classico Collection 2023, foto di cristina Santini

    2. CASTELNUOVO BERARDENGA

    Villa di Geggiano
    Bellissima Cantina che si trova nella parte meridionale del Chianti Classico, in prov di Siena, a 320 mt di altitudine, con un clima caldo, terreni, molto generosi, composto di argilla, limo, tufo, scheletro, sassoso, galestro e alberese. In biologico dal 2006, è un’Azienda storica di proprietà della Famiglia Bianchi Bandinelli dal 1527 con sette ettari vitati.

    IGT Bandinello 2021 con il 60% Sangiovese, 20% Syrah e 20% Ciliegiolo. Matura solo in acciaio.
    Ho apprezzato tantissimo questo Blend molto fruttato e fresco, note balsamiche, ricco e armonioso al naso. Sorso gradevole e lungo con un tannino setoso. Versatile negli abbinamenti.

    Chianti Classico 2019 100% Sangiovese. Macerazione a freddo per una migliore estrazione di colore e profumi, affina diciotto mesi in Tonneaux di cui il 10% in legno nuovo.
    Un colore più intenso e scuro per questo Sangiovese che presenta una profonda speziatura dolce, sentori balsamici e di marasca, tannini abbastanza morbidi, capacità di invecchiamento notevole, spalla acida alta.

    Villa di Geggiano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Villa di Geggiano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Podere Lecci e Brocchi
    Mi riservo di raccontarvi in un altro articolo la storia e il lavoro di questa bellissima realtà che mi ha stupito su tutta la batteria portata in degustazione.

    I Produttori di Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di cristina Santini
    I Produttori di Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di cristina Santini

    Vi segnalo alcuni vini che mi hanno sorpreso per intensità:

    IGT Sangiò Rinascimento 2020 (Sangiovese vinificato in bianco)
    Chianti Classico Ragonaia 2020 (anteprima)
    Chianti Classico Lecci e Brocchi 2019
    Riserva Il Chiorba 2019 (Top)
    Gran Selezione Celerarium 2015

    Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Podere Lecci e Brocchi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Tolaini
    Gran Selezione Vigna Montebello sette 2019 (Top)

    Tolaini, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Tolaini, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    3. SAN CASCIANO

    Cantina Poggio Borgoni
    Ascolto con grande piacere le parole di Roberto Mercurio che mi illustra la Cantina con i suoi meravigliosi vini biologici. Azienda dislocata nel comune più a nord del Chianti Classico, alle porte di Firenze, con circa dieci ettari piantati a Sangiovese e Merlot a 350 mt slm su terreno di argilla e ciottoli di alberese.

    Qui il Merlot si esprime bene, non è “cicciotto” ma ha una verticalità che insieme al Sangiovese è eccezionale. Per volontà aziendale tutte le etichette passano molto tempo in bottiglia perché si vuole uscire sul mercato con un vino già armonico ed equilibrato.

    Cantina Poggio Borgoni, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Cantina Poggio Borgoni, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Riserva Borromeo 2018 90% Sangiovese e 10% Merlot, affina 24 mesi in barrique di I e II passaggio e 12 mesi di bottiglia. Fermentazioni in cemento.
    Leggera surmaturazione del Merlot che regala una bella concentrazione di frutto, evidente e piacevole sfumatura balsamica, un’elegante complessità al sorso così ampio che mostra la sua spalla acidità alta ben centrata. Note tostate di caffè e tabacco sul lungo finale. Fantastica la Riserva 2016, un viaggio evolutivo profondo e complesso da farti innamorare al primo assaggio.

    Villa Mangiacane
    Riserva Villa Mangiacane 2018 (Top)

    Villa Mangiacane, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Villa Mangiacane, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    4. CASTELLINA in Chianti

    Castagnoli
    Dieci ettari parcellizzati di cui 4,5 dislocati in terrazzamenti a secco con esposizione a sud-ovest, dove il Sangiovese è allevato ad alberello e i restanti a guyot lungo il bosco.

    Riserva Terrazze 2020 100% Sangiovese, fermentazione in acciaio, affinamento 24 mesi per metà della massa in botte grande e l’altra metà in Tonneaux, 12 mesi di bottiglia.
    Ottimo naso di ciliegia matura e sentori di corteccia di cannella, struttura che supporta freschezza e acidità portando ad una bella pulizia di bocca, tannini decisi e finemente costruiti. Molto lungo ed energico.

    I terrazzamenti di Castagnoli, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    I terrazzamenti di Castagnoli, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Castello La Leccia
    170 ettari ubicati a 500 mt slm di cui 17 vitati in bio dal 2010 su suolo tufaceo-alberese.

    Riserva Castello La Leccia 2019
    Dodici mesi di affinamento tra botte grande e barrique usate e 12 mesi di riposo in cemento. Opulento ed elegantemente strutturato. Conquista per il suo mix fresco di frutto e spezie e per i suoi tannini levigati.

    Gran Selezione Bruciagna 2020, da uve Sangiovese provenienti da un vigneto singolo, che affina 18 mesi in barriques, segue stabilizzazione in cemento. Lo menziono ugualmente anche se imbottigliato da poche settimane e ancora leggermente chiuso al naso, ma la struttura di partenza e la trama fitta dei suoi tannini sono ottimi, ha solo bisogno di più tempo in bottiglia per armonizzarsi.

    Castello La Leccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Castello La Leccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    5. PANZANO in Chianti

    Il Palagio di Panzano
    13 ettari in biologico a conduzione familiare di cui 4 vitati a Sangiovese, cloni tutti diversi e parcellizzati che regalano espressioni differenti per ogni etichetta. Nove terreni differenti in un così piccolo areale.
    Complimenti a questa piccola azienda che fa dei propri vini un capolavoro.

    Non potendoli citare tutti (perché meriterebbero), vi anticipo l’anteprima dell’annata 2020 che racchiude in sé tutto l’amore per il territorio, le Riserve 2019 e 2017 provenienti da un terreno ricco di ferro, che presentano, la prima un sorso morbido ma di carattere accompagnato da un’acidità alta, la seconda una complessità di note fruttate più evolute orientate verso quelle erbacee e tostate.

    Innamorata dell’anteprima Gran Selezione La Vigna delle Bambole 2016 (progetto nato nel 2009 e dedicato alla quarta generazione) proviene dalla vigna più prestigiosa di un ettaro esposto a sud ovest, affina trenta mesi in tonneaux e riposa almeno due anni in bottiglia. Regala un ottimo concentrato di frutti rossi scuri, mineralità, un’acidità contenuta e un filo teso ed equilibrato dove tutto è al suo posto. Longeva.

    Le Produttrici de Il Palagio di Panzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Le Produttrici de Il Palagio di Panzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Monte Berardi
    Chianti Classico Retromarcia 2021

    Monte Bernardi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Monte Bernardi, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Vallone di Cecione
    Chianti Classico Vallone di Cecione 2020

    Vallone di Cecione, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santina
    Vallone di Cecione, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    6. GREVE IN CHIANTI – MONTEFIORALLE

    Castello di Verrazzano
    Riserva Castello di Verrazzano 2018
    Gran Selezione Sassello 2017

    Castello di Verrazzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Castello di Verrazzano, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    7. LAMOLE

    Lamole di Lamole
    Chianti Classico Maggiolo 2020
    Gran Selezione Vigna Grospoli 2019
    Gran Selezione Vigneto di Campolungo 2018

    Lamole di Lamole, Chinati Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Lamole di Lamole, Chinati Classico Collection, foto di Cristina Santini

    8. RADDA in Chianti

    Poci
    Azienda biologica di 3,5 ettari vitati coltivati a Sangiovese e Alicante con pendenze importanti e su terreni ricchi di galestro e argilla, recuperata nel 2018 da vigneti dati in affitto, prima annata 2019.
    Bellissime le etichette, da impatto e ben colorate, che hanno richiamato la mia attenzione su quest’Azienda a me sconosciuta, confermando l’importanza dell’immagine aziendale sulle bottiglie.

    Chianti Classico Poci 2020
    Riserva Poci 2019

    Azienda Poci, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Azienda Poci, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini

    Podere Capaccia
    Chianti Classico Podere Capaccio 2020
    IGT Colli della Toscana Centrale Querciagrande 2019

    Podere Capaccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Podere Capaccia, Chianti Classico Collection, foto di Cristina Santini
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola
    Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperta vitivinicola

    Sito Consorzio: https://www.chianticlassico.com/

    Siti Partners:  https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • ROME WINE EXPO 2023 di RiservaGrande, Carol Agostini

    ROME WINE EXPO 2023 di RiservaGrande, Carol Agostini

    Rome Wine Expo 2023

    Redazione

    l’evento che abbraccia l’Italia della qualità che esalta il territorio mettendo al centro la cultura del vino italiano e internazionale attraverso banchi di assaggio e masterclass.
    L’evento si terrà nei giorni 4/5/6 marzo nel cuore più antico di Roma, presso le sale del GRAND HOTEL PALATINO sito in via Cavour a 700 metri dlla stazione Termini, tra il Colosseo e piazza Venezia.

    Rome Wine Expo 2023, foto da comunicato stampa
    Rome Wine Expo 2023, foto da comunicato stampa

    Sul sito ufficiale dell’evento è possibile prendere in esame il programma dettagliato delle 3 giornate di evento.
    Nei prossimi giorni partiremo con la pubblicità sui canali social e prepareremo come di consueto il comunicato stampa.

    Grazie all’esperienza maturata in quasi 20 anni di attività i nostri utenti sono esclusivamente appassionati wine lovers, sommelier e operatori stampa e Horeca.

    Visitatori della edizione precedente, Rome Wine Expo, foto da comunicato stampa
    Visitatori della edizione precedente, Rome Wine Expo, foto da comunicato stampa
    Nei giorni 4/5/6 marzo ROME WINE EXPO. Sempre nelle sale del Grand Hotel Palatino a Roma, produttori dall’Italia e dal mondo faranno degustare i loro vini attraverso banchi di assaggio e masterclass. Vi daremo informazioni logistiche e modalità di prenotazione nella prossima newsletter.

    Di seguito intanto trovate i Corsi di prossima partenza:

    -Corso Champagne di 6 lezioni a partire da lunedì 31 gennaio. Lo spumante più celebrato del mondo raccontato da Chiara Pugina attraverso la degustazione di grandi e piccoli champagne.
    Corso Champagne di 6 lezioni a partire da lunedì 31 gennaio, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    Corso Champagne di 6 lezioni a partire da lunedì 31 gennaio, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    -Corso di Degustazione ABC DEL VINO di 8 lezioni a partire da martedì 28 febbraio. Il corso di degustazione per muovere i primi passi nel mondo del vino. Il best seller di Riserva Grande, un corso completo per mettere le prime basi della degustazione del vino.
    Corso di Degustazione ABC DEL VINO di 8 lezioni a partire da martedì 28 febbraio, foto da comunicato stampa articolo: Rome Wine Expo 2023
    Corso di Degustazione ABC DEL VINO di 8 lezioni a partire da martedì 28 febbraio, foto da comunicato stampa articolo: Rome Wine Expo 2023
    -Corso di Avvicinamento al vino di 4 lezioni a partire da lunedì 13 marzo. Un tuffo nei sensi! Appena 4 lezioni per apprendere le nozioni basiche della degustazione del vino. Un corso sempre richiestissimo che spalanca le porte del magico mondo del vino.
    Corso di Avvicinamento al vino di 4 lezioni a partire da lunedì 13 marzo, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    Corso di Avvicinamento al vino di 4 lezioni a partire da lunedì 13 marzo, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    -Corso sui grandi vini del Trentino Alto Adige di 6 lezioni a partire da giovedì 16 marzo. I grandi vini del nord famosi in tutto il mondo per la loro altissima qualità e personalità. 6 lezioni per conoscere i territori e i vini più importanti. Le lezioni saranno tenute da Marco Cum.
    Corso sui grandi vini del Trentino Alto Adige di 6 lezioni a partire da giovedì 16 marzo, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    Corso sui grandi vini del Trentino Alto Adige di 6 lezioni a partire da giovedì 16 marzo, foto da comunicato stampa, articolo: Rome Wine Expo 2023
    Tutti i corsi si terranno a Roma presso il Centro Studi Liberté Voltaire in zona Eur a partire dall ore 20:00. Tutte le info e i programmi dettagliti delle lezioni sul sito www.riservagrande.com.
    Da comunicato stampa

    Marco e staff RG
    infoline 339.6231232

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  • Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2020, Riserva 2019

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2020, Riserva 2019

    Siamo a Montepulciano, a Sud della Toscana tra la Valdichiana e la Val d’Orcia.

    Nel mese di febbraio la Fortezza Medicea accoglie una manifestazione del settore vinicolo: l’Anteprima del Nobile di Montepulciano con l’Annata 2020 e la Riserva 2019.

    Di Elsa Leandri

     

    Anteprima Nobile di Montepulciano annata 2020, Riserva 2019, foto di Elsa Leandri
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2020, Riserva 2019, foto di Elsa Leandri

    La più antica Docg italiana, che vede il sangiovese, o per meglio dire il prugnolo gentile, come attore principale, deve la sua fama al Consorzio che è sempre stato molto attento alla crescita e all’affermazione di questa denominazione, spesso ahimè confusa con il Montepulciano d’Abruzzo. A tale proposito è senz’altro importante aver ottenuto l’introduzione del termine “Toscana” in etichetta che permette al consumatore di localizzare più facilmente la regione di produzione.

    Bottiglie assaggiate durante l'evento da Elsa Leandri, Cantina Tiberini Wine, Vino Nobile di Montepulciano
    Bottiglie assaggiate durante l’evento da Elsa Leandri, Cantina Tiberini Wine, Vino Nobile di Montepulciano

    Fondamentale è anche la grande attenzione che è stata rivolta, già in tempi non sospetti, al rispetto dell’ambiente: basti pensare che tra gli anni 1985-1990 furono dislocate nelle varie zone del territorio delle stazione meteorologiche così da poter razionalizzare gli interventi in vigna limitando in questo modo l’uso di pesticidi.

    Bottiglie assaggiate durante l'evento da Elsa Leandri, Tenuta di Gracciano della Seta, Vino Nobile di Montepulciano
    Bottiglie assaggiate durante l’evento da Elsa Leandri, Tenuta di Gracciano della Seta, Vino Nobile di Montepulciano

    Dal 2022 il Vino Nobile di Montepulciano si può vantare di essere la prima denominazione a fregiarsi del marchio Equalitas il quale implica non solo il rispetto di numerosi requisiti ambientali, come la biodiversità, la misurazione dell’impronta carbonica e idrica, ma anche di quelli socio-economici, come per esempio il rispetto delle pari opportunità.

    Nella volontà di affermare ulteriormente questo riconoscimento è stato indetto, in occasione dell’Anteprima, un concorso che ha visto il coinvolgimento dei commercianti montepulcianesi nel “mettere in scena” nelle proprie vetrine la sostenibilità: per votazione popolare il primo posto è stato conferito al Negozio Porta della Cavina.

    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, Vetrina Porta della Cavina, foto di Elsa Leandri
    Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, Vetrina Porta della Cavina, foto di Elsa Leandri

    Ultimo passo che la denominazione sta compiendo è l’individuazione di diversità territoriali così da individuare 12 UGA, che qui prenderanno il nome “Pieve”: per poter apprezzare tali vini, in cui il sangiovese sarà il principale protagonista, dovremmo però aspettare ancora qualche anno.

    Bottiglie assaggiate durante l'evento da Elsa Leandri, Poere Le Bèrne, Vino Nobile di Montepulciano
    Bottiglie assaggiate durante l’evento da Elsa Leandri, Poere Le Bèrne, Vino Nobile di Montepulciano

    In questa occasione i banchi di assaggio presenti erano 45, noi ci siamo soffermati maggiormente sulla degustazione delle riserve e delle selezioni.

    Bottiglie assaggiate durante l'evento da Elsa Leandri, Cantina Guidotti, Vino Nobile di Montepulciano
    Bottiglie assaggiate durante l’evento da Elsa Leandri, Cantina Guidotti, Vino Nobile di Montepulciano

    Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi:

    Tiberini Vigneto Campaccio Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2015
    Tiberini Vigne Vecchie 2017  https://www.tiberiniwine.com/

    Dei Vino Nobile di Montepulciano Madonna della Querce 2017 https://www.cantinedei.it/

    Il Molinaccio Vino Nobile di Montepulciano Riserva la Poiana 2016 https://www.ilmolinaccio.com/

    Le Bèrne Vino Nobile di Montepulciano Riserva Cervognano Alto 2019 https://www.leberne.it/

    Contucci Vino Nobile di Montepulciano Pietra Rossa 2018 https://www.contucci.it/it/

    Tenuta Gracciano della Seta Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2018 https://www.graccianodellaseta.com/it/

    Valdipiatta Vino Nobile di Montepulciano Selezione Vigna d’alfiero 2019 https://www.valdipiatta.it/it/nobile.html

    Guidotti Vino Nobile di Montepulciano 2019 https://marcdegrazia.com/producers/guidotti/

     

     

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

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  • Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023

    Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023

    Vino, 1500 presenze all’Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023

    Redazione

    Firenze, 12 febbraio 2023. Sono state circa 1.500 le persone che hanno partecipato all’ “Anteprima 2023 – Chianti Lovers & Rosso Morellino” andata in scena oggi alla Fortezza da Basso di Firenze. Se l’edizione 2022 è stata quella che ha finalmente segnato il ritorno in presenza del pubblico e degli operatori dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, questa ottava edizione ha consolidato e ridato slancio all’evento.

    Vino, 1500 presenze all'Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da sito
    Vino, 1500 presenze all’Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da sito

    Accoglienza calorosa, infatti, per le oltre 120 aziende del territorio che hanno proposto più di 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione. Oltre 250 i giornalisti accreditati per l’evento e numerosi gli operatori del settore che hanno avuto modo di approfondire la conoscenza delle aziende produttrici. A dare un ulteriore tocco di colore alla giornata ci hanno pensato gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini di Figline Valdarno che hanno proposto ai presenti una brillante performance e una sfilata tra gli spazi della storica Fortezza fiorentina.

    Alcune immagine dell'evento, articolo: Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da comunicato stampa
    Alcune immagine dell’evento, articolo: Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da comunicato stampa

    “Anche quest’anno ci siamo ritrovati con grande soddisfazione ed entusiasmo per presentare le nuove annate del Morellino di Scansano annata 2022 e riserva 2020. È stato un evento vibrante e partecipato – commenta Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio di Tutela Morellino di Scansano DOCG – nel quale abbiamo condiviso e commentato con la stampa e gli appassionati lo stile inconfondibile e le peculiarità delle nuove annate del Sangiovese che si affaccia sulla costa toscana.

    Chianti Lovers & Rosso Morellino è sempre di più un appuntamento per noi importante per confrontarci con tutti gli amici del Morellino, quelli che amiamo chiamare e considerare i nostri ambasciatori”.

    Alcune immagini dell'evento, articolo: Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da comunicato stampa
    Alcune immagini dell’evento, articolo: Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino 2023, foto da comunicato stampa

    “Il tradizionale format dell’Anteprima 2023 – Chianti Lovers & Rosso Morellino’ – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busisi conferma essere una certezza nel panorama degli eventi vitivinicoli del nostro territorio. Anche questa ottava edizione è stata un successo sia dal punto di vista della partecipazione, che dell’accoglienza dei prodotti portati in degustazione. L’alta qualità delle etichette è stata percepita ed apprezzata dagli operatori, ma anche dal pubblico. Non possiamo che essere soddisfatti”.

    L’iniziativa è stata organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare e realizzata grazie al cofinanziamento Feasr del Psr 2014-2020 della Regione Toscana sottomisura 3.2 anno 2021.

    Logo Consorzio Tutela Morellino di Scansano DOCG, immagine da comunicato stampa
    Logo Consorzio Tutela Morellino di Scansano DOCG, immagine da comunicato stampa

    LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO

    Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007.

    Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.

    Da comunicato stampa

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  • L’Altra Toscana chiuderà le Anteprime di Toscana 2023

    L’Altra Toscana chiuderà le Anteprime di Toscana 2023

    L’Altra Toscana andrà a chiudere la settimana delle Anteprime

    Redazione

    Appuntamento – per tanti giornalisti nazionali e internazionali e per gli operatori del settore – per il 17 febbraio a Palazzo degli Affari a Firenze.

    Il lavoro di squadra di dodici Consorzi di Tutela e tutte le nuove annate dei rispettivi vini DOP e IGP per raccontare quella Toscana meno conosciuta che va ad arricchire la proposta vinicola della regione.

    Logo L'Altra Toscana, da comunicato stampa
    Logo L’Altra Toscana, da comunicato stampa

    “L’anno scorso alla prima edizione de L’Altra Toscana eravamo in 10, quest’anno i consorzi sono diventati 12, a testimoniare la grande poliedricità della proposta enologica dei nostri territori e la forza riconosciuta al nostro progetto. Un progetto che da un lato – con l’unione – dà un impatto di immagine ai vini di questi Consorzi e, dall’altro – con un’offerta unica per varietà – va incontro anche alle esigenze di operatori continuamente alla ricerca di novità da proporre a consumatori sempre più curiosi”, spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

    L’Altra Toscana chiuderà la settimana dedicata alle Anteprime. Nella giornata del 17 febbraio si terrà – a Palazzo degli Affari a Firenze – la degustazione dei vini delle DOP e IGP Carmignano e Barco Reale, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Suvereto e Val di Cornia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Toscana, Valdarno di Sopra. Protagonisti saranno tutti questi territori più “nascosti”, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici qualità e identità.

    Oltre 330 etichette con due speciali degustazioni guidate da Gabriele Gorelli Master of Wine che avranno come tema: “Dreaming of a White Tuscany” e “I pilastri del Supertuscan: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon”. “

    Con i dati di consumo che indicano un successo globale dei vini bianchi, l’Altra Toscana si presenta con otto vini da cinque Consorzi che hanno fatto di questo colore il proprio portabandiera. Da varietà simbolo come il Trebbiano, il Vermentino e l’Ansonica al Sauvignon Blanc, in vari stili e declinazioni ma tutti inconfondibilmente toscani”, commenta così la scelta della prima masterclass Gabrielle Gorelli.

    Prima masterclass Gabrielle Gorelli, articolo: L'Altra Toscana chiuderà le Anteprime di Toscana 2023, foto da comunicato stampa
    Prima masterclass Gabrielle Gorelli, articolo: L’Altra Toscana chiuderà le Anteprime di Toscana 2023, foto da comunicato stampa

    “Il Consorzio Vino Toscana si presenta invece come un’entità nuova che abbraccia e codifica quella che è stata, ormai più di cinquant’anni fa, una grande innovazione e che oggi rappresenta un vino iconico soprattutto nella versione Supertuscan; la degustazione sarà con nove vini a base di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, che dimostreranno come queste varietà così diverse si completino nel creare dei vini che sono ora dei classici inconfondibilmente toscani nonostante, soprattutto due di queste varietà, siano tra le più impiantate in diverse zone di tutto il mondo”, conclude Gorelli a proposito dei Supertuscan.

    Per approfondire ulteriormente i Consorzi hanno studiato anche cinque percorsi tematici:

    L'Altra Toscana la presenza di Gabriele Gorelli, foto da comunicato stampa
    L’Altra Toscana la presenza di Gabriele Gorelli, foto da comunicato stampa

    I blend di Sangiovese, un percorso dedicato a tutti i vini rossi e rosati prodotti con un minimo del 10% ad un massimo dell’80% di questo vitigno, in assemblaggio con altre varietà autoctone e/o internazionali.

    Gli internazionali, che si snoda tra tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con varietà internazionali, sia in purezza che in blend tra loro. I bianchi, con un percorso che apre una vetrina su tutti i vini bianchi de L’Altra Toscana presenti a catalogo, ottenuti sia da vitigni autoctoni che da varietà internazionali, compresi i vini spumanti.

    Il Sangiovese, con protagonisti tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con almeno l’85% di uve di questo vitigno. Infine Gli Altri Autoctoni, la vetrina che accende i riflettori su tutti i vini rossi prodotti con varietà autoctone diverse dal Sangiovese, sia in purezza che in blend tra loro (Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Canaiolo, Montepulciano).

    La regia de L’Altra Toscana è stata affidata anche quest’anno a Scaramuzzi Team, con sede a Firenze, che vanta una grande esperienza nell’organizzazione di eventi con un focus particolare nel settore del vino.

    Come di consueto la Settimana delle “Anteprime di Toscana” verrà inaugurata da PrimAnteprima, l’evento promosso da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2023 è in programma la mattina di sabato 11 febbraio presso il Cinema La Compagnia di Firenze.

    Dove e orari

    L’ALTRA TOSCANA

    FIRENZE Palazzo degli Affari, Piazza Adua, 1

    9.00 – 19.00 Ingresso solo su prenotazione

    Da comunicato stampa

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  • WineESiena 2023 il fermento senese, di Elsa Leandri

    WineESiena 2023 il fermento senese, di Elsa Leandri

    Wine&Siena 2023, il fermento senese

    Di Elsa Leandri

    A fine gennaio a Siena vicino al Duomo c’è fermento, un brulichio di persone che entra e esce da Santa Maria della Scala con dei carrelli pieni di bottiglie o prodotti alimentari: è il via vai dei produttori che si stanno preparando all’ottava edizione del Wine&Siena tanto voluta da Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini.

    Flag Wine&Siena 2023, I capolavori del Gusto, articolo di Elsa Leandri, foto dell'autrice
    Flag WineESiena 2023, I capolavori del Gusto, articolo di Elsa Leandri, foto dell’autrice

    Il 27 gennaio Helmuth, patron del Merano WineFestival e ottimo padrone di casa di questa manifestazione toscana, controlla che tutto sia in ordine per dare il via all’evento che proporrà le eccellenze premiate dal The WineHunter Award.

    Oltre ai numerosi banchi di assaggio che permettono di viaggiare lungo la penisola con circa 600 etichette in degustazione e 60 prodotti alimentari sono state organizzate masterclass presso il Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione, incontri dedicati al mondo del vino e dell’agricoltura e visite guidate all’archivio di stato e al palazzo Sansedoni, che ospita la Collezione Opere d’Arte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, sponsor della manifestazione.

    Il Duomo di Siena, articolo: Wine&Siena 2023, il fermento sienese di Elsa Leandri, foto dell'autrice
    Il Duomo di Siena, articolo: WineESiena 2023, il fermento senese di Elsa Leandri, foto dell’autrice

    L’ideale sarebbe stato poter essere presente tutti e quattro i giorni dell’evento enogastronomico così da approfittare di ogni iniziativa proposta, ma purtroppo a volte dobbiamo fare delle scelte e il nostro Wine&Siena si è svolto nella giornata di domenica 29 gennaio.

    Siena

    Elsa Leandri all'evento Wine&Siena, foto dell'autrice
    Elsa Leandri all’evento WineESiena, foto dell’autrice

    Un passaggio tra i banchi di assaggio e poi di corsa al Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione a seguire le tre Masterclass della giornata il cui servizio è stato affidato, sotto la guida del Professor Francesco Piacenti, alla 5^E del corso di Enologia IIS Ricasoli.

    Le Masterclass

    “Ricoltivazione di un cru storico della Mosella – Verticale di Riesling Renano”

    Ivan Giovannett, cognome che riporta la mente alla nota cantina altoatesina Castelfeder, è qui per raccontarci, affiancato da Antonio Aquilino, degustatore AIS, il suo sogno oltralpe che è diventato realtà: dedicarsi al Riesling Renano nel territorio d’elezione, la Mosella.

    In foto Giovanett, degustazione di riesling al Wine&Siena 2023, foto di Elsa Leandri
    In foto Ivan Giovanett, degustazione di riesling al WineESiena 2023, foto di Elsa Leandri

    Questo zona così bella e allo stesso tempo poco popolata ha visto un graduale abbandono dei vigneti durante gli anni novanta e Ivan con il suo amico Tobias Treis hanno investito le proprie energie in 9,5 ettari di vigneto, laddove la Mosella fa la curva di 360°. Siamo a Sorentberg (lett. montagna di Sorrento) con una pendenza dell’80%-110% in piena esposizione Sud e con un terreno della tanto rara ardesia rossa.

    Parte così nel 2012 il reimpianto delle viti e la scoperta inaspettata e fortuita di 1000 piante di Riesling centenarie a piede franco poste nella parte più alta della montagna. Il percorso effettuato dai due amici è tale da permetterci di degustare oggi il Riesling prodotto sia dalle piante giovani che dalle vecchie vigne in due annate differenti la 2019 e la 2016.

    Foto delle bottiglie della Masterclass di riesling, immagine di Elsa Leandri
    Foto delle bottiglie della Masterclass di riesling, immagine di Elsa Leandri

    Sorentberg 2019 Riesling Rotschiefer Trocken
    Dorato luminoso. Il naso si apre con sentori fruttati e varietali di pesca e di mirabelle, echi di fiori di ginestra e di camomilla. Si arricchisce con una leggera speziatura di zafferano. In bocca una decisa freschezza e sapidità che offre un’elevata persistenza con finale di scorza di pompelmo.

    Sorentberg 2019 Riesling Von 1000 Alte Reben
    Dorato intenso. Apertura di agrumi canditi e in marmellata. La pesca gialla matura, il fiore giallo essiccato e la nota di zafferano completano il quadro olfattivo. Vibrante abbandona il cavo orale lentamente lasciando un ricordo agrumato.

    Sorentberg 2016 Riesling Rotschiefer Trocken
    Dorato vivace. Stupisce per i sentori iniziali di miele di tarassaco, pasticceria e di marzapane a cui si susseguono note di mango, papaya e di fiori gialli essiccati. Leggeri echi di idrocarburo. Freschezza importante con un finale di bocca di kumquat.

    Sorentberg 2016 Riesling Von 1000 Alte Reben
    Dorato brillante. L’elegante speziatura di curcuma e zafferano accompagna la frutta disidratata e il pot pourri di fiori gialli. In bocca si percepisce una maggior morbidezza ma permane in chiusura una freschezza importante con note di frutta candita.

    Per concludere la masterclass Ivan ci ha proposto Sorentberg 2020 Riesling Kabinett e Sorentberg 2018 Riesling Auslese che si differenziano ovviamente per la percezione di morbidezza e di dolcezza. Il primo ci porta verso note decisamente agrumate con richiami di pesca e di mela gialla fresca e con un finale vegetale di lemongrass; l’impatto è dolce ma la verticalità di beva è decisa. Il secondo ci offre delle note più calde di zafferano, di pesca sciroppata ravvivati da echi balsamici di menta e salvia e in bocca la dolcezza viene mitigata da una decisa acidità.

    “Catwalk Champagne”

    La seconda masterclass della giornata è stata dedicata unicamente alla bollicine per antonomasia: lo Champagne. A condurre questa chiacchierata parlando di zone e vitigni Helmuth Köcher affiancato dagli importatori italiani. In degustazione 6 vini che ci hanno permesso di toccare le diverse zone vitivinicole passando dalla Côte des Bar alla Vallée de la Marne alla Côte des Blanc con un profilo sensoriale differente dettato anche dalla presenza di percentuali diverse dei tre vitigni principali Pinot Nero, Chardonnay e Meunier. La degustazione inizia con una sciabolata effettuata da Helmuth stesso.

    Helmuth Köcher Wine&Siena 2023, foto di Elsa Leandri
    Helmuth Köcher WineESiena 2023, foto di Elsa Leandri

    Champagne Lombardi Cuvée Axiome
    70% Pinot Nero, 30% Chardonnay. 20% vini di Riserva. 8g/L.
    Ottimo champagne per iniziare la degustazione in cui si percepiscono dei sentori prevalentemente agrumati con accenni floreali di ginestra. In bocca sprigiona una freschezza elevata percepita da un agrume citrino correlato anche a una decisa sapidità.

    Champagne A.Robert Alliances N°16
    60% Meunier, 20% Pinot Nero, 20% Chardonnay. 40% vini di Riserva. 6,5g/L.
    Il n°16 sta a indicare il sedicesimo assemblaggio della maison in cui la protagonista è l’annata 2015.
    Apre con sentori di frutta gialla come mirabelle e mela gialla matura. Leggere note di pasticceria e di nocciola. Ottima freschezza che si chiude con un finale di scorza di arancia.

    Champagne Froment-Griffon Cuvée Grande Réserve 1er Cru
    50% Chardonnay, 35% Meunier, 15% Pinot Nero. 20% vini di Riserva. 9g/L.
    Elegante introduzione floreale che viene accompagnata da note di scorza di pompelmo e di frutta gialla. In chiusura pasticceria. Bocca ben bilanciata con un’adeguata persistenza.

    Champagne Froment-Griffon Sélection 1er Cru
    40% Chardonnay, 40% Pinot Nero, 20% Meunier. 9g/L.
    Profilo olfattivo molto interessante che si svela gradualmente: ginestra, acacia, mirabelle, si susseguono con effluvi di erbette aromatiche e pepe bianco. In chiusura miele di zagara. Sorso ampio e strutturato che appaga.

    Champagne A. Bergère Blanc de Blancs Solèra
    100% Chardonnay. 50% vini di Riserva in Solera dal 2013. 5g/L.
    La protagonista di questa annata è la 2020 a cui concorrono il 50% di vini di riserva. Sorprendentemente fresco il profilo olfattivo con richiami di melone bianco, erba tagliata e pompelmo, echi di papaya e ananas. Decisa freschezza con una lunga persistenza.

    Champagne A. Bergère Blanc de Blancs Grand Cru 38-40
    100% Chardonnay. Annata 2012. 5g/L.
    Ottenuto da una selezione di vecchie viti di oltre 30 anni nei Grand Cru Avize e Oger con una sosta sui lieviti di 90 mesi non può che offrire una palette olfattiva ricca di sentori di viennoiserie, di crema pasticceria e di nocciola che accompagnano i più comuni ricordi fruttati. Delicata speziatura. Bocca ben strutturata che abbandona lentamente il cavo orale lasciando un aroma di pompelmo candito.

    Catwalk 2023 Wine&Siena, foto di Elsa Leandri
    Catwalk 2023 WineESiena, foto di Elsa Leandri

    “Chianti Classico: microzone a confronto”

    L’ultima masterclass della giornata è stata dedicata invece al vitigno per eccellenza toscano e nella sua espressione come solista o in orchestra: il Sangiovese. A condurre l’evento Andrea Frassinetti, delegato Onav Siena, accompagnato dai produttori delle varie etichette. Le sette etichette selezionate hanno permesso di toccare solo alcune delle nove aree di produzione: nello specifico Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Radda in Chianti e Greve in Chianti.

    L’annata protagonista è stata la 2019.

    Foto della Masterclass di Chianti Classico 2019, immagine di Elsa Leandri
    Foto della Masterclass di Chianti Classico 2019 al WineESiena, immagine di Elsa Leandri

    Vallepicciola Chianti Classico 2019
    100% sangiovese.
    Carminio vivace. Offre sentori di frutti di bosco, arancia sanguinella e viola mammola. In chiusura echi di liquirizia e di cioccolato al latte. Tannini ben integrati e persistenza non molto lunga con un retrogusto amaricante.

    Tenuta Di Arceno Chianti Classico 2019
    90% sangiovese, 10% merlot.
    Carminio fitto e vivace. La tipica ciliegia con effluvi vegetali e l’elegante speziatura dolce di vaniglia e cannella caratterizza il profilo olfattivo. Sorso pieno con un’ottima freschezza e con tannini non ancora perfettamente levigati. Lunga chiusura.

    Castello di Fonterutoli Chianti Classico Gran Selezione 2019
    100% sangiovese.
    Carminio con riflessi granato. Naso ben strutturato: viola, ciliegia matura, tocchi speziati e balsamici. Ricordi di cioccolato e di note ferrose. Tannini saporiti rinvigoriti da un’acidità decisa. Abbandona la bocca lentamente con un finale agrumato.

    Tenuta Villa Trasqua Chianti Classico 2019
    80% sangiovese, 10% merlot, 10% cabernet sauvignon.
    Carminio di media intensità. Ciliegia marasca, melagrana con sentori di rosa e viola sono ravvivati da richiami balsamici e speziati. Al palato appare fresco ma con un tannino ancora graffiante.

    Vecchie Terre di Montefili Chianti Classico 2019
    100% sangiovese.
    Carminio vivace. Offre sentori di frutta scura quale mora e susina e di viola. Note di humus, di cardamomo e di liquirizia affiancano le note empireumatiche di cioccolato e di polvere di caffé. In bocca ha una struttura importante che potrà sicuramente evolvere in quanto sorretto da freschezza e da tannini ancora in evoluzione. Chiusura raffinata di arancia sanguinella.

    Arillo in Terrabianca Sacello Chianti Classico 2019
    100% sangiovese.
    Carminio di media intensità. Si apre con eleganti sentori floreali a cui si susseguono ciliegia marasca, ribes rosso e melagrana. L’elevata freschezza e il tannino setoso rendono la bevuta piacevolmente immediata e di compagnia.

    Carpineto Chianti Classico 2019
    Sangiovese, canaiolo e altre varietà a bacca rossa.
    Carminio vivace. Note fruttate di ciliegia matura, mora e susina e floreali. Offre una beva non impegnativa ideale per accompagnare una merenda toscana.

    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Sito evento: https://wineandsiena.com/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023, il nebbiolo e le sue suadenti sfumature

    Di Ilaria Castagna

    Nelle sale dell’Hotel Palatino in via Cavour a Roma, il 14 e il 15 gennaio 2023, l’agenzia Riserva Grande di Marco Cum, come sempre, ci ha stupito e affascinato con il suo evento “ Nebbiolo nel cuore”, arrivato ormai alla nona edizione. Ben 50 cantine partecipanti, oltre 300 etichette degustate e circa 1.500 visitatori per promuovere culturalmente tutte le espressioni, così suadenti, di quello che è da tutti considerato un grande, nobile e potente vitigno, il Nebbiolo.

    Locandina evento da sito, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna
    Locandina evento da sito, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Novità assoluta di questa edizione è stata la presentazione, alla presenza della stampa e dei produttori presenti,della guida di “Nebbiolo nel cuore”. La prima, in assoluto, su questa varietà nella quale i vini prodotti e le varie aziende sono presentati distintamente per valorizzare le molteplici espressioni di uno dei più grandi vitigni di tutti i tempi.

    Verrà realizzata tramite un’APP gratuita, legata alla manifestazione, per tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza delle cantine e dei territori differenti dove il Nebbiolo si esprime nel migliore dei modi.

    Piccoli e grandi produttori, venuti per raccontarci le loro storie, la loro terra e tutti i loro sacrifici, legati ai vari terroirs che, da sempre, caratterizzano la regione del Piemonte. Dal Barolo al Barbaresco, dal Ghemme al Boca, dal Roero al Gattinara fino al Lessona, sono stati tanti i vini in degustazione che ci hanno fatto palpitare ed emozionare.

    Molte le conferme ma in questa edizione devo ammettere, molteplici scoperte di piccole aziende che stanno emergendo e che mi hanno sorpreso e meravigliato. Di seguito, ve ne riporto alcune.

    Azienda Le Strie, Ponte in Valtellina: 2 ettari di vigneto ed una produzione di 10.000 bt l’anno. Il Nebbiolo, localmente chiamato lì Chiavennasca, dona dei rossi potenti e strutturati, di grande finezza. Una menzione particolare va al loro Sforzato di Valtellina D.O.C.G . affinato due anni in grandi botti di rovere ed in seguito all’imbottigliamento, riposa altri quattro anni prima della commercializzazione. Un connubio perfetto di frutti rossi, spezie ed una frutta sotto spirito amalgamata in maniera affascinante.

    La linea dell’azienda LE STRIE, foto di Ilaria Castagna
    La linea dell’azienda LE STRIE, foto di Ilaria Castagna, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Luigi Vico, Serralunga D’Alba: realtà nata ufficialmente nel 2016 con 2,1 ettari di vigneto nella zona del Barolo. Ottiene una produzione, molto limitata, di Barolo del comune di Serralunga d’Alba e di Barolo Prapò. Per l’affinamento del suo Barolo, ha scelto il legno della foresta di Fontainebleau e Slavonia. Qui una grande conferma di vari assaggi, con un finale strepitoso, il loro Vermouth di Torino Ambrato. Un sublime vino Moscato con erbe, spezie, agrumi e piante officinali segrete. Un elisir che provoca dipendenza, Sublime!

    La linea dell’azienda Luigi Vico Serralunga CasaMia, foto di Ilaria Castagna
    La linea dell’azienda Luigi Vico Serralunga CasaMia, foto di Ilaria Castagna

    Fabrizio Battaglino, Vezza D’Alba: piccola azienda di 5 ettari con 25 anni di produzione già alle spalle. Davvero notevole tutta la sua linea, da menzionare in particolare il Roero DOCG Riserva Colla 2018. Piccola curiosità: La vigna Colla, di proprietà della sua famiglia da generazioni, è stata la prima a veder nascere un Roero DOCG nel 2005. E’ sicuramente per loro motivo di orgoglio.

    Linea dell’azienda Fabrizio Battagliano, foto di Ilaria Castagna
    Linea dell’azienda Fabrizio Battagliano, foto di Ilaria Castagna, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Azienda Agricola Renato Fenocchio, Neive. 6 ettari tra i comuni di Barbaresco, Neive e Treiso. Produce in media 27.000 bt totali. Ho scoperto dei vini sinceri, rispettosi, non omologati e incredibilmente unici e affascinanti. La sua linea a partire dal Nebbiolo 2020 passando dal Barbaresco 2019 “Starderi” fino ad arrivare al suo strabiliante Barbaresco 2016 sono stati per me, una vera e propria scoperta. Straordinari!

    Linea Azienda Renato Fenocchio, foto di Ilaria Castagna
    Linea dell’ Azienda Renato Fenocchio, foto di Ilaria Castagna, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Aurelio Settimo, La Morra. L’etichetta AURELIO SETTIMO nasce nel ’62, ad oggi è la figlia Tiziana ad occuparsi della produzione. 5,60 ettari coltivati a Nebbiolo da Barolo e neanche 1 ha a Dolcetto d’Alba. 3,40 ha di Nebbiolo sono coltivati nel rinomato cru Rocche dell’Annunziata, una delle zone di maggior prestigio per la produzione del vino Barolo. Una sola parola per lui, eleganza. Davvero notevole il Barolo “Rocche dell’Annunziata” Riserva 2016. Un tripudio di frutta, vaniglia e spezie.

    Linea Azienda Aurelio Settimo, foto di Ilaria Castagna
    Linea dell’ Azienda Aurelio Settimo, foto di Ilaria Castagna, articolo: Nebbiolo nel Cuore edizione IX 2023 di Ilaria Castagna

    Massimo Clerico, Lessona. Una grande storia familiare che affonda le sue radici nel ‘700 nell’antica cantina di Lessona, in provincia di Biella. Il papà di Massimo, Sandrino Clerico fu uno dei primi 3 viticoltori in Lessona che vennero iscritti nell’albo dei produttori del vino. L’azienda fu poi ristrutturata nel 2004, da Massimo. Produce circa 10.000 bt/anno con 2 ha circa, suddivisi in quattro appezzamenti piantati principalmente a Nebbiolo ma anche a Vespolina, Croatina e Uva Rara. La sua linea si contraddistingue per un’eleganza salmastra unica dovuta anche ai suoi terreni molto particolari, di sabbia pliocenica (terreno sabbioso di origine marina ). Una piacevolissima sorpresa anche lui.

    La linea dell’azienda Massimo Clerico, foto di Ilaria Castagna
    La linea dell’azienda Massimo Clerico, foto di Ilaria Castagna

     

    Ilaria Castagna sommelier, winewriter,esperta vitivinicola
    Ilaria Castagna sommelier, winewriter,esperta vitivinicola

    Siti Partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Best Wine Stars a Milano, Palazzo del Ghiaccio 2023

    Best Wine Stars a Milano, Palazzo del Ghiaccio 2023

    Torna a maggio Best Wine Stars, la kermesse milanese dei vini e distillati.

    Redazione

    Aperte le selezioni per la quarta edizione dell’evento-degustazione che si terrà dal 20 al 22 Maggio 2023 con tante novità e importanti riconferme.

    Torna a maggio Best Wine Stars, la kermesse milanese dei vini e distillati, foto da comunicato stampa, edizione 2022
    Torna a maggio Best Wine Stars, la kermesse milanese dei vini e distillati, foto da comunicato stampa, edizione 2022

    Dopo il successo dello scorso anno, torna la quarta edizione dell’evento-degustazione Best Wine Stars, regalando ancora una volta alla città coinvolgenti occasioni di approfondimento sia per gli esperti che per gli appassionati del settore enogastronomico e dei distillati.

    Per il secondo anno consecutivo, Best Wine Stars avrà luogo presso Palazzo del Ghiaccio, lo splendido edificio in stile Liberty che nel suo inconfondibile parterre di oltre 2400 metri quadrati, ospiterà per tre giorni le oltre 200 aziende selezionate.

    Realizzato da Prodes Italia srl, Best Wine Stars è un progetto annuale che si pone l’obiettivo di proporre un’esperienza esclusiva tra le nuove tendenze, le strategie social e le tecnologie emergenti. La cultura del vino e dei distillati viene, infatti, promossa a 360° grazie alla divulgazione della storia e dell’unicità di ogni singolo prodotto e azienda attraverso vari canali e differenti strategie. L’occasione è quindi un’ottima opportunità per presentarsi al grande pubblico e a tutti gli addetti al settore.

    Best Wine Stars a Milano, Palazzo del Ghiaccio 2023, foto edizione 2022 da comunicato stampa
    Best Wine Stars a Milano, Palazzo del Ghiaccio 2023, foto edizione 2022 da comunicato stampa

    Novità assoluta di quest’edizione, in linea con i trend di mercato che premiano questa categoria, sarà la presenza di un’area bio, interamente dedicata alle aziende che hanno fatto della sostenibilità la loro mission. Il pubblico ha dimostrato di possedere una sempre maggiore consapevolezza sul tema ambientale e Best Wine Stars vuole rispecchiare le tendenze della nostra contemporaneità e le esigenze del pubblico, proponendo una selezione di eccellenze bio e naturali.

    In seguito all’ottimo riscontro ottenuto nell’edizione precedente, si amplia l’offerta relativa alle aziende internazionali e ai distillati, che rappresentano una nicchia piuttosto forte e molto apprezzata dai consumatori.

    Il pubblico ha dimostrato di possedere una sempre maggiore consapevolezza sul tema ambientale, foto da comunicato stampa edizione 2022
    Il pubblico ha dimostrato di possedere una sempre maggiore consapevolezza sul tema ambientale, foto da comunicato stampa edizione 2022

    Come per le precedenti edizioni, saranno assegnati i Best Wine Stars Awards, importanti riconoscimenti conferiti ai partecipanti al progetto. Quest’anno ci saranno due nuove categorie: Best Spirits e Best Rosè Wine, oltre ai già presenti Best Sparkling Wine, Best White Wine, Best Red Wine, Best Logo e Best Label.

    I vincitori dei premi Best Sparkling Wine, Best White Wine, Best Red Wine, Best Spirits e Best Rosè Wine vinceranno la partecipazione gratuita all’edizione 2024, mentre le cantine che si aggiudicheranno Best Logo e Best Label avranno l’opportunità di essere coinvolte come Wine Sponsor in eventi internazionali organizzati da Prodes Italia.

    Le degustazioni guidate durante la manifestazione, edizione 2022, foto da comunicato stampa
    Le degustazioni guidate durante la manifestazione, edizione 2022, foto da comunicato stampa

    Riconfermato anche per il 2023 il Premio Landini grazie alla partnership tra BWS e il brand italiano appartenente al Gruppo Argo Tractors, che in veste di Main Sponsor, selezionerà la miglior cantina che si aggiudicherà la targa celebrativa e un buono per l’acquisto di un trattore agricolo Landini. Questa collaborazione vuole promuovere l’eccellenza vitivinicola italiana, creando proficue relazioni tra i protagonisti della filiera e incoraggiandone competitività e presenza sul mercato

    “Landini – commenta Mario Danieli, Country Manager Italia di Argo Tractorsè un prestigioso marchio dell’industria italiana, simbolo del Made in Italy e di quella eccellenza riconosciuta anche al di fuori dei confini nazionali, come sinonimo di qualità. Valori che facilmente troviamo nei vini italiani, da sempre apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo. Come i produttori coltivano e curano con dedizione, professionalità e passione le uve per creare vini d’eccellenza, allo stesso modo noi investiamo, ricerchiamo e lavoriamo per proporre sul mercato dei prodotti sempre più competitivi, efficienti e tecnologici”.

    “In tal senso – aggiunge Danieliil nostro gruppo abbraccia questa manifestazione e i suoi protagonisti, sottolineando la naturale vicinanza a questo comparto grazie anche alla tecnologia dei nostri trattori specialistici, tecnologia che migliora ed ottimizza il lavoro nei vigneti. Argo Tractors è da anni impegnata nell’innovazione, grazie ai forti investimenti nel settore ricerca e sviluppo e al contempo coltiva la passione per il lavoro in agricoltura con una particolare attenzione al fattore umano”.

    Il pubblico in degustazione dei vini alla manifestazione 2022, foto da comunicato stampa
    Il pubblico in degustazione dei vini alla manifestazione 2022, foto da comunicato stampa

    Best Wine Stars, inoltre, è lieta di annunciare un’altra importante novità: la partnership con Iron 3, azienda specializzata in organizzazione di eventi, gestione di business contacts, realizzazione incontri B2B tra aziende vinicole e buyer esteri.
    In quasi dieci anni di attività, Iron3 ha sviluppato il know-how e le competenze necessarie all’organizzazione di vari tipi di eventi e manifestazioni di promozione del vino italiano all’estero, proponendo un servizio completo d’alta qualità, con personale qualificato, attività informativa e di ricerca, conoscenza del mercato.

    Punto fermo della manifestazione rimangono le masterclass, momenti di approfondimento organizzati in collaborazione con la sommelier e winewriter Adua Villa affiancata da un team di relatori di eccellenza, che nel corso degli anni hanno acquisito sempre più prestigio. Dodici in totale, le masterclass si divideranno tra verticali, incentrate su una singola azienda che verrà raccontata attraverso le degustazioni delle etichette più prestigiose, e di gruppo, che coinvolgeranno diverse aziende su differenti tematiche quali ad esempio il terroir, vinificazione, stile e tendenze.

    A seguito dell’evento le etichette delle aziende partecipanti saranno in vendita sulla piattaforma e-commerce www.bestwinestars.com.

    COMPANY PROFILE

    Best Wine Stars è un’iniziativa del gruppo Prodes Italia, che opera da anni nel settore dell’alta gioielleria, del design e dell’arte. Fondatore dell’evento annuale consolidato ormai negli anni Artistar Jewels, Prodes Italia rispecchia in questo nuovo progetto la medesima unicità e stile. Nel 2019 la società ha realizzato la prima edizione della Milano Jewelry Week, La Week Milanese che celebra la storia, la tradizione e l’innovazione dell’affascinante mondo del gioiello internazionale.

    Per candidarsi inviare una mail a: info@bestwinestars.com

    BEST WINE STARS

    20 / 21 / 22 Maggio 2023 – Palazzo del Ghiaccio – Milano
    info@bestwinestars.com
    www.bestwinestars.com
    Instagram Best Wine Stars: @bestwinestars
    Facebook Best Wine Stars: https://www.facebook.com/BestWineStars/

    Informazioni generali

    ORARI AL PUBBLICO
    Sabato: dalle 12:00 alle 21:00
    Domenica: dalle 12:00 alle 21:00
    Lunedì: dalle 12:00 alle 21:00
    INGRESSO: 25 euro – Open Tasting + Wine Glass

    Da comunicato stampa


    Sito evento: http://www.bestwinestars.com/

    Sito ufficio stampa: https://www.prodesitalia.com/

    Partners redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Partesa a Hospitality disegna il futuro del fuoricasa 2023

    Partesa a Hospitality disegna il futuro del fuoricasa 2023

    Degustazioni, Consulenza, formazione, innovazione, PARTESA A HOSPITALITY Disegna il futuro del Fuoricasa

    Redazione

    Dal 6 al 9 febbraio Partesa partecipa a Hospitality con due stand e un ricco programma di incontri, masterclass e degustazioni di birra e vino, tra novità ed eccellenze dall’Italia e dal mondo capaci di intercettare nuove abitudini e gusti in continua evoluzione. E dedica due corner per scoprire servizi digitali, consulenza e formazione per costruire business solidi e vincere le nuove sfide del mercato.

    Partesa a Hospitality disegna il futuro del fuoricasa 2023, foto da comunicato stampa di Alessandro Rossi
    Partesa a Hospitality disegna il futuro del fuoricasa 2023, foto da comunicato stampa di Alessandro Rossi

     Dove e quando?

    6 – 9 febbraio 2023 Hospitality – Quartiere Fieristico Riva del Garda Padiglione C3, Stand F01 e F04

    Degustazioni, incontri, consulenza, formazione, servizi digitali: Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., inaugura il 2023 aprendo una finestra sul futuro del fuoricasa a Hospitality, la più completa fiera italiana B2B dedicata al settore dell’ospitalità e della ristorazione, in programma dal 6 al 9 febbraio 2023 presso il Quartiere Fieristico di Riva del Garda.

    Partesa sarà presente con due stand, uno dedicato alla birra e uno al vino, due protagonisti assoluti del suo portfolio di oltre 8.000 referenze di qualità (birra, vino e spirits in primis, ma anche acqua, soft drink e snack), variegato e in continua evoluzione per intercettare sempre nuovi gusti, tendenze e abitudini di consumo fuoricasa.

    BIRRA. Riflettori puntati sulla birra allo stand C3 – F01, dotato di un impianto con 18 spine, frigovetrine con le referenze del Gruppo, insieme a un cellar e il Blade firmato Partesa.

    All’assaggio specialità da tutto il mondo (dalla siciliana Messina Cristalli di Sale alle californiane di Lagunitas), le ultime novità, come Heineken Silver, e un’anteprima 2023: Ichnusa Ambra Limpida (5% alc. vol.), lager dal gusto fresco, aroma intenso e una nota di morbidezza data dall’aggiunta di riso coltivato in Sardegna, che, lanciata a fine dicembre solo alla spina nei locali sardi, nelle prossime settimane sbarcherà nel “Continente” anche in bottiglia.

    Non solo, Partesa organizzerà ben sei degustazioni (due al giorno, alle 12.00 e alle 16.00) guidate dai mastri birrai e dagli esperti Partesa, per scoprire storia, caratteristiche, abbinamenti e consigli per un servizio sempre perfetto:

    si inizia lunedì 6 con Ichnusa Ambra Limpida, martedì 7 sarà la volta delle referenze del birrificio brianzolo Hibu, che ha saputo distinguersi per qualità, creatività e una buona dose ironia che anima anche i personaggi che popolano le sue etichette, mentre mercoledì 8 riflettori puntati su Beavertown, il birrificio londinese dallo spirito rock fondato da Logan Plant, figlio del leggendario frontman dei Led Zeppelin.

    VINO

    Anche lo stand dedicato al vino (C3 – F04) propone un vero e proprio viaggio in assaggi tra le eccellenze delle cantine italiane ed europee partner di Partesa, tutte da gustare e condividere sui social, dove Partesa per il Vino è recentemente sbarcata con la nuova pagina Instagram Partesa For Wine. Un focus particolare sarà dedicato al Veneto: ogni pomeriggio, dalle 12.00 alle 16.00, lo stand di Partesa accoglierà infatti i patron di tre diverse cantine del territorio, che stapperanno bottiglie speciali mentre raccontano le loro storie, terre e produzioni.

    Si inizia il 6 con Roeno, storica azienda agricola fondata da Rolando Fugatti negli Anni Sessanta, quindi il 7 con Gorgo, che con il suo stile moderno, eclettico e versatile ha conquistato i palati di Italia, Europa e Stati Uniti, e infine l’8 con Ca’ Rugate, che attraverso quattro generazioni ha firmato un secolo di storia del Vino in Italia.

    Non solo: in programma, presso la Sala Convegni, anche tre masterclass curate da Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa, che offrirà uno sguardo privilegiato sui vini Bianchi (lunedì 6 alle 11.00), sulle Bollicine (lunedì 6 alle 15.00) e sui Rossi (martedì 7 alle 11.00).

    Ichnusa Ambra Limpida della Gamma Partesa, foto da comunicato stampa
    Ichnusa Ambra Limpida della Gamma Partesa, foto da comunicato stampa

    FORMAZIONE & INNOVAZIONE

    Ma non solo degustazioni. Perché, oltre all’ampio portfolio, l’elevata efficienza logistica e la consulenza personalizzata, a distinguere Partesa sono la sua attenzione alla formazione continua e la sua attitudine all’innovazione che i visitatori di Hospitality potranno scoprire e approfondire nei due corner dedicati.

    Il primo ospita Università della Birra, l’innovativo hub di formazione professionale promosso da HEINEKEN Italia, che offre ai dipendenti del Gruppo e ai professionisti del fuoricasa un ricco programma di corsi (in aula e online) per approfondire la cultura di prodotto e per costruire e consolidare le proprie competenze in ambito commerciale, manageriale e digitale.

    Il secondo corner è invece dedicato a Partesa per Te, la piattaforma digitale, disponibile come app per smartphone e tablet, frutto dei costanti investimenti di Partesa in una digitalizzazione al servizio delle persone, che rende più veloci ed efficienti le operazioni di routine e permette di dedicare più tempo di qualità e risorse allo sviluppo della propria attività.

    Tramite l’app Partesa per Te, infatti, i gestori dei locali possono in ogni momento consultare il catalogo prodotti, valutare offerte mensili e promozioni dedicate, fare ordini in pochi click (anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale), consultare e gestire i documenti amministrativi, e, in caso di necessità, contattare il servizio di assistenza via chat, dove a rispondere non è una chatbot, ma il team Sales Support, appositamente formato per fornire un supporto rapido, diretto e personalizzato.

    Massimo Reggiani, AD di Partesa, foto da comunicato stampa
    Massimo Reggiani, AD di Partesa, foto da comunicato stampa

    «Nonostante le criticità degli ultimi mesi, il settore Ho.Re.Ca. inizia il 2023 con una forte volontà di ricominciare a crescere. Il contesto è indubbiamente sfidante e, mai come prima d’ora, richiede ai gestori dei locali di comprendere il nuovo pubblico di consumatori, intercettandone gusti e abitudini, e di confrontarsi con le nuove frontiere aperte dal digitale – spiega Massimo Reggiani, AD di Partesa.

    Un compito difficile, nel quale vogliamo affiancare i professionisti del fuoricasa non solo come distributore, con un ampio portfolio di referenze e un servizio logistico capillare ed efficiente, ma anche e soprattutto come partner, offrendo consulenza personalizzata, formazione continua, servizi e tecnologie innovative. In poche parole: tutti gli strumenti necessari per costruire, insieme, attività più solide e un futuro di crescita».

    Beavertown Gammay Ray di partesa, foto da comunicato stampa
    Beavertown Gammay Ray di partesa, foto da comunicato stampa

    PARTESA è una società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca.
    Attiva da 34 anni, oggi opera in 13 regioni con 40 depositi, impiega circa 1.000 persone e conta oltre 42.000 clienti, a cui offre un ampio portfolio di prodotti di qualità (oltre 8.000 referenze nell’ambito della birra, del vino, degli spirits, delle bevande analcoliche e del food), nonché efficienza logistica, servizi personalizzati, formazione, consulenza mirata e innovativi strumenti digitali per supportare i professionisti del fuoricasa a rafforzare e sviluppare il proprio business.

    Partesa è parte del Gruppo HEINEKEN Italia.

    Da comunicato stampa


    Sito Azienda: https://www.partesa.it/

    Sito ufficio stampa: https://www.fruitecom.it/

    Partners redazione: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/