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  • Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023

    Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023

    L’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi sulle tavole Pasquali di tutta Italia

    Redazione

    Intenso, complesso e raffinato, l’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi si abbina a diversi piatti. Ecco le nostre proposte.

    Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
    Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

    L’Amarone della Valpolicella DOCG dell’Azienda Agricola Falezze di Luca Anselmi si conferma il vino delle feste. Grande protagonista delle tavole più importanti, è il perfetto abbinamento anche dei menu pasquali. Dal Nord al Sud del Paese, possiamo versare nel bicchiere l’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze, sposandolo con primi dai sapori accentuati e secondi di carne, sicuri di trovare un compagno in grado di esaltarli.

    Qualche esempio?

    Tra i primi, Lasagne alla Bolognese, Pappardelle con Ragù e Bigoli con Ragù d’Anatra. Nei secondi riusciamo a spaziare ancora di più affiancandolo in modo egregio a Coniglio al Forno e Coniglio alla Cacciatora, a Roastbeef in Crosta di Sale, Arrosto di Vitello al Forno con Patate e Filetto alla Wellington.

    Infine, un ideale abbinamento anche con le Grigliate, occasioni gradite di incontro del Lunedì di Pasqua. Tutti questi piatti trovano una perfetta esaltazione grazie alla complessità al naso, confermata in bocca dalla grande struttura, dell’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze.

    L’Amarone della Valpolicella Falezze utilizza esclusivamente uve del terroir Falezze, con ripetute selezioni, in fase di vendemmia e due volte nel corso dell’appassimento, per garantire i migliori grappoli a un vino vinificato con movimentazione lenta delle bucce.

    Il successivo affinamento in botti di rovere francese dà un esclusivo Amarone dalla trama rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è evidente la marcatura del territorio, esaltata da sentori di marasca, prugna e frutti di bosco con note sempre raffinate di cacao e tabacco.

    Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
    Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

    La cantina

    La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmi apprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra. I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono.

    Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.

    Falezze Luca Anselmi, foto da sito
    Falezze Luca Anselmi, foto da sito

    In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.

    L’azienda, certificata bio dall’annata 2022, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.

    I vitigni presenti sono Corvinone, Corvina e Rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.

    Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, canadese, UK, USA e Australia.

    Da comunicato stampa

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  • Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Redazione

    Saranno 58 i produttori della denominazione presenti a Verona all’interno del padiglione dell’isola. Due gli appuntamenti organizzati dal Consorzio dedicati all’affinamento dei vini in fondo al mare e alle donne del vino dell’Etna.

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia
    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Sarà un Vinitaly 2023 ricco di appuntamenti e incontri quello che si appresta a vivere la delegazione etnea che sarà presente alla 55^ edizione della più importante fiera al mondo del vino italiano, che si terrà come sempre nei padiglioni di VeronaFiere dal 2 al 5 aprile 2023.

    All’interno dello spazio di Regione Sicilia (Pad 2 | Stand A-B-C-40) saranno presenti 58 aziende che operano all’interno della denominazione, 50 delle quali nell’area del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC.

    “Quest’anno la nostra compagine è la più numerosa tra quelle presenti all’interno del padiglione dell’isola” afferma Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC. “Poco più del 50% delle aziende all’interno dello spazio allestito da Regione Sicilia sono realtà che operano ai piedi del vulcano più alto d’Europa, e questo è certamente un segnale di coesione molto importante per tutti noi”.

    Saranno due gli appuntamenti che vedranno come protagonista il Consorzio Tutela Vini Etna DOC all’interno dell’area istituzionale della Regione Sicilia.

    Il primo si svolgerà domenica 2 aprile alle ore 14.00 e avrà come titolo: “Vini dell’Etna: come affinano in fondo al mare. I risultati scientifici di una ricerca dell’Università di Catania in collaborazione con la start-up innovativa Orygin”.

    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia
    Etna DOC al Vinitaly con la delegazione più numerosa della Sicilia

    Durante l’incontro interverranno, oltre a Francesco Cambria e Maurizio Lunetta, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Tutela Vini Etna DOC, anche Riccardo Strada, Direttore Area Marina Protetta Isola Ciclopi, Elena Arena, Professore associato di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università degli Studi di Catania, Luca Catania, Giuseppe Leone e Riccardo Peligra, Fondatori della start-up Orygini. Al termine seguirà una degustazione condotta da Aldo Fiordelli.

    Lunedì 3 aprile alle ore 13:30, il secondo appuntamento avrà come titolo: “Le donne del vino dell’Etna nei quattro versanti del vulcano”. Intervengono Maurizio Lunetta, Direttore Consorzio vini Etna DOC, Aurora Ursino, Vice Presidente dell’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali provincia di Catania, Mauro Coltelli dell’INGV di Catania, Roberta Urso, Responsabile regionale Associazione Donne del Vino e quattro produttrici in rappresentanza dei quattro versanti dell’Etna.

    “Siamo certi che sarà un’edizione del Vinitaly molto proficua per tutte le aziende della nostra denominazione” conclude Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio. “Un folto gruppo di buyer esteri prevenienti da diversi paesi nord europei, asiatici e dagli USA, incontreranno i produttori all’interno di un fitto calendario di appuntamenti. La manifestazione di Verona rappresenta sempre un’occasione imprescindibile per far conoscere i vini Etna DOC, sempre più apprezzati sia in Italia che all’estero”.

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  • Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale

    Cibus 2023 apre con un Molise a trazione integrale

    Redazione

    Cibus 2023, ancor prima di aprire i battenti, il Molise ha già formalizzato il suo successo di partecipazione. Da anni il Cibus di Parma è la giusta vetrina del food mondiale; il Molise non è quasi mai mancato all’appuntamento. Negli anni passati la partecipazione non vedeva più di venti aziende Molisane.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, immagine da sito

    Una politica di rete, costante nel tempo, pianificata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Molise – Termoli, guidata dal Commissario straordinario, on.le Remo Di Giandomenico, che ha saputo condurre una macchina dai motori spenti a divenire una vera e propria Ferrari, ampliando il parterre dei collaboratori, dei consulenti e delle maestranze, gestendo in maniera oculata risorse umane ed economiche, ha invertito la rotta dell’autoreferenzialità e del commerciale personalistico, ponendo le basiper una vera e propria risposta da parte di aziende che, mai sin d’ora, pongono la sinergia ai primi posti della loro attività di marketing.

    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Il Cibus 2023, infatti, vedrà circa cinquanta aziende proporsi in un unico contenitore e collaborare per la riuscita di un evento fiera, che già in agenda ha oltre 100 contatti/incontri. Uno stand, quello del Molise, che vedrà ospitare anche una parte della Puglia nel segno di un patto : il cibo della Transumanza lungo l’asse tratturale Abruzzo-Molise-Puglia, anche ai fini di una collaborazione progettuale che vede attualmente spenta l’enfasi del riconoscimento Unesco della Transumanza che ricordiamo, ha visto la Puglia come grande sponsor, a partire dal Parco Nazionale del Gargano.

    Due giorni, quelli del 29 e 30 marzo, che segnano una svolta e determinano un sorta di rivincita di territori, sempre marginali e mai presi come modello. A dar voce a tale armoniosa condivisione CiBiMolisani, consorzio di rete che ha aperto le danze per una collaborazione territoriale senza precedenti. Partendo dall’idroponica, prodotto che ha visto l’interessamento dei più, garantisce fasce di nicchia con prodotto scelti e di assoluta eccellenza quali olio, farine e derivati, vini, miele.

    A seguire la pasticceria di Gerry e Ricci, i derivati del latte con i caseifici Pallotta, Roccolana, Gustosamente, Santo Stefano, Ranallo, i vini delle cantine Rotoletti, Salvatore, Catabbo oltre Cantine di Remo del Consorzio Cibi Molisani, i tartufi del Centro Tartufi Molise e Tesori del Matese, i salumi di Casa Florio, la pasta Frentania, i confetti e non solo, della premiata ditta Papa, le confetture e pelati di Molise Goloso, il Miele targato Biosannio, i liquor di Matese Officinale, il Pane del forno a Legna di Di Cesare Maria Lucia, le uova di quaglia dell’azienda Agricola del Zingaro, la Birra Artigianale Passo Lento, il caffè Camardo, la cantina Crunus, l’olio dell’azienda Marina Colonna, i sottolio di Orto d’Autore.

    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito
    Una manifestazione molto importante a Parma Fiera, articolo: Cibus 2023 apre con un Molise a tradizione integrale, foto da sito

    Insieme per un Molise Biodiverso, di qualità e di altissima professionalità. Cooking Show e degustazioni avranno principali attori in Filindo Russo, Pasquale Felice, Simone Conte.

    L’interpretazione della tradizione con uno sguardo all’innovazione per garantire un successo sulle ali del “Sapore” con innesti di poesia e musica a cura di Lino Rufo e la magia di uno stand, a cura di Luca Mastrangelo e GSM, anche grazie all’impulso dell’Assessorato Regionale al Turismo in attuazione del programma “ Le Autentiche Emozioni del Molise” , garantiranno qualità e visibilità.

    Cibus 2023, foto da sito
    Cibus 2023, foto da sito

    L’occasione permetterà di parlare del progetto europeo “ Innotourclut” Italia-Albania e Montenegro, proprio in tal senso, e nel solco tracciato volto alla crescita in ambito turistico culturale del Molise.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito evento: https://www.cibus.it/

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano

    CHIANINA E SYRAH 2023

    Di Elsa Leandri

    Cortona ha accolto dal 17 al 19 marzo la sesta edizione di Chianina e Syrah in cui l’amore per questa pregiata razza animale e per il vitigno, emblema di questa antica lucumonia, si uniscono e ravvivano le strade cittadine.

    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’evento si è svolto presso il centro convegni Sant’Agostino ospitando più di 40 cantine nazionali e francesi e ben 50 chef, di cui 12 stellati. Il tutto è stato ravvivato da preparazioni culinarie con protagonista la Chianina e da interessanti masterclass volte a approfondire questo magnifico vitigno.

    CORTONA E LA SYRAH

    Se pensiamo a questo lembo di terra compreso tra la Val di Chiana e l’Appennino Tosco-Emiliano, a pochi passi dall’Umbria non possiamo non pensare al vitigno emblematico di questo areale : la Syrah.
    Eppure l’introduzione in terra cortonese di questa uva francese non è storia antica ma contemporanea.

    È ricollegabile all’anno 1967 in cui la cantina Tenimenti d’Alessandro inizia a sperimentare per introdurre nuovi vitigni internazionali, tali da sostituire gli autoctoni sangiovese, malvasia e trebbiano. Grazie alla collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e con l’Università di Milano viene identificato in questo angolo toscano un territorio che ricorda la Valle del Rodano: è in un particolare clone di Syrah, vigneto che predilige terreni argillo-limosi, che si trova la risposta.

    Da una parte la vicinanza al Lago Trasimeno che funge da termoregolatore garantendo importanti escursioni termiche giorno/notte, fondamentale per favorire lo sviluppo di sostanze aromatiche, e dall’altra la ventilazione che evita la formazione di patogeni sono elementi che contribuiscono nel rendere questo areale privilegiato alla viticoltura.

    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Vista panoramica da Cortona, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Con il senno del poi potremmo parlare di una scommessa vincente ed è grazie anche all’attività di altre cantine, che hanno creduto nel potenziale di questa uva, che si è instaurato questo legame indissolubile e simbiotico tra Syrah e Cortona.
    Nel 1999 nasce la Doc Cortona che comprende diversi vitigni sia bianchi che rossi ma la Doc Cortona Syrah è quella che maggiormente la identifica.

    CHIANINA E SYRAH

    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Manifesto evento, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    Durante la visita alla manifestazione ci siamo concentrati sulla Syrah nella denominazione Cortona DOC cercando di capire e carpire quale sia la sua espressione in questo lembo di terra. Se le sue caratteristiche fruttate sono dei marker ben identificabili, la stessa cosa non la possiamo dire per quella nota speziata riconducibile alla molecola del rotundone: infatti quest’ultima si percepisce solo in qualche campione. Eleganti i sentori balsamici e di erbette aromatiche che si ritrovano in quasi tutti gli assaggi.

    Di seguito riportiamo i nostri migliori assaggi

    APICE 2019- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) STEFANO AMERIGHI
    Prugna e piccoli frutti a bacca nera sorretti da refoli floreali di iris e di erbette aromatiche offrono un’eleganza che trova corrispondenza in una bocca dominata da viva freschezza da tannini ben cadenzati. Lunga chiusura con richiami di eucalipto e oliva nera.

    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Stefano Amerighi Apice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CALICE 2020 – CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA CANAIO
    Una versione fresca e immediata di Syrah che seduce già all’olfatto per i sentori di lampone, viola, cardamomo e pepe nero. Vinificazione in acciaio che permette di apprezzare il vitigno nella sua esuberanza e nella sua totalità. Tannini presenti e di buona fattura finale con richiami di piccola frutta rossa.

    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Canaio Calice, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CUCULAIA 2018- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DIONISIO
    Prodotto da un’unica vigna, ricca di scheletro, posta su una collina da cui prende nome il vino. Attraente al naso per le sue note fruttate che spaziano dal lampone alla mora abbracciando tutti i frutti di bosco. Il tutto è valorizzato da sentori balsamici e di erbette aromatiche che sono affiancate da leggera speziatura e da sottili note empireumatiche. Il sorso è pieno e avvolgente sorretto da freschezza e tannicità non invasiva. Lungo finale con richiami di mirtillo.

    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Fabrizio Dionisio, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    L’USCIOLO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) CANTINA DOVERI
    Fabrizio e i suoi 2 ettari di vigneti si concretizzano nella produzione di questo unico vino, facilmente riconoscibile per l’etichetta in iuta. Nonostante che il produttore ci ripeta che “questo è un vino da aspettare, da far evolvere nel bicchiere”, cerchiamo di trascrivere le sensazioni che ci ha trasmesso al momento dell’assaggio.

    Il frutto è ben deciso e delineato in cui si susseguono mora, mirtillo, ricordi floreali di viola e rosa e la caratteristica nota speziata di pepe nero, marker autentico. Cenni di cacao e tabacco in chiusura. Bocca opulenta con tannini precisi e metrici. Persistenza elevata e finale elegantemente speziato.

    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Cantina Doveri Lusciolo, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    BOCCA DI SELVA 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) TENUTA ANGELICI
    Relativamente nuovi nel mondo enologico ( la prima etichetta è del 2018) i loro vini sono identitari grazie anche all’altitudine del vigneto che è posto a 550 m s.l.m. ( i vigneti più alti della denominazione). La frutta si fa quindi più scura con sentori di mora, susina e mirtillo, il cardamomo e i chiodi di garofano ci hanno ammaliato. Il tannino nobile sorretto da una decisa freschezza offre un sorso lungo, pieno e strutturato.

    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Tenuta Angelici Bocca di Selva, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    CANDITO 2020- CORTONA DOC SYRAH- (100% Syrah) EREDI TREVISAN
    Accanto ai sentori suadenti di ciliegia e prugna e di speziature dolci, presenta un finale balsamico e di timo e salvia regalando un impatto olfattivo molto interessante. Il tannino si deve ancora pienamente integrare per poterlo apprezzare in toto. Lungo finale di bocca delicatamente amaricante.

    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Eredi Trevisan Candito, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri

    E fuori dalla Doc ma sempre in zona…

    GRUCCIONE 2020- TOSCANA IGT- (100% Syrah) AZIENDA AGRICOLA FANI
    La storia di due ingegneri, marito e moglie, che 5 anni fa hanno deciso di cambiare vita dedicandosi alla propria azienda agricola, a conduzione biologica, sita a Marciano della Chiana, quindi fuori dalla Doc Cortona.
    Il frutto è succoso con sentori di ciliegia, cassis e lampone; lavanda, giacinto, ricordi balsamici e speziati ne completano il profilo. Tannini saporiti in evoluzione e un lungo finale di frutti di bosco rendono il sorso appagante.

    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Azienda Agricola Fani Gruccione, articolo: Chianina e Syrah 2023, dove le sfumature di rouge dominano, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE

    Di Elsa Leandri

    Potremmo forse parlare di una nuova rinascita? Questa è l’impressione che ci ha dato l’Anteprima Vini della Costa che si è svolta a Lucca presso il Real Collegio nel primo week end primaverile del 2023 (12-13 marzo), data insolita per questo evento che aveva solitamente luogo nei primi giorni di maggio.

    Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    È entrata, infatti, a far parte di Lucca Gustosa, quest’anno alla sua prima edizione, in cui oltre a Anteprima Vini della Costa Toscana, si sono svolte molte iniziative in tutta la città: piazza dell’Anfiteatro con salumi, zuppe, castagne, mieli e formaggi, Piazza Napoleone con un mercato di prodotti tipici, l’Atelier Ricci con una mostra dei prodotti locali e Palazzo Pretorio con il Lounge Club Amici del Toscano.Iniziativa ampia e molto apprezzata che ha permesso di richiamare molte persone lucchesi e non all’interno della cinta muraria.

    Sala Anteprima Vini della Costa di Elsa Leandri
    Sala Anteprima Vini della Costa di Elsa Leandri

    Proprio per questo motivo al Real Collegio accanto alla presenza di diverse cantine (circa 70) rappresentanti le varie province di Lucca, Massa-Carrara, Livorno ( in misura minore rispetto alle aspettative), Pisa e Grosseto, ruolo importante lo ha svolto anche il food sia nella versione “Abbinamenti” che nella “Edizione Zero”, come l’ha definita Cristiano Tomei, noto chef stellato e conduttore di vari programmi culinari, di CONDI_MENTI.
    Il legame indissolubile tra cibo e vino si fa sempre più stretto e Lucca risponde a piena voce.

    Abbinamenti e CONDI_MENTI

    “Abbinamenti” ha permesso a alcune realtà locali di proporre i propri prodotti dall’olio, ai salumi, al formaggio e le caratteristiche di ogni pietanza è stata sottolineata ed enfatizzata dall’accompagnamento con il vino proposto dai sommelier AIS.

    Abbinamenti durante l'evento, foto di Elsa Leandri
    Abbinamenti durante l’evento, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 , foto di Elsa Leandri

    CONDI_MENTI è invece il nuovo format che l’organizzazione ha offerto per potere Condire gustosamente le proprie Menti.

    Locandina Condi-menti, articolo: LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE, foto di Elsa Leandri
    Locandina Condi-Menti, articolo: LUCCA GUSTOSA E L’ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA 2023: CIBO E VINO UN’UNIONE VINCENTE, foto di Elsa Leandri

    In questa “edizione zero” lo chef e direttore artistico Cristiano Tomei e il noto pasticciere Damiano Carrara, che trovano nella città di Lucca il palcoscenico della propria attività, si sono quindi susseguiti in diversi incontri il cui scopo era fondamentalmente quello di educare, attorno a una lunga tavolata, il consumatore alla scelta di prodotti eccelsi in termine di qualità e di porre maggiore attenzione nella preparazione e nella lavorazione del cibo.

    Non sono mancati ospiti come Marco Malvaldi, scrittore di gialli (celeberrima la serie del Bar Lume e i casi di Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana) e chimico o il giornalista Leonardo Romanelli.

    Cristiano Tomei e Marco Malvaldi, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Cristiano Tomei e Marco Malvaldi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    In questo frangente, che potremmo assimilare a una chiacchierata tra amici, erano ospitati a rotazione anche tre produttori di vino che avevano in questo modo la possibilità di narrare la loro storia e il loro know-how: peccato che il concetto di abbinamento cibo-vino veniva messo in secondo piano dando l’impressione di viaggiare su due binari diversi e lasciando in questo modo il palato già educato interdetto e spiazzato.

    Cibo e vino Condi-Menti, foto di Elsa Leandri, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023
    Cibo e vino Condi-Menti, foto di Elsa Leandri, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023

    Anteprima Vini Della Costa Toscana- 22esima edizione

    Delle 69 cantine presenti erano preponderanti le cantine lucchesi e pisane, evidente la minor partecipazione della provincia di Massa Carrara, Livorno (che accoglie peraltro la doc più importante della parte costiera) e Grossetana. Purtroppo quest’anno non è stata proposta nessuna Masterclass che in passato suscitava sempre molto interesse e aspettativa.

    Ci siamo pertanto dedicati ai banchi di assaggio e di seguito ne riportiamo alcuni aspettando la 23esima edizione con la speranza di poter contare sulla maggior presenza di produttori e di laboratori dedicati al nettare di Bacco.

    Articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023 di Elsa Leandri
    Articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023 di Elsa Leandri

    La Nascosta
    Sita nel cuore della Val d’Orcia, Luca Mastrojanni sta investendo tutto se stesso puntando su vitigni internazionali. Senz’altro l’esperienza passata del padre di Luca nelle terre ilcinesi hanno permesso di affinare quelle proprietà e quelle attenzioni per ottenere dei prodotti di elevata fattura.

    Produttore con bottiglia della cantina La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore con bottiglia della cantina La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Moscaminer (50% Moscato e 50% Traminer) di cui abbiamo potuto apprezzare la diversità di espressione nell’annata 2020 piacevole e beverina con note di salvia e litchi e nella 2019 marcata da sentori agrumati e di lemongrass, vibrante e saporita.

    Bottiglie La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglie La Nascosta, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Gisso 2019 (100% Sauvignon) che esplode nei sentori tropicali di papaya, frutto della passione e ananas mantenendo una vivacità in bocca squisitamente ravvivata da un lungo finale agrumato.

    Chard’o’ 2020 (100% Chardonnay) Elegante e suadente con note di ananas, pompelmo giallo e di pietra bagnata. Bocca sedotta da un lungo finale con ricordi di lemongrass.

    Cantina Biagiotti
    Azienda a conduzione familiare nata dalla passione del padre Ferdinando Biagiotti per la viticoltura e situata in Lucchesia in Valfreddana. Il motto del loro casato “Humilitas in coscientia” rispecchia egregiamente il modo con cui si pongono nel rapporto sia con la terra ma anche con la gente.

    Produttore e bottiglia Donna Paola di Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore e bottiglia Donna Paola di Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Donna Paola 2020 IGT Toscana (Trebbiano, Vermentino, Malvasia e Moscato) è ottenuto grazie a una macerazione di 10 giorni sulle bucce. Attraente al naso con sentori di pesca matura, tiglio e camomilla e ricordi di pepe bianco. Offre un sorso appagante e lungo con richiami di mango.

    Bottiglia Donna Paola Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Donna Paola Cantina Biagiotti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Arrighi
    Proprio dietro Porto Azzurro sull’isola d’Elba Antonio Arrighi, ora affiancato da sua figlia Giulia, continua a esplorare e a valorizzare la sua amata terra. Tantissimi prodotti proposti da un metodo classico a vini vinificati in anfora o in barrique. Molti ricorderanno questa cantina per il loro vino marino, Nesos, frutto di una collaborazione con il Prof. Attilio Scienza e del cortometraggio pluripremiato Vinum Insulae.

    Bottiglia Valerius di Arrighi, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Valerius di Arrighi, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Valerius 2021 IGT Toscana (100% Ansonica). La lunga macerazione sulle bucce e l’affinamento in anfora regala dei sentori accattivanti di fiori di campo, erbette aromatiche e di frutta a polpa bianca. L’Impatto in bocca è sostenuto da una viva sapidità che lascia lentamente il cavo orale con echi di scorza d’agrumi.

    Fattoria Ruschi Noceti
    Siamo sopra Pontremoli. Questa cantina ci ha sorpreso per la sua proposta. Infatti crede molto nei vitigni tipici del territorio lunigianese tanto da aver collaborato nel 1994 con l’Università di Pisa per la creazione di un Vigneto Collezione, volto a individuare e a raccogliere i vitigni autoctoni di questa parte di Appenino Tosco-Emiliano.

    Bottiglie di Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglie di Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Super Otto 2018 IGT Val di Magra (60% Durella, 40% altre uve autoctone) prodotto unicamente in questa annata in cui le condizioni climatiche sono state tali da permettere di ottenere un vino di notevole pregio. L’impatto olfattivo è ampio con richiami di frutta a polpa gialla quale ananas, pesca e albicocca, di pompelmo e cedro canditi e di un’elegante speziatura di zafferano. In bocca si percepisce una leggera astringenza, che affiancata dalla sapidità contribuisce a rendere il sorso indimenticabile.

    Produttore Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore Ruschi Noceti, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Super Pòllera 2018 IGT Val di Magra (100% Pollera) Viola e rosa rossa, confettura di ciliegia e lamponi, leggere note balsamiche trovano perfetta corrispondenza nel cavo orale. La gradevolezza al sorso dettata da morbidezza e da tannini ben integrati e di ottima fattura si conclude con un lungo finale con richiami di arancia sanguinella essiccata.

    Podere Fedespina
    Altra realtà lunigianese. Il podere dapprima si era dedicato alla vinificazione di Merlot e Ciliegiolo, ma in seguito all’acquisto di un vigneto sito in Valle di Caprio e teatro di una sperimentazione per produrre un metodo classico negli anni settanta, ha iniziato a dedicarsi anche alla produzione di un altro vino fermo a base di Pinot Nero.

    Bottiglia Fedespina, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Bottiglia Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri

    Fedepina 2019 IGT Toscana (100% Pinot Nero) è tipico e varietale. La piccola frutta rossa, la ciliegia, la viola e il glicine, le leggere note balsamiche e il lieve ricordo di sottobosco sono tutti cadenzati e ben identificabili. Arricchito infine da spezie dolci e non invasive. Freschezza e tannino ben integrato rendono il sorso elegante e durevole.

    Produttore Fedespina, articolo: Vini della Costa, l'anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Produttore Fedespina, articolo: Vini della Costa, l’anteprima a Lucca Gustosa 2023, foto di Elsa Leandri
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.
    Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò

    Pasqua e Pasquetta con Sartieri 1931

    Redazione

    Aria di primavera per la cantina dell’Oltrepò Pavese, pronta a celebrare le prossime feste brindando con Première e Allure, i due Metodo Classico nati da uve di Pinot Nero.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Perfetti per le ricette della tradizione e per l’immancabile pic-nic di Pasquetta.

    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell'Oltrepò, foto da comunicato stampa
    Sartieri 1931, aria di primavera in cantina dell’Oltrepò, foto da comunicato stampa

    Aria di primavera tra le colline dell’Oltrepò Pavese e… assieme al clima mite e al risveglio della natura si aspettano Pasqua e Pasquetta. Per dare il benvenuto alla nuova stagione la cantina Sartieri 1931 ha già preparato bottiglie e calici, le prime pronte per essere stappate e i secondi per essere riempiti, magari nell’accogliente Wine Bistrot inaugurato da pochi mesi.

    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Ricca la gamma di etichette proposte dalla famiglia Saviotti – titolari della cantina – ma per le prossime festività pasquali non può mancare l’eleganza, l’allegria e la finezza del perlage dei due Spumanti Metodo Classico, Première e Allure, nati da uve pinot nero in purezza, rispettivamente in veste bianca e rosata.

    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di uno dei due spumanti da metodo classico della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Saranno loro i protagonisti delle tavole imbandite con i piatti della tradizione pavese e con le immancabili uova di cioccolato e colombe, quest’ultimo dolce assai azzeccato visto che, stando a quanto la leggenda narra, parrebbe essere nato proprio a Pavia, in occasione della tentata conquista del Re Longobardo Alboino della città. Racconti a parte, ciò che caratterizza Première e Allure è una spiccata versatilità che li rende adatti per essere affiancati a diverse pietanze, andando così a proporre esperienze di gusto esclusive e nuove al tempo stesso.

    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni filari della vigne della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Lasciando sul finale le tipiche ‘dolcezze pasquali’, la cucina pavese, tra le varie ricette annovera i gustosi agnolotti al sugo di brasato, il cui ripieno contempla, per l’appunto, un bel brasato di manzo (preparato il giorno prima) assieme a mortadella, formaggio grattugiato e altri saporiti ingredienti.

    Ebbene, in questo caso, rompendo un poco i classici schemi, lo Spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé Allure è in grado di dare un tocco di raffinatezza. Merito della grande personalità, di una nota croccante e di una struttura inconfondibile, elementi in grado di bilanciare i sapori del piatto.

    L'uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    L’uva sana della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Per onorare le primizie vegetali non può mancare la Frittata di Pasqua, una ricetta diffusa non solo in tutta la Lombardia ma in molte altre regioni italiane, preparata con le punte degli asparagi e con un mix di erbe selvatiche, arricchita da un tocco di salsiccia o, in questo caso, da un paio di fettine del tipico Salame di Varzi tagliate a tocchetti.

    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    La Famiglia Saviotti, cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Qui, per esaltare al meglio la nota vegetale – e non sempre di facile abbinamento vista la presenza degli asparagi – si affianca l’equilibrio aromatico ed elegante del Metodo Classico Première, reso strutturato grazie alle uve pinot nero e grazie anche all’affinamento in bottiglia per 36 mesi.

    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa
    Alcuni vini della cantina Sartieri 1931, foto da comunicato stampa

    Finita la Pasqua bisogna riverire la tradizione delle scampagnate all’aria aperta e dei pic-nic di Pasquetta. Ceste piene di salumi, formaggi e prelibatezze di ogni tipo… anche in questa circostanza senza rinunciare alla qualità delle etichette firmate Sartieri 1931. Per passare una giornata all’insegna del buon gusto basterà stendere sull’erba la classica tovaglia a quadri e brindare alzando i calici, magari assaporando la Schita pavese, una sorta di ‘frittella’, da sempre mangiata come merenda.

    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina sartieri 1931, immagine da comunicato stampa
    Foto di mescita di un vino rosso fermo della cantina Sartieri 1931, immagine da comunicato stampa

    Un’altra antica bontà della tradizione, la cornice perfetta per lodare non solo gli Spumanti Metodo Classico Première e Allure, ma pure gli altri vini di Sartieri 1931 quali Tuxedo in versione Red e Gold, prodotto con uve barbera, Madagascar, 100% cabernet sauvignon, Suit, con uva croatina, Figurino, nato da merlot in purezza, e il Bianco Zefir da riesling renano.

    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Sartieri 1931, logo da comunicato stampa
    Info e contatti per il Wine Bar Sartieri 1931

    Orari punto vendita:

    Mercoledì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Giovedì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Venerdì 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Sabato 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30

    Orari degustazioni:

    Mercoledì 17.30 – 19.30

    Giovedì 17.30 – 19.30

    Venerdì 17.30 – 19.30

    Sabato 16.30 – 19.30

    Per info prenotazioni: tel. 0383.175.5446 – info@sartieriwines.it

    Le degustazioni per gruppi di min 4 persone, possono essere richieste anche in giorni e orari differenti da quelli proposti.

    I numeri di Sartieri 1931

    L’Azienda Agricola Sartieri 1931 può contare su 40 ettari di proprietà, di cui 20 vitati, nel comune di Borgoratto Mormorolo. Le vigne sono state impiantate in periodi diversi, dal 1978 al 2018.

    I vitigni presenti sono: Barbera, Cabernet Sauvignon, Croatina, Merlot, Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling Renano. Sartieri 1931, riportando il suo anno di nascita, vuole onorare Vitale Perucchini, zio di Enrica Saviotti, titolare dell’azienda, ma soprattutto fondamentale protagonista nel rilancio e rinascita del progetto aziendale, grazie alle sue idee innovative e visione imprenditoriale. La cantina dell’Oltrepò Pavese comprende una ricca gamma di vini bianchi e rossi.

    Provincia di Pavia Riesling Igt Zefir, Provincia di Pavia Barbera Igt Tuxedo in versione Red e Gold, Provincia di Pavia Cabernet Sauvignon Igt Madagascar, Provincia di Pavia Igt Croatina Suit, e Provincia di Pavia Merlot Igt Figurino. Tra le bollicine Première e Allure, spumanti Metodo Classico bianco e rosato.

    Da comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito cantina: http://www.sartieriwines.it

    Siti partners: https://carol-agostini.tumblr.com/ https://www.foodandwineangels.com/

  • Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma

    A ROMA CON “WINE CUBE – A GREAT EXPERIENCE”

    OLTRE 400 VINI, SEI MASTERCLASS E TUTTO UN NUOVO RACCONTO DEL VINO PARTESA PER IL VINO COMPIE 25 ANNI E APRE I FESTEGGIAMENTI

    Redazione

    6 masterclass esclusive, vini di 67 cantine italiane ed europee e incontri con esperti e protagonisti del vino nazionale e mondiale: Partesa porta a Roma “Wine Cube – A Great Experience”, dando il via ai festeggiamenti per il 25° compleanno del progetto “Partesa per il Vino”. Per l’occasione, nuovo look e contenuti per il portale Partesa for Wine, dove i protagonisti del vino si raccontano ai nuovi wine lovers tra news, video, talk show e podcast.

    Alessandro Rossi di Partesa, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Alessandro Rossi di Partesa, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Wine Cube – A Great Experience
    20 e 21 marzo 2023, dalle 11.00 alle 19.00
    Salone delle Fontane – via Ciro il Grande 10/12, Roma

    Era il 1998 quando Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., diede avvio a Partesa per il Vino, un progetto assolutamente innovativo capace di coniugare la forza sul territorio di un distributore leader del settore beverage alla capacità di gestire e proporre un portfolio vasto e variegato di eccellenze vinicole. E ora Partesa, affermato punto di riferimento per il vino di qualità in Italia, si prepara per i festeggiamenti del 25° anniversario, iniziando dalla Capitale.

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, logo da comunicato stampa
    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, logo da comunicato stampa

    Arriva infatti per la prima volta a Roma “Wine Cube – A Great Experience”, il grande evento, ideato per creare vere occasioni di condivisione, dialogo, incontro e di business tra gli operatori del fuoricasa e i produttori vinicoli, che il 20 e il 21 marzo al Salone delle Fontane eleverà al cubo l’esperienza del vino, tra Degustazione, Formazione e Comunicazione.

    Locandina evento, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Locandina evento, articolo: Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Le due giornate saranno infatti occasione per conoscere 67 cantine italiane ed europee partner di Partesa, incontrarne i produttori e degustarne i vini – oltre 400 etichette tra rossi, bianchi e sparkling. Per scoprire quanto (ultra) leggero possa essere un calice con WunderGlass, la linea di bicchieri per l’alta ristorazione, realizzata da Sophienwald in esclusiva per Partesa. E soprattutto per approfondire le proprie conoscenze nelle sei esclusive Masterclass guidate da grandi esperti.

    Partesa spazio antologico Wine Cube, foto da comunicato stampa
    Partesa spazio antologico Wine Cube, foto da comunicato stampa

    Si inizia lunedì 20 con Charlie Arturaola, wine expert, attore e tra i 10 migliori palati dell’American Sommelier Association, che accompagnerà i partecipanti nell’assaggio di nove icone del vino nostrano nella masterclass “Le grandi denominazione italiane” (ore 14.30); a seguire “Lettura della vinificazione in bianco” (ore 16.00), in cui Daniele Cernilli, giornalista e critico enogastronomico, guiderà alla scoperta di 12 bianchi da Nord a Sud dello Stivale.

    Chiude la giornata Matteo Zappile, restaurant manager e sommelier del ristorante due stelle Michelin Il
    Pagliaccio di Roma e due volte Miglior Sommelier d’Italia (Gambero Rosso nel 2014 e L’Espresso nel 2017), con “Annata 2016. Orizzontale sulle sfumature di nebbiolo” (ore 17.30). Martedì 21 sarà invece la volta di “Sparkling: Italia e Francia” (ore 11.30) con Vania Valentini, Degustatrice Ufficiale AIS e Vice Curatore per la Guida Grandi Champagne, che svelerà i segreti del perlage nostrano e d’oltralpe guidando nella degustazione di nove vini di tre cantine italiane e tre francesi.

    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa
    Wine Cube a Great Experience di Partesa a Roma, foto da comunicato stampa

    Il pomeriggio prevede quindi due verticali: la prima, guidata da Eros Teboni, Best Sommelier of the World WSA 2018, esplora una delle più interessanti terre del vino in Austria con “Verticale Domäne Wachau: Riesling e Grüner Veltliner” (ore 14.30), mentre la seconda sarà un viaggio in cinque annate in una tra le più rinomate cantine del Sauternes, con Costantino Antonio Gabardi, esperto gourmet e degustatore internazionale, in “Verticale Château de Fargues: la storia del Sauternes” (ore 17.00).

    Wine Cube – A Great Experience darà inoltre modo di esplorare un’altra dimensione del vino: la Comunicazione, tassello imprescindibile in un mondo sempre più digitale e interconnesso, in cui i nuovi wine lovers esplorano, si informano, si confrontano, cercano e assaggiano vini da ogni angolo del pianeta, scegliendoli non più tanto in base al “grande nome”, ma lasciandosi conquistare dalle storie che si nascondono dietro la bottiglia.

    Partesa Wine Cube Masterclass, foto da comunicato stampa
    Partesa Wine Cube Masterclass, foto da comunicato stampa

    Proprio per comunicare in modo innovativo con i nuovi wine lovers italiani, ma anche con esperti ed appassionati di lungo corso, Partesa ha realizzato il portale “Partesa for Wine”, una vera e propria finestra sul mondo delle cantine partner, che, proprio in occasione del 25° anniversario di Partesa per il Vino, aggiorna la sua veste grafica, affidata alla creatività del graphic designer Gianni Rossi: colori brillanti, linea
    moderna ed elegante, per raccontare un mondo del vino sempre più smart, veloce e vivace.

    Tra i contenuti che arricchiscono il portale, accanto alle news da Partesa e dai produttori, nuovi format come il talk show di “Fulgor Wine Theatre”, con video-puntate da una ventina di minuti in cui i
    produttori raccontano storia, terre, vini e segreti delle loro cantine nelle interviste condotte in modo coinvolgente e appassionante da Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa.

    O come la nuova serie podcast “Wine Cube: storie dal mondo del vino” con pillole audio da 3 minuti che risponderanno a tutte le curiosità degli appassionati, tra storia del vino, approfondimenti tecnici e racconti dedicati alle cantine partner. Senza dimenticare la pagina Instagram @PartesaForWine, dove condividere tutta la propria passione per il vino.

    Partesa Wine Cube ingresso, foto da comunicato stampa
    Partesa Wine Cube ingresso, foto da comunicato stampa

    «Il progetto Partesa per il Vino ha saputo affermarsi come punto di riferimento in Italia, crescendo di anno in anno sia per numeri, superando le 10 milioni di bottiglie l’anno, sia, soprattutto, per la qualità tanto dei vini che compongono il nostro vasto portfolio, come del servizio offerto a produttori e gestori di locali, che seguiamo con passione e soprattutto competenza – racconta Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa.

    Negli ultimi anni, in particolare, abbiamo accelerato sulla formazione, inaugurando la Cantera del Vino e i format Wine Lab e Tasting Lab, perché le nostre persone siano veri consulenti capaci di guidare la crescita. E sulla comunicazione, con l’obiettivo di creare un nuovo approccio culturale al mondo vino, che, tra digitalizzazione e nuove tecnologie, evolve sempre più velocemente, insieme con i gusti, le richieste e le abitudini dei nuovi wine lovers.

    Degustazione, Formazione, Comunicazione: proprio le tre dimensioni che esploreremo con Wine Cube a Roma, dove siamo orgogliosi di dare il via ai festeggiamenti per il nostro 25° compleanno insieme con produttori, professionisti e alcuni tra più grandi esperti del settore».

    (altro…)

  • Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

    La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti, Cusumano: i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023.

    Redazione

    Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri.

    Cusumano Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Cusumano Tenuta Ficuzza, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

    Diego e Alberto Cusumano, foto da comunicato stampa
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    Tenuta Ficuzza

    A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano. La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina.

    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Angimbé Terre siciliane IGT, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effettuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.

    “Siamo andati contro corrente – racconta Diego CusumanoAbbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i boschi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce alla qualità del vino”.

    Tenuta Monte Pietroso

    “La tenuta di Monreale – continua Diego Cusumano si chiama Monte Pietroso anche se non ci sono i sassi che affiorano dalla terra. Piuttosto qui il terreno è franco sabbioso, un terreno sciolto che abbiamo individuato come ideale per allevare il Grillo. Siamo in alta collina, a 400 metri sul livello del mare.

    Un’ambientazione speciale per il Grillo che qui riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che ne aumentano il carattere, l’eleganza e la capacità di invecchiamento. E ancora, sul versante nord soffia spesso la tramontana che porta il fresco dal mare e rende ancora più eleganti gli aromi del Grillo. Difficile trovare un luogo così per il Grillo che qui si esprime con grande complessità ed eleganza: Shamaris Sicilia DOC, un nome che richiama il mare, quel mare vicino che respira quando soffia la tramontana.

    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa
    Shamaris Sicilia DOC 2022, articolo: Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023, foto da comunicato stampa

    “In sintesi – spiega l’enologo Mario Ronco l’annata 2022 in Sicilia ha visto un inverno con buone scorte idriche seguito da una primavera senza problemi dal punto di vista fitosanitario. L’estate è poi iniziata con il tipico andamento caldo, caratteristico della nostra bella isola, senza però creare problemi ai vigneti situati in collina.

    Le piogge tra il 9 e l’11 agosto (circa 80 mm) hanno sparigliato le carte creando un punto di frattura nella calda estate siciliana e donando acqua e importanti, benefiche escursioni termiche tra il giorno e la notte.

    La parte finale di maturazione delle uve bianche è avvenuta nel modo migliore, graduale, priva di accelerazioni dovute a momenti di eccessivo caldo agostano; si può così raccontare di uve sane, mature e profumate”.

    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa
    Cusumano ingresso della cantina, foto da comunicato stampa

    TENUTA FICUZZA

    Piana degli Albanesi (PA) a 700/800m slm Terreno franco argilloso, 60 microaree

    Angimbé terre siciliane IGT 2022
    Insolia 70%, Chardonnay 30%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposizione sud-est per l’Insolia, est per lo Chardonnay, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 60 ettolitri per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima decade di settembre.

    Vinificazione

    Macerazione a freddo delle bucce per 12 ore a 8°C, pressatura pneumatica, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa
    Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa

    TENUTA MONTE PIETROSO

    Monreale (PA)  a 400m slm Terreno franco argilloso, 12 microaree

    Shamaris Sicilia DOC 2022
    Grillo 100%. Vigneti allevati in collina ad una altitudine di 400m slm, esposizione nord, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro e una resa pari a 75 quintali per ettaro. Raccolta manuale in cassette nella prima metà di settembre.

    Vinificazione
    Macerazione a freddo delle bucce per 5 ore a 14°C, pressatura pneumatica, saturazione di azoto, decantazione a freddo, fermentazione a 18°-20°C, permanenza in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi e successivo affinamento in bottiglia.

    Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa
    Europe, Italy, Sicilly, Partinico, Cusumano main cellar, Baglio Torre Saracena Cusumano, foto da comunicato stampa

    CUSUMANO

    “La luce è vita per i nostri territori. Esplorarne il rapporto simbiotico con la nostra Terra significa evocare la nostra identità”, questo è lo slogan della cantina

    Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo).

    Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

    Da Comunicato stampa

    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
    Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

    Sito azienda: https://cusumano.it/it/

    Sito ufficio stampa: https://www.cinquesensi.it/

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  • Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri

    Al Vinitaly il pluripremitato Filari di Timorasso 2020

    Redazione

    Per la prima volta a Vinitaly il pluripremiato Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri.In assaggio anche il Sensazioni 2021, la Croatina che non ti aspetti prodotta solo sette volte in trent’anni.

    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Azienda Agricola Luigi Boveri, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 aprile, presso lo stand H2 Padiglione 10 di Vinitaly (Veronafiera), è possibile incontrare l’Azienda Agricola Luigi Boveri col suo Filari di Timorasso 2020, il bianco da lungo invecchiamento che si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae AIS. In assaggio anche il Sensazioni 2021, un vino prodotto solo nelle annate migliori.

    Una parte della famiglia all'opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    Una parte della famiglia all’opera nelle vigne, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Un Vinitaly ricco di attese per l’Azienda Agricola Luigi Boveri, che dal 2 al 5 aprile, presso Veronafiere (stand H2 Padiglione 10), lancia il suo pluripremiato campione, il Filari di Timorasso 2020, il vino pigliatutto, che l’anno scorso si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il premio Vino Slow di Slowine e le Quattro Viti della guida Vitae di AIS.

    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa
    La vite, articolo: Filari di Timorasso 2020 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, foto da comunicato stampa

    Territorio e degustazione

    Proveniente da terreni marnoso-calcarei, questo bianco da invecchiamento è segnato da profumi eleganti e complessi di pesca bianca, susina, bergamotto, spezie dolci e netti ricordi di miele d’acacia.

    Il sorso è ampio, meravigliosamente strutturato, con freschezza e buona sapidità, molto lungo ed elegante. Il Filari di Timorasso 2020 ha una struttura e intensità tali da permettere abbinamenti impensabili per un bianco, andando persino sulle carni, come un coniglio arrosto alle castagne e un risotto alla Robiola di Roccaverano. In anteprima anche l’annata 2021 del Filari di Timorasso, appena uscito in commercio.

    Siamo felici di tornare quest’anno a Vinitaly con questo vino, che ci riempie di orgoglio da oltre un anno, per il quale immagino una potenzialità di invecchiamento che può tranquillamente superare la decina d’anni. – commenta il vignaiolo Luigi BoveriI riconoscimenti di questo vino, e degli altri in tanti anni, ci danno il senso del lavoro che ogni giorno, con dedizione e fatica, tutta la nostra famiglia porta avanti”.

    Ma non finisce qui, perché durante la quattro giorni veronese, la nota cantina di Costa Vescovato, presenterà anche il Sensazioni 2021, un rosso che esce solo nelle migliori annate, a base di Croatina in purezza, che affina 12 mesi in tonneaux, e che nella trentennale storia della Luigi Boveri è stato prodotto solo sette volte.

    Proveniente da terreni argilloso-calcareo, con esposizione a sud-est, a 250 mt slm, questo rosso sa stupire per la sua complessità, che vira verso profumi di fiori rossi (garofano), karkadè, confettura di prugne, succo di mirtilli e ricordi di miele di castagna, sorso strutturato e lungo. Un rosso che sa permettersi abbinamenti complessi come un controfiletto con salsa alle prugne e un peposo toscano.

    Un appuntamento importante quello di Vinitaly 2023 per il consolidamento e la crescita dell’export della Luigi Boveri, sia a livello internazionale che per l’Italia. E per chi non potrà assaggiare i loro vini durante Vinitaly, si può rimediare organizzando una degustazione a Costa Vescovato, provincia di Alessandria, presso la nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, che in pochi mesi è diventata un luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali.

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  • Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC e altri Ciliegioli d’Italia: al via la prima edizione

    Redazione

    L’evento, al suo esordio e dedicato interamente al vitigno autoctono, si terrà il 7 e l’8 maggio alla Fortezza Orsini di Sorano (GR) e vedrà la presenza di banchi d’assaggio, dove sarà possibile degustare il Ciliegiolo di Maremma e di altre parti d’Italia.

    Domenica 7 e lunedì 8 maggio appuntamento alla Fortezza Orsini di Sorano in provincia di Grosseto, per una rassegna senza precedenti.

    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa
    Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, logo da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo di Maremma e altri Ciliegioli d’Italia saranno presentati in una due-giorni, durante la quale stampa e operatori del settore avranno la possibilità di degustare i vini delle aziende produttrici di questo speciale vitigno, che saranno a disposizione alla mescita presso banchi d’assaggio. Nella giornata di domenica, su prenotazione, è prevista una masterclass tematica.

    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Vigneto in Maremma, Toscana, articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Dal colore rosso rubino, con leggeri riflessi violacei, con sapore e profumo caratteristici che ricordano la frutta matura, piacevole ed equilibrato, il Ciliegiolo è stato recentemente riscoperto e valorizzato, e deve il suo nome al colore dell’acino e agli aromi del vino che richiamano in modo esplicito la ciliegia.

    A differenza di quanto avveniva in passato, quando veniva utilizzato per il consumo diretto o per preparare vini di pronta beva ma di poca longevità tanto che, per la maggior parte, le uve venivano vinificate in assemblaggio con altre varietà, in primis il Sangiovese, oggi è perlopiù impiegato in purezza per produrre alcuni interessantissimi vini DOC e IGT del Centro Italia.

    Viene coltivato in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Liguria e, in modo minoritario, in altre zone d’Italia. La maggiore diffusione del Ciliegiolo è comunque in Toscana, dove si contano circa 525 ettari, quasi il 60% dei quali sono concentrati in provincia di Grosseto dove danno vita a numerose etichette della DOC Maremma Toscana Ciliegiolo.

    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa
    Articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, foto da comunicato stampa

    Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è di fondamentale importanza piantarlo sui terreni adeguati al risultato enologico che si vuole ottenere. Da questo punto di vista la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti – se non la più interessante – per questa varietà, così come interpretazioni importanti si trovano in Umbria tra l’Orvietano e i Colli Amerini, nell’Alto Lazio e in alcune aree delle Marche.

    Logo articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa
    Loghi articolo: Maremma, Terra del Ciliegiolo DOC, altri Ciliegioli d’Italia, immagine da comunicato stampa

    L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana e dai delegati FISAR sul territorio, con il patrocinio del Comune di Sorano.

    Da comunicato stampa

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