TENUTA MAZZOLINO, AL VIA UN INTENSO TOUR NAZIONALE E INTERNAZIONALE TRA FIERE E APPUNTAMENTI DI SETTORE
Redazione
Si è partiti con la Slow Wine Fair di Bologna e si prosegue con lo Slow Wine Tour negli Stati Uniti, in mezzo una puntata a Londra, al Mondial Wine Annual Tasting.
A seguire il Prowein di Düsseldorf e il Vinitaly a Verona.
Un inizio anno davvero intenso per la Tenuta di Corvino San Quirico, dolcemente adagiata sulle colline, in quel territorio attraversato dal quarantaduesimo parallelo che è l’Oltrepò Pavese di cui se ne fa eccellente interprete enoica e portabandiera in Italia e nel mondo.
“Siamo una piccola e virtuosa realtà vitivinicola”, racconta Francesca Seralvo, terza generazione, dal 2015 alla guida della cantina, fondata dal nonno nel 1980. “Poche referenze per la nostra zona, poche bottiglie ma un’idea ben chiara di come lavorare in vigna e in cantina: nel massimo rispetto della natura, e dei suoi tempi, un approccio biologico con grande attenzione alla terra e alla sue caratteristiche, complice il nostro enologo – Stefano Malchiodi – appassionato di carotaggi e di analisi della terreno”.
Così la Tenuta ha inaugurato il 2023 con una fitta agenda di appuntamenti dedicati al mondo del vino per esportare e raccontare la propria filosofia attraverso l’assaggio dei suoi vini. Ha iniziato il suo tour con la partecipazione alla Slow Wine Fair di Bologna a fine di febbraio.
“Il 6 marzo saremo invece a San Francisco per la prima tappa dello Slow Wine Tour Usa”, continua Francesca. “Gli Stati Uniti si confermano un mercato di riferimento, in crescita e sempre più maturo. Il contesto Slow Wine ci porta a confrontarci proprio con quel target di clienti e di consumatori che piacciono a noi: ovvero interessati a piccole aziende biologiche con filiera corta. In queste manifestazioni ci troviamo con colleghi come noi a parlare a un pubblico realmente interessato”.
La cantina dell’Oltrepò Pavese, con la sua filosofia di produzione ha conquistato dunque il pubblico internazionale grazie alla sua sostenibilità ambientale e alla qualità delle materie prime.
“Inoltre, ci facciamo portavoce sui mercati internazionali di un territorio – l’Oltrepò Pavese – sempre più vocato al Pinot Noir”, aggiunge Francesca. “In questi anni – inoltre – sta crescendo anche l’interesse del pubblico straniero verso la bollicina dell’Oltrepò, il nostro metodo classico, quando prima sui mercati esteri si conoscevano solo lo Champagne e il Prosecco”.
Tenuta Mazzolino è pronta a farsi conoscere in tutto il mondo, con il suo stile unico e la sua attenzione alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Non perdete l’occasione di assaggiare i loro vini durante il loro tour mondiale. San Francisco, Seattle, Londra, Dallas, Miami, New York, Düsseldorf e poi, per chiudere il cerchio, Verona con il Vinitaly!
Da comunicato stampa
Approfondimenti sulla Tenuta Mazzolino
La Tenuta Mazzolino è un’azienda vinicola situata nell’Oltrepò Pavese, in Lombardia, Italia. L’azienda produce vini di alta qualità, tra cui Pinot Nero, Barbera, Moscato, Chardonnay e altri ancora.
Si trova a pochi chilometri dal centro di Canneto Pavese, immersa in un paesaggio di colline e vigneti. L’azienda ha una storia che risale al 1700 e la tenuta comprende una villa storica, una cantina e un’area degustazione.
La cantina è stata recentemente ristrutturata e modernizzata, ma ha mantenuto la tradizione nella lavorazione delle uve. La Tenuta Mazzolino produce vini di alta qualità, che hanno vinto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
L’azienda offre visite guidate alla cantina e degustazioni di vini, che sono prenotabili online o tramite telefono. Inoltre, la Tenuta Mazzolino organizza eventi e manifestazioni durante tutto l’anno, tra cui cene a tema, concerti e molto altro ancora.
Ci puoi trovare dal 19 al 21 Marzo allo stand A71 nella Hall 16, la Regina Bianca di Toscana e i suoi Paladini ti aspettano al ProWein 2023!
Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano sarà presente alla prestigiosa fiera del vino di Düsseldorf che si terrà dal 19 al 21 Marzo.
Nelle giornate di lunedì 20 e martedì 21, il Master of Wine Markus Del Monego ed il giornalista Othmar Kiem terranno delle interessanti degustazioni durante le quali saranno approfonditi alcuni degli aspetti più affascinanti di questo vino eccellenza della Toscana.
Nel corso di tutto l’evento potrai visitare il banco consortile allo stand A71 nella Hall 16 e scoprire tutti i sapori della Vernaccia di San Gimignano. Inoltre, potrai incontrare alcuni produttori che sapranno svelarti tutte le qualità della nostra amata Regina!
Gli eventi in programma
Lunedì 20 Marzo
Ore 11:00
Presso la Hall 13 – F80
Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva
Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal Master of Wine Markus Del Monego
Ecco le etichette selezionate:
Per iscriverti visita il nostro sito: https://vernaccia.it/
Martedì 21 Marzo
Ore 11:00
Presso la Hall 13 – F80
Der Vernaccia di San Gimignano DOCG: ein toskanischer Weißwein mit Alterungspotenzial
Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano guidata dal giornalista Otham Kiem
Ecco le etichette selezionate:
Rouge e la perfezione dell’intrigo cioccolatoso, quando il cacao è una passione profonda
Di Carol Agostini
Crema spalmabile al cacao senza additivi e senza conservanti; proprio per questo la crema spalmabile al cioccolato fondente si conserva in frigo e va consumata entro una settimana, è talmente veloce da preparare, che si può fare al bisogno…Ottima per farcire torte, crostate o da spalmare su una bella fettona di pane.
Ingredienti per un vasetto di crema spalmabile al cioccolato fondente da 200 grammi circa
25 grammi nocciole spellate e tostate*
50 grammi zucchero a velo o semolato
50 grammi cioccolato fondente a pezzetti se non avete masse pure di criollo 100 %
50 grammi latte intero
30 grammi burro
*Io le compro già tostate; se invece non lo sono, potete tostarle su fuoco basso in una pentola antiaderente per qualche minuto, rigirandole spesso.
Procedimento
Con un robot o un frullatore ad immersione tipo minipimer, tritare le nocciole fino a polverizzarle (bastano circa 30 secondi); aggiungere lo zucchero e il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli e tritare ( con una spatola togliere il trito rimasto a pezzetti sulle pareti e riunirlo sul fondo e tritare ancora fino ad ottenere un composto cremoso).
Su fuoco basso, sciogliere latte e burro, aggiungere il mix di nocciole, zucchero e cioccolato e mescolare energicamente e di continuo fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere una crema spalmabile al cioccolato fondente omogenea.
Mettere in un vasetto e chiudere con un tappo ermetico, riporre in frigo per lasciarla rassodare…
Quando la crema spalmabile al cioccolato fondente ha raggiunto la consistenza desiderata, potete usarla ( io l’ho lasciata un’oretta prima di utilizzarla).
Il percorso enogastronomico “Brunello a Palazzo” si è svolto venerdì 9 dicembre nella storica e prestigiosa cornice di Palazzo Caetani a Fondi ed è stato organizzato da Associazione Decant, in collaborazione con EnoClub Siena.
Hanno partecipato 29 cantine:
Argiano, Carpineto, Casa Raia, Col D’Orcia, Corte dei venti, Fattoi, Il Marroneto, L’aietta, La Casaccia di Franceschi, Le Chiuse, Le Ragnaie, Paradiso di Cacuci, Pietroso, Piombaia, Poggio Lucina, San Felice, Sanlorenzo, San Polo, Sassodisole, Sesti, Tenuta Buontempo, Tenuta Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Tricerchi, Vasco Sassetti, Villa i Cipressi, Villa Poggio Salvi. Erano presenti 5 produttori.
In degustazione c’era anche un gin prodotto nel territorio Fondano, il Varani Gin.
Per la gastronomia c’erano 14 stand:
BELU Restaurant, Caseificio L’Angolo della Mozzarella, CO.CO Cookery Cocktail, Come una volta – Salumeria Alcolica, Da Fausto Eventi, Forneria Macchiusi di Vallemarina, Gregorio De Gregoris, Laghetto Living, Lo.Go., Norcineria Petrillo, Red’s Cibarie e Miscele, Ristorante Essenza, Ristorante Lo Stuzzichino, Ristorante Riso Amaro.
Durante la serata il dott. Santiago Marone Cinzano ha guidato una verticale di “Brunello Poggio al Vento, riserva Col D’Orcia” e Davide Bonucci, presidente di EnoClub Siena, ha tenuto una Masterclass sul “Brunello Riserva”.
In apertura di evento, c’è stato un intervento dell’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati che ha illustrato il progetto Made in Lazio che vede coinvolta l’Associazione Decant con gli eventi “Brunello a Palazzo”, “Franciacorta in Villa” e “Decant sotto le stelle – Vino e Territorio” .
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Fondi, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dal MOF.
Qual è il trend di mercato dell’enoturismo? I dati presentati in anteprima in un webinar gratuito
Redazione
Cantine.wine leader in Italia nella vendita di esperienze in cantina online, Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 ha organizzato un webinar gratuito nel corso del quale renderà pubblici in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023. Un appuntamento rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.
L’enoturismo in Italia è in grande salute e segna numeri positivi, i dati ci raccontano che in vacanza sei italiani su dieci scelgono di visitare cantine, agriturismo piuttosto che frantoi. In grande ascesa anche l’enoturismo di prossimità, che avvicina tutti coloro che vogliono entrare in contatto con la natura, oltre che alla possibilità di gustare piatti tipici locali e vivere qualche giorno all’insegna del relax e del benessere.
Ma le cantine sono attrezzate per accogliere un turismo in crescita e sempre più esigente? Hanno gli strumenti per promuovere correttamente ed in modo efficace i propri servizi? Conoscono i trend di mercato e cosa chiede la domanda?
Per fare enoturismo oggi non basta più aprire le cantine a tutti, ma occorre conoscere e gestire molti aspetti dell’esperienza che oggi un enoturista richiede, piuttosto che proporre e favorire una serie di attività che, combinate tra di loro, ottimizzano gli sforzi dell’azienda stessa.
Alessandro Bellosi, CEO di Cantine.wine, Davide Valin founder di XeniaPro e Marco Minghini, consulente marketing per il mondo dell’enoturismo. sono i tre esperti che Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00 condurranno un webinar gratuito rivolto alle aziende vitivinicole italiane che desiderano migliorare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite di vino dirette.
Momento importante della videoconferenza sarà quando verranno presentati in anteprima, i dati e trend di mercato del 2022 e le tendenze per il prossimo 2023 raccolti ed elaborati da Cantine.wine, ospite speciale dell’incontro Silvano Brescianini, CEO Barone Pizzini.
Quali saranno gli argomenti di formazione trattati durante il webinar?
“Sonderemo l’evoluzione della figura dell’enoturista e della customer journey, verranno affrontati temi legati alla best practices e di come una cantina dovrebbe promuoversi online.” – dichiarano gli organizzatori – “Parleremo di Wine Club e di Brand Indentity, strumenti oggi fondamentali per valorizzare il proprio vino e le esperienze in cantina.
Molto importante anche il tema dello storytelling e poi vedremo i dati in anteprima del 2022 e i risultati di vendita del vino derivanti dalle esperienze in cantina vendute da Cantine.wine. Infine ci soffermeremo sulle tendenze e i trend emersi da questi ultimi dati per la stagione in arrivo.”
La piattaforma Cantine.wine
Cantine.wine è una piattaforma online che permette di prenotare le più belle esperienze nelle cantine Italiane dando la possibilità di viverle insieme a coloro che producono i loro vini. Tra i leader in Italia il portale web conta più di 300 cantine aderenti, 20.000 visite e utenti al mese, 30.000 utenti registrati per un totale di 21.000 esperienze vendute.
Progettato e realizzato per aiutare le cantine a migliorare l’esperienza d’acquisto online e facilitare la gestione dell’ospitalità, cantine.wine offre servizi di booking e vendita dei vini in modo innovativo, con buoni regali, offerte e wine box.
Uno sguardo ai relatori e ospiti del webinar sull’enoturismo
Alessandro Bellosi – CEO cantine.wine
Ideatore e fondatore del portale di riferimento per il mondo dell’enoturismo, ho deciso di investire le mie energie nella mia passione: l’accoglienza in cantina.
Cantine.wine è online dal 2017 e ad oggi siamo il primo portale dedicato alle visite in cantina con più di 300 cantine aderenti. Siamo uno staff di professionisti specializzati nel settore enogastronomico, attenti alle esigenze degli appassionati di vino: ogni cantina sul nostro portale è stata personalmente visitata al fine di garantire un servizio d’eccellenza.
Silvano Brescianini – CEO Barone Pizzini
Dal 2019 è presidente del Consorzio Franciacorta. Nato ad Erbusco, nel cuore della Franciacorta, è cresciuto nella fattoria del nonno, che produceva vino molto prima che quel territorio diventasse famoso per i suoi “metodo classico”.
Dopo gli studi di sommelier e gestione alberghiera, e dopo le prime esperienze nella ristorazione, è entrato a far parte del team dell’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano, uno dei primi ristoranti coronati dalle tre stelle Michelin, dove si è appassionato al mondo dei grandi vini.
Successivamente al San Domenico di Imola, con cui ha partecipato all’apertura a New York nel 1988, poi l’ingresso nel 1993 nell’Azienda vinicola Barone Pizzini, per coordinare l’apertura del ristorante della tenuta. Dal 1994 ha ricoperto i ruoli di direttore di produzione, amministratore delegato e, oggi, di CEO.
Davide Valin – Consulente marketing per gli operatori Turistici, founder di XeniaPro
Appassionato e attivo nel settore turistico da 20 anni ora con Xeniapro supporto le aziende del settore nel processo di ideazione, gestione e coordinamento di un piano di Comunicazione e Marketing Digitali.
La nostra missione: aiutiamo gli operatori turistici a catturare e trasformare chi pianifica un viaggio online in cliente, utilizzando strategie di Inbound Marketing dove tutti i servizi sono coordinati tra loro in linea con il ciclo di acquisto del cliente.
Marco Minghini – Consulente di digital marketing & comunicazione per il mondo dell’ospitalità | Assaggiatore ONAV
Da 10 anni lavoro nel settore del marketing e negli ultimi 6 mi sono specializzato nell’accoglienza turistica ed enoturismo. Aiuto le aziende a comunicare i propri valori al giusto pubblico di riferimento e a vendere i propri prodotti a chi è disposto a pagare di più. Supporto le realtà a realizzare percorsi di accoglienza in cantina e ospitalità. Sono assaggiatore di vino ONAV e giro per il mondo andando a visitare le cantine di vino.
Il webinar si svolgerà Giovedì 16 Marzo dalle ore 16.00, sarà possibile registrarsi e partecipare gratuitamente attraverso questo link: https://tinyurl.com/463h2zjd
Sono tredici le cantine premiate nel corso del contest WineCup 2023 organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv in collaborazione con Thewinelinker.it.
Il Chianti Classico, la Vernaccia di San Gimignano ed il Morellino di Scansano sono i tre consorzi di tutela che hanno aderito alla prima edizione del contest.
E’ giunta al termine la prima edizione del contest WineCup organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv e da Thewinelinker.it, le 13 cantine vincitrici sono state premiate al termine dell’ultima edizione di Anteprime di Toscana.
Tre i consorzi di tutela coinvolti, il Chianti Classico con la tipologia Gran Selezione 2019, la Vernaccia di San Gimignano con la Riserva 2019 ed il Morellino di Scansano con le versioni annata e riserva 2019. Per ogni tipologia di vino è previsto un vincitore assoluto e tre menzioni speciali: miglior vino rapporto qualità prezzo, migliore etichetta grafica, miglior vino gastronomico.
Ogni vino è stato sottoposto a una degustazione alla cieca, seguendo un metodo di valutazione legato alla consistenza, integrità, equilibrio e tipicità del campione stesso, la valutazione dei vini presentati è quindi orientata sulle qualità organolettiche.
Ecco i vincitori della WineCup edizione 2023:
Chianti Classico Gran Selezione 2019
Vincitore assoluto: Castello di Meleto – 97 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Terreno, A Sofia – 96 punti
Migliore etichetta grafica: Podere Castellinuzza, Vecchie Vigne – 94 punti
Miglior vino gastronomico: Riecine – 96 punti
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
Vincitore assoluto: Palagetto 95 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Guicciardini Strozzi 95 punti
Miglior vino gastronomico: Fornacelle, Fiora 94 punti
Migliore etichetta grafica: Il Palagione, Lyra 93 punti
Migliore etichetta grafica: Teruzzi, Sant’Elena 93 punti
Morellino di Scansano annata e riserva 2019
Vincitore assoluto: La Selva, Colli dell’Uccellina 94 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Bruni, Laire con 92 punti
Miglior vino gastronomico: Conte Guicciardini, Massi di Mandorlaia 91 punti
Migliore etichetta grafica: Mantellassi 91 punti
“Si tratta di un percorso che punta a valorizzare l’attività delle aziende vitivinicole del nostro territorio” – dichiarano Milko Chilleri e Sara Cintelli, organizzatori del contest – “per noi è stata una grande soddisfazione poterci confrontare con realtà e prodotti che si caratterizzano per clima, territorio e tecniche produttive.
Dagli assaggi è emersa ancora una volta, un’eccellenza sempre più elevata con grandi diversità di vitigni che si traducono nel bicchiere in vini dai sapori unici. Le schede produttori della WineCup come per la Guida Vini sono consultabili gratuitamente sul sito RossoRubino.tv, due strumenti che permettono di leggere e approfondire le caratteristiche organolettiche di un vino in modo semplice e chiaro.”
Tutti i risultati sono fruibili attraverso questi link:
Chianti Classico Gran Selezione 2019
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
Morellino di Scansano annata e riserva 2019
gli organizzatori stanno già lavorando all’edizione 2024, che coinvolgerà anche altre importanti denominazioni italiane
Cantina Morichelli 2023, un omaggio al passato e uno sguardo al futuro: le sfide di una piccola azienda in crescita.
Di Ilaria Castagna e Cristina Santini
Partners in Wine
In una giornata tersa piena di vento, noi Partners in Wine, abbiamo visitato la Cantina Morichelli, dei fratelli Matteo e Pietro, a Trevignano Romano, località Monte Cardeto, nel cuore della Tuscia romana. Un antico borgo medievale situato sulle rive del lago di Bracciano e costruito su una rupe di lava leucitica all’estremità del cratere di un antico vulcano.
Per raggiungere i vigneti, abbiamo percorso una bellissima strada immersa nel verde, la strada del vino delle Terre Etrusco Romane che corre lungo le sponde del lago, attraversa il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, una riserva naturale protetta del Lazio, e giunge fino a Cerveteri e Tolfa. Luogo a lungo vissuto dagli Etruschi e dai Romani che vi costruirono molte ville, alcune ora sott’acqua.
Incontriamo Matteo, un ragazzo genuino e gentile, in uno dei suoi fazzoletti vitati e rimaniamo per un istante a contemplare questo piccolo angolo di paradiso, rapite dalla bellezza della vigna a riposo in questo periodo.
Dormiente ma allo stesso tempo così viva. Mentre camminiamo tra i filari, Matteo ci racconta con entusiasmo la sua storia:
“Abbiamo quattro ettari di vigneto di cui uno in affitto, tutte le nostre colline si affacciano sul Lago di Bracciano, di origine vulcanica, ed alcune delle nostre vigne hanno tra i 20 e i 25 anni di età impiantate dai miei nonni molti anni fa. Quella che vediamo qui ne ha nove ed è la più giovane e molto vigorosa.
Sono circa 1,5 ettari a 270 metri di altitudine coltivati metà a Violone e metà a Vermentino; abbiamo deciso di tenere divisa la parte bassa per il rosso e quella alta per il bianco perché tra le due colline il terreno cambia tantissimo. In discesa è più argilloso e vulcanico quindi con una terra che drena tanto l’acqua, nel bene e nel male, fino ad arrivare ad un terreno quasi sabbioso. Questa è una zona molto ventosa, tutto l’anno, e questo ci consente di lavorare in biologico perché fa molto bene alle piante e, al contrario di quanto si possa pensare, qui c’è pochissima umidità”.
Notiamo come in questa vigna giovane la vigoria e il fusto delle piante cambi in così pochi metri e nonostante la sua tenera età abbia un diametro piuttosto grande in alcuni punti probabilmente per merito del terreno più ricco di minerali.
I vigneti sono dislocati su tre colline, più o meno distanti un chilometro l’una dall’altra, caratterizzate tutte da suoli vulcanici e dove sono coltivati Violone, Sangiovese, Incrocio Manzoni, Vermentino e Syrah. L’anno prossimo verrà impiantata la Malvasia Puntinata al posto di una parte improduttiva dell’Incrocio Manzoni e acquistato un fazzoletto limitrofo sul quale verrà messo a dimora un altro vitigno a bacca rossa.
Pochissimi i trattamenti impiegati, perlopiù rame, zolfo e un prodotto a base di tannino di castagno, il quale è molto funzionale contro peronospora e oidio. Una piccola curiosità ci viene raccontata sulle concimazioni che avvengono solo con il letame delle pecore del vicino.
I Fratelli Morichelli lavorano insieme in vigna e si avvalgono della collaborazione di Roberto Muccifuori, agronomo e enologo di Orvieto. Certificati biologici, si occupano di tutte le fasi, dalle lavorazioni in campo alla cantina, fino alla vendita. È per questo che dal 2019, l’Azienda è entrata a far parte della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) e da quest’anno, grazie al suo impegno, Matteo ha assunto la carica di Vice Delegato del Lazio.
Matteo continua:“L’azienda è nata ufficialmente nel 2017, la nostra prima vendemmia è stata quindi nel 2018. La mia famiglia è da sempre stata in vigna. Papà la maggior parte dell’uva la vendeva ai privati o alla Cantina Sociale di Cerveteri e una piccola parte provava a vinificarla; quando ha iniziato a vedere dei risultati positivi, ha lasciato le redini a noi figli. È rimasto ad aiutarci nel punto vendita che abbiamo proprio sul lago dove vendiamo anche il vino sfuso.”
Le lavorazioni in vigna
Il Montepulciano, localmente chiamato Violone, è un’uva unica, da sempre coltivata da queste parti. Ha trovato il suo habitat naturale su queste colline lagunari accarezzate da un clima caldo e ventilato. Per le potature, si lascia il ramo più lungo, soprattutto per questa varietà, perché tende a spezzarsi facilmente quando si va in legatura e poi si scorcia.
Rappresenta un doppio lavoro ma fondamentale. Si esegue una potatura molto ramificata, rasando i rami superiori e non in basso e alternando la lavorazione dei filari di anno in anno. Si raccoglie alle prime ore del mattino, si porta in cantina dove l’uva viene pigiata e pressata. Quest’anno la vendemmia è partita i primi di agosto con la raccolta dell’Incrocio Manzoni, a seguire quella del Vermentino a fine agosto e infine dai primi di settembre fino ad Ottobre con le uve a bacca rossa.
Apprezziamo tantissimo il rispetto che questa Azienda ha nei confronti del territorio, dalle lavorazioni manuali in vigna e nella raccolta delle uve fino all’imbottigliamento, non da meno la scelta di utilizzare i tappi Nomacorc, un polimero della canna da zucchero completamente riciclabile e le etichette in fibra di cotone.
Nella botte piccola c’è il vino buono
La loro piccola ma funzionale cantina si trova interrata sotto il vigneto e nel passato era la capanna del nonno che poi è stata ristrutturata e adibita alla vinificazione. C’è tutto l’essenziale: la pressa, la pigiatrice, due tonneau e per finire quattro piccole barrique di rovere francese in un angolo, dove affina il Violone.
Matteo afferma:“Devo dire che io non amo molto il legno ma ammetto che per un vitigno come il Violone è fondamentale altrimenti non sprigionerebbe quei sentori unici che ha. Mentre in acciaio affina il Vermentino, l’Incrocio Manzoni e il blend rosso inizialmente nato da Violone e Syrah, sostituito quest’ultimo con il Sangiovese. Per quanto riguarda il nostro Spumante Metodo Classico è Violone in purezza, vinificato in bianco. Quest’anno ne abbiamo prodotte 850 bottiglie con un affinamento di 12 mesi sui lieviti ma arriverà nei prossimi anni a 24 mesi. In totale produciamo quasi 10.000 bottiglie l’anno”.
Dopo aver passeggiato tra le vigne e visitato la cantina, riprendiamo le macchine per dirigerci verso il punto vendita situato nel borgo a due passi dalla riva del Lago di Bracciano, oggi un po’ burrascoso ma pur sempre affascinante.
Appena arrivate al locale ci piace molto curiosare tra le foto di famiglia e dei vigneti che troviamo appese sulle pareti e che ci confermano ancora una volta la passione per questo “mestiere” e la tradizione vitivinicola familiare tramandata alle generazioni.
Degustazione vini cantina Morichelli
Si parte con la degustazione iniziando dal Cardo 2021 Igt – Dal nome della zona Monte Cardeto ricca di cardi, questo Vermentino in purezza segue il processo di pigiatura, pressatura, chiarifica statica per 12 ore sulle fecce pesanti e fermentazione in acciaio per 7/10gg. Dopo la fermentazione riposa circa nove mesi sulle fecce fini prima della bottiglia.
Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, all’olfatto domina la sua parte minerale preponderante per poi gradualmente aprirsi su sentori di frutta bianca fresca, di macchia mediterranea, uniti a sbuffi balsamici e fiori di camomilla che ricordano i prati in fiore.
Al sorso mostra tutta la sua gioventù (imbottigliato da circa tre mesi), la sua nervatura e sorprende per acidità e sapidità. Un vino molto piacevole che arriva lungo nella sua complessità.
Ci piacerebbe assaggiarlo nuovamente tra qualche mese.
ANTHEiOS 2020 Igt Incrocio Manzoni in purezza da vigne di 24 anni di età, stessa vinificazione del Cardo.
Il nome deriva dalla parola greca Antheios che significa floreale, com’è il vino e com’è la vigna, costeggiata da papaveri e fiori. Il Manzoni ha un grande difetto quello di fare pochissima uva.
A maggior ragione degustiamo questo gioiello lentamente apprezzando il suo colore giallo paglierino tendente al dorato, con una bella frutta gialla al naso come la pesca, fieno e leggere note ossidate di mandorla tostata.
Alla beva è avvolgente, rotondo, bilanciato da una bella sapidità e un finale persistente di canditi. Ha tempo davanti per esprimere la stoffa da vero campione.
FENICE 2020 Igt 50% Syrah e 50% Violone, dal 2022 Sangiovese e Violone.
Succoso e avvolgente nei suoi frutti rossi freschi, dalla ciliegia alla prugna, dove prevalgono più le sfumature ampie e fruttate del Violone rispetto alla speziatura del Syrah con lievi note di pepe nero in chiusura e un bel tannino morbido.
Apertura organolettica più netta e chiara dopo qualche minuto atteso nel calice.
Nato come Syrah in purezza, dopo l’incendio del 2019 che devastò più della metà delle piante, è stato sostituito dal Sangiovese.
VIOLO 2020 Igt.
Vino di punta dell’azienda che affina 12 mesi in barriques e tonneaux piccole da 350 litri di secondo passaggio.
Denso, dal colore impenetrabile e dalla speziatura dolce con richiami finali di cannella e pepe nero.
La beva, ampia e sostanziosa, termina con una perfetta maturazione del frutto rosso. Persistente e intenso con un’ottima freschezza e un tannino vellutato, mostra il grande potenziale del vitigno. Sembra non finire mai.
SABATAE: la leggenda narra che la città di Sabate fu distrutta da un’entità divina facendola sprofondare in fondo al Lago di Bracciano per vendetta nei confronti dei suoi abitanti, risparmiando solo una fanciulla che fuggì sul colle dove oggi sorge la Chiesa della Madonna del Riposo.
Dal punto di vista geologico, deriverebbe dal complesso vulcanico (quattro crateri) che poi crollando nel tempo ha formato una conca dalla quale si è generato il lago.
E’ un Violone in purezza vinificato in bianco, pas dosé che affina al momento dodici mesi sui lieviti.
Non viene pigiato e va diretto nel torchio a mano. Bellissimo colore rosa antico intenso, con un perlage fine ma non molto persistente.
Un metodo classico con un’ottima struttura di base, pieno e complesso, che evidenzia un tannino levigato e un finale sapido. Non ancora in perfetta armonia e bisognoso di tempo per esprimere le sue meravigliose qualità intrinseche. Un grande destriero.
E’ il secondo anno che esce sul mercato ed è ancora in fase sperimentale. Grande scommessa la bollicina per questa Cantina che, dopo vari esperimenti sul Vermentino, ha deciso di utilizzare il Violone per il metodo classico. I primi a farlo in questa zona e con questa varietà. Riposando ulteriori mesi sui lieviti, siamo convinte che raggiungerà la complessità e quel passo in più verso quella profondità che si acquisisce solo con il tempo.
Slow Wine Fair 2023: Focus su la Romagna e la sua Albana
Di Elsa Leandri
A fine febbraio si è svolta a BolognaFiera la seconda edizione dello Slow Wine Fair, manifestazione diretta da Slow Food alla quale hanno partecipato ben 750 cantine selezionate provenienti da tutte le regioni italiane e da ben 21 paesi internazionali.
Oltre ai numerosi banchi di assaggio sono state organizzate diverse Masterclass e incontri il cui argomento spaziava dal futuro enoico in termini di sostenibilità al rapporto vino-salute nell’ottica della revisione dell’Ocm.
Importante la rappresentanza della regione che ospita l’evento, l’Emilia-Romagna, con ben 65 produttori: Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ortrugno, Pignoletto e Lambruschi ne sono i vitigni maggiormente identificativi.
Non potevamo non tenere di conto di questa opportunità e di conseguenza il nostro Slow Wine Fair si è dedicato a un particolare vitigno romagnolo: l’Albana.
L’Albana e il suo territorio
L’Albana è un vitigno a bacca bianca, già conosciuto nell’antica Roma tanto da essere citato da Plinio il Vecchio e da Catone. La sua diffusione interessa principalmente i Colli che vanno dall’imolese al cesenate, nelle province di Bologna, Forlì/Cesena e Ravenna. Dopo continue affermazioni nei vari secoli viene insignito nel 1987 con lo status di Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, diventando così il primo vino bianco italiano con tale menzione.
In contemporanea a questa ascesa si assiste però anche al suo declino essendo visto come vitigno ad elevata produzione e associato a vino da mescita tale da sminuirne la sua notorietà. Ha attraversato quindi un periodo di oblio, visto come un vino da tutti i giorni, da pasto. Oggi stiamo assistendo finalmente al suo rinascimento grazie all’attività dei viticoltori che si approcciano a questo vitigno con una nuova consapevolezza e con una visione a ampio raggio cercando di darne un’interpretazione a 360 gradi.
In questo lembo di terra i terreni sono diversi: si passa infatti da zone sabbiose-argillose (basso faentino e imolese) a zone ricche di Spungone romagnolo (tra Forlimpopoli e Cesena) a zone costituite dalla Vena di Gesso (basso imolese e Brisighella).
Tale morfologia così differente unita alla maestria dei viticoltori permettono di ottenere dei vini la cui identità va ben oltre la classica rappresentazione di un’uva a bacca bianca. Cinque le tipologie previste da disciplinare in cui l’Albana deve essere presente min. al 95%: secco, amabile, dolce, passito e passito riserva.
La macerazione o meno sulle bucce, una vendemmia precoce o tardiva (talvolta con lo sviluppo della muffa nobile, Botrytis Cinerea), l’uso di materiali riduttivi come l’acciaio o porosi quali terracotta o anfora permettono di dar luce a vini da una parte con una bevibilità eccezionale e con sentori piuttosto floreali, dall’altra di regalare vini maggiormente fruttati con la tipica espressività dell’albicocca, strutturati e con una lieve tannicità.
Queste diverse interpretazioni spesso vengono proposte all’interno di una stessa cantina così da far percepire la versatilità di questo vitigno rosso mascherato di bianco.Ultimamente inoltre si assiste anche alla produzione di qualche Albana spumante che rientra nella denominazione Romagna doc Albana Spumante.
Le aziende che proponevano vinificazioni di Albana allo Slow Wine Fair erano veramente numerose. Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi.
(100% Albana)
Giallo paglierino fitto. Sentori floreali di tiglio e camomilla accompagnati da albicocca e pera con effluvi di erbette aromatiche. Il sorso è pieno con una marcata freschezza e sapidità. Si percepisce una lieve tannicità tipica del vitigno che caratterizza la beva. Lenta dissolvenza con richiami fruttati.
Vitalba 2022 di Tre Monti –Romagna Docg Albana Secco
(100% Albana)
Giallo dorato. Attraente dai sentori di albicocca disidratata e pot pourri, arricchite da echi balsamici e resinosi e da pepe bianco. Al sorso è pieno e avvolgente impreziosito da una lieve tannicità. Offre un lento epilogo con richiami agrumati.
Codronchio 2020 di Fattoria Monticino Rosso – Romagna Docg Albana Secco
( 100% Albana)
Giallo dorato e vivace. Impatto olfattivo avvolgente e suadente in cui albicocca, pesca e fiori gialli sono circondati da miele di zagara e da erbe officinali. In bocca si ha corrispondenza con quanto evidenziato al naso. Freschezza e sapidità vivacizzano l’impatto con un lungo finale di scorza di arancia.
Vino con un’elevato potenziale d’invecchiamento: la fortuna di aver degustato anche la 2016, in cui i sentori si spostano maggiormente su una frutta esotica pur mantenendo freschezza e sapidità, ci permette di affermarlo.
Trapunta 2020 di Giovanna Madonia – Romagna Docg Albana Secco Macerato
(100% Albana)
Giallo dorato vivace. Sentori tipicamente varietali: albicocca, pesca, ginestra, salvia e timo. Entrata in bocca avvolgente e appagante. Freschezza e una leggera tannicità dinamicizzano il sorso e lasciano il cavo orale con richiami di agrumi e di ananas.
Antiqua 2021 di Francesconi Paolo – Vino Bianco
(100% Albana)
Giallo dorato con riflessi ambrato. Ricordi di tarassaco, tiglio, pesca e albicocca quasi disidrata cosparsi da note speziate. Pieno l’impatto gustativo caratterizzato da moderata tannicità e da una suadente sapidità. Lungo finale con echi di frutta gialla.
Delyus 2022 di Marta Valpiani – Romagna Docg Albana Secco
(100% Albana)
Giallo paglierino fitto. Entrata floreale di fiori bianchi, lemongrass sorretta da frutta a polpa gialla e da delicate note agrumate. Vibrante e saporito, rende il sorso piacevole e immediato. Chiusura di lime.
IL CONSORZIO DEL VINO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO IN TRASFERTA A PROWEIN 2023
Redazione
Il Consorzio vino Vernaccia di San Gimignano parteciperà anche quest’anno dal 19 al 21 marzo a PROWEIN 2023 al padiglione 16 Stand A71, per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e la stampa di settore.
In assaggio 53 vini di 27 aziende consorziate.
Questo il programma delle masterclass a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili:
Lunedì 20 marzo – 11.00 hall 13 F80
Vernaccia di San Gimignano DOCG: Annata e Riserva
Conduce Markus Del Monego – Master of wine
Degustazione di 6 vini Vernaccia di San Gimignano
Modera Ulrich Kohlmann
Martedì 21 marzo – 11.00 hall 13 F80
Il vino Vernaccia di San Gimignano DOCG:
il bianco dalla lunga vita.
Conduce Othmar kiem
Degustazione di 6 vecchie annate di Vernaccia di San Gimignano
Modera Ulrich Kohlmann
Sol d’Oro 2023 è in programma a Veronafiere fino a domenica 26 febbraio
OLTRE 400 CAMPIONI DA 11 PAESI AL 21° SOL D’ORO NUOVA SFIDA PER GLI OLI EVOO PIÚ PRESTIGIOSI A LIVELLO INTERNAZIONALE
Redazione
Al via domani il Concorso Internazionale riservato agli oli extravergine d’oliva più selettivo al mondo, uno dei più importanti in blind tasting.
A Veronafiere torna il più importante concorso internazionale dedicato agli oli extravergine di oliva. Da domani e fino al 26 febbraio va in scena la 21ª edizione di Sol d’Oro, con 420 campioni di evoo in gara, provenienti da Italia, Albania, Cile, Croazia, Grecia, Marocco, Perù, Portogallo, Slovenia, Spagna e Tunisia. Grande novità di quest’anno è la partnership con Aipo d’Argento, concorso che rappresenta il meglio della filiera olearia nazionale, organizzato da vent’anni dall’Associazione interregionale produttori olivicoli Verona.
A valutare gli oli presentati a Verona è un panel internazionale di giurati guidato dal capo-panel Marino Giorgetti, affiancato da Milena Bucar Miklavcic (Slovenia), Anunciacion Carpio (Spagna), Simone De Nicola (Italia), Yara El Ghalayini (Giordania), Selin Ertur (Turchia), Madhi Fendri (Tunisia), Giuseppe Giordano (Italia), Ernest Kante (Slovenia), Alberto Morreale (Italia), Carlotta Pasetto (Italia), Giulio Scatolini (Italia), Piergiorgio Sedda (Italia), Roberta Ruggeri (Italia), Na Xie (Cina), Miciyo Yamada (Giappone) e Antonio Volani (Italia).
Blind tasting – Gli oli in concorso sono sottoposti alla valutazione del panel dopo il lavoro di anonimizzazione delle bottiglie, curato dal legale incaricato da Veronafiere; proprio la degustazione alla cieca è una delle caratteristiche che rende il concorso internazionale Sol d’Oro tra i più conosciuti al mondo. Sei le categorie ammesse al concorso: Extravergine (Fruttato leggero, medio e intenso), Monovarietale, Biologico e DOP.
Sono ammessi gli oli d’oliva extravergini di aziende e frantoi che dimostrano di produrre un quantitativo minimo di 1.500 litri per ciascun olio in gara. A chi produce e commercializza un olio evo in un quantitativo compreso tra i 500 e i 1.499 litri, è riservata la categoria ‘Absolute Beginners’.
Risultati in diretta – Domenica 26 febbraio, alle ore 17, è in programma una diretta Facebook sulla pagina di Sol&Agrifood per annunciare in tempo reale sia i vincitori della 21ª edizione che l’azienda vincitrice del Premio Sol d’Oro Challenge 2023, assegnato a chi ottiene il punteggio più alto con la somma delle valutazioni degli oli presentati in concorso.
Gli oli vincitori di una medaglia e quelli insigniti di Gran Menzione ricevono i bollini di qualità con la dicitura “Concorso Internazionale Sol d’Oro 2023” con colori e indicazioni diverse a seconda del premio attribuito (Sol d’Oro – Sol d’Argento – Sol di Bronzo – Gran Menzione).
La consegna dei diplomi alle aziende vincitrici, invece, è prevista domenica 2 aprile 2023, nel corso della prima giornata di Vinitaly e Sol&Agrifood (Veronafiere 2-5 aprile 2023). In occasione dell’Evo Gala Dinner di martedì 4 aprile, invece, è prevista la consegna dei premi ai vincitori di Sol d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo.