Cascina Boschetti vissuta di sensi al Vinitaly 2023
Cascina Boschetti, la degustazione di 3 prodotti rappresentativi
Di Marco Germani
Il territorio di Barolo, nel cuore delle Langhe rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo, da queste colline nasce uno dei vini più famosi mai prodotti, icona della viticoltura italiana di qualità.
C’è una collina, che sovrasta i tetti di Barolo e le mura del castello dei Marchesi Falletti, dove gli ordinati filari di nebbiolo sembrano disegnati da un pittore, la collina Boschetti.
Cascina Boschetti nasce sulla sommità di questa collina, dall’azienda si gode di una vista mozzafiato a 360°, sulle colline di Langa e sui numerosi castelli che le costellano.
Sergio Gomba
Quando parliamo di Cascina Boschetti parliamo di Sergio Gomba. E’ lui l’uomo che ha firmato la rinascita dell’azienda, una vita passata a coltivare un sogno. Tenace e capace, Sergio Gomba ha trasformato una casa e le sue vigne in una tenuta maestosa con una vista mozzafiato.
“Il lavoro non mi ha mai spaventato, anche adesso che ho una certa età” dice senza enfasi, quest’uomo di poche parole. Per capire che non mente, basta guardargli le mani.
La Cantina
Cascina Boschetti, nasce nel 1977, i vigneti attorno alla cantina appartengono da anni alla famiglia Gomba. Nel 1991 l’acquisto della cascina e successivamente di altre vigne nel Roero.
“Ci piace dire che le uve sono tutte nostre, raccolte a mano, selezionate a mano. La vendemmia è un momento importantissimo per tutti noi, di lavoro ma anche di festa, di riunione della famiglia e degli amici”.
“I nostri 30 ettari si dividono tra Langhe e Roero, garantendo il meglio delle nostre uve, delle nostre viti e dei nostri terroir, per ottenere un vino unico, ogni anno diverso, ma sempre ineguagliabile”
Oggi la produzione si attesta intorno alle 300 mila bottiglie, di cui 160 mila di Barolo.
“La vigna parla: bisogna saperla ascoltare”.
Grande cura quindi per tutte le lavorazioni del vigneto: dagli umori di terreno e viti fino all’ecosistema in cui sono inseriti.
Sergio custodisce non solo i suoi filari, ma anche dei boschi attorno alla tenuta. Qui vivono animali e alberi che contribuiscono a mantenere un equilibrio importante per il vigneto.
Nasce anche il tartufo bianco d’Alba. Una curiosità: il nuovo vigneto a Scaparoni, tra Alba e Piobesi d’Alba, è stato piantato sopra la “grotta dei pipistrelli”, una vecchia cava di gesso dismessa che ora è un rifugio per centinaia di pipistrelli.
Nebbiolo d’Alba DOC 2021
Luminoso rubino scarico. Olfattivo deciso declinato su mora, ribes, e fragolina di bosco in maturazione, rosa canina e viola fresche. In bocca domina la freschezza, in coerenza con una beva non troppo impegnativa. Il tannino, ancora deciso, porta ad un medio finale su scie di frutti di bosco maturi.
Barbera d’Alba DOC 2021
Rubino carico con screzi purpurei. Al naso si presenta piacevolmente variegato, passando da un fruttato maturo di ciliegia, amarena e mirtillo ad un floreale in appassimento di viola, rosa e peonia. Eleganti tocchi di pepe bianco, sottobosco e legno di rovere ne completano il profilo. In bocca è morbido, pieno, con tannini ben dosati e media persistenza su note di ciliegia succosa.
Barolo DOCG del Comune di Barolo 2019
Rubino vivace con sfumatura granata, sfoggia un olfattivo declinato al frutto sottospirito. Mora, ribes, ciliegia, lampone e fragolina di bosco sono seguiti da freschi fiori di viola e rosa. Completano il profilo piacevoli rimandi di pepe, noce moscata, liquirizia, vaniglia, smalto. Di ottima struttura, fine, dal tannino ben dosato e la fresca e dinamica evoluzione. Molto gradevole la lunga chiusura su rimandi di liquirizia e polvere di caffè.
Sito cantina: https://www.gombaboschetti.it/
Blog autore: https://www.tuscanysommelier.com/
Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/