Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota

Merano Wine Festival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann

di Danilo Amapani

In occasione del Merano WineFestival 2024 si è tenuto un incontro tra due colossi dell’enologia italiana: Hans Terzer e Silvio Jermann. Merano WineFestival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di repertorio

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di repertorio

Merano WineFestival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann

Hans Terzer, winemaker della cantina di St. Michael-Eppan,  si avvicina sin da piccolo all’enologia e da quando prende le redini della cantina di San Michele Appiano ha saputo elevare al massimo i vini prodotti dedicandosi ad un lavoro spasmodico per portare alto il nome dell’Alto Adige.
Nel corso della sua lungimirante carriera, Hans Terzer è stato il primo della zona altoatesina a vinificare bianchi in barrique e a scoprire le potenzialità di uno dei vitigni che hanno fatto e stanno facendo la storia di questa zona, il Pinot Nero.

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Silvio Jermann è il più rappresentativo vignaiolo friulano. A capo dell’azienda di famiglia Jermann, dopo un’esperienza in Canada, comincia la sua produzione di vini per valorizzare a pieno il suo territorio. Inoltre Silvio Jermann è stato premiato da Gambero Rosso nel 2016 come miglior produttore nel mondo di vini bianchi italiani, oggi continua nel suo lavoro di valorizzazione del territorio.
È stato proprio questo il fulcro dell’incontro, in occasione del Merano Wine Festival, con questi due produttori: la valorizzazione di un territorio che continua a stupire di anno in anno.

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Da Gorizia a Bolzano, la caratteristica che accomuna entrambi è l’attenzione alla qualità e alla tipicità dell’area, con un focus sull’utilizzo di vitigni autoctoni a bacca bianca. Questo ha permesso a entrambe le cantine di evolversi e di diventare un caposaldo della viticoltura italiana.
Un altro tema rilevante è stato la successione delle cantine. In giovane età, insieme ad altri colleghi, hanno sempre alimentato la voglia di imparare, di sporcarsi le mani sia in vigna che in cantina. Questo purtroppo non sempre accade fra i giovani che si approcciano a questo mondo, poiché, per citare le parole di Hans Terzer, “presi dalle tecnologie e smartphone di oggi, non colgono le occasioni di imparare dagli esperti”.

In occasione di questa colloquio, abbiamo avuto il piacere di assaggiare due grandi vini i quali hanno fatto la storia delle due cantine.

Merano Wine Festival 2024, un incontro con viticoltori storici del Nord Italia: Hans Terzer e Silvio Jermann

L’Appius di St. Michael-Eppan, un’idea di Hans che ha saputo mettere in atto aspettato il momento giusto. Questo momento è avvenuto nel 2010, anno in cui è stata prodotta la prima bottiglia, composta prevalentemente da Chardonnay e da percentuali che cambiano in base alle annate di Pinot Grigio, Pinot Bianco e Sauvignon Blanc. Fermentazione e affinamento in barrique, assemblaggi dei vari vitigni dopo un anno e un affinamento in tini di acciaio per tre anni per poi essere messo in commercio.

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Abbiamo assaggiato quattro annate:

2010. Giallo dorato, con profumi intensi euna grandissima complessità che virano fino a note tostate. Una persistente avvolgenza contornata da una decisa mineralità.
2016.Giallo paglierino carico e olfatto intenso deciso da grandi sentori erbacei e floreali. Grande equilibrio al gusto, con presenza di un finale vanigliato.
2018. Giallo paglierino con riflessi verdolini e presenza olfattiva di frutta esotica, pesca, mela renetta. Grande freschezza al palato e bevibilità.
2021.Annata in anteprima assoluta. Si presenta con un colore giallo verdolino; profumi di ananas e pesca accompagnati da sentori floreali e accenni di chiodi di garofano. Al palato una grande freschezza e vivacità che invogliano la beva.

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Merano WineFestival 2024: Masterclass ad alta quota, foto di Danilo Amapani

Silvio Jermann ci ha voluto omaggiare con tre bottiglie esclusive:
2007.In onore del padre venuto a mancare. Ribolla Gialla, intensità e complessità immensa. Grande freschezza nonostante i 28 anni d’età.
2010. Vino in occasione dei 65 anni di matrimonio dei genitori. Vitigno autoctono, Tocai Friulano. Giallo dorato intenso, profumo di scorza d’arancia e leggera mandorla amara, quest’ultimo viene ritrovata anche al gusto.
2018. Vino in occasione del centenario dell’azienda. Pinot Bianco 100%. Giallo Paglierino, profumi di mela golden, agrumi e zenzero con gusto deciso, succoso e grande persistenza.

Danilo Amapani, Pugliese DOC, Annata ’98; sommelier AIS dal ’19. Wine lover & traveller

Danilo Amapani, Pugliese DOC, Annata ’98; sommelier AIS dal ’19. Wine lover & traveller


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